diciassette

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quando tornai da jack mi aspettai di vederlo furioso, in cerca di vendetta.
non mi aspettavo di vederlo piangere pateticamente.
ero disgustata, questo tipo mi aveva rovinato la vita? non riuscivo a realizzare quanto fosse patetico, legato ad un albero con una corda così facile da slegare, persino io sarei riuscita a romperla!

ma ero più disgustata da me stessa, perchè stavo provando pena.

questo era l'uomo che aveva rovinato la mia vita, portandomi tutto via. ma non riuscivo a non provare pena quando lo guardavo, la sua espressione era piena di dolore, disperazione e angoscia...
sospirai avvicinandomi a lui, abbassandomi per snodare le corde
"jack, calmati" dissi dolcemente
"è tutto okay, va tutto bene"
guardava a terra, i capelli coprivano i suoi occhi, erano letteralmente vuoti, ma non c'era più nulla che potesse sorprendermi.

"perchè...?" sussurrò guardandomi, le lacrime che sembravano inchiostro caddero a terra
"non avevo scelta..." finalmente le corde caddero a terra, liberando jack che cadde a terra facendo strisciare la schiena sul tronco.
iniziò a singhiozzare portando le ginocchia al petto e abbracciandole, sul serio? sta diventando triste.
"su dai jack, andiamo a casa..." annuii e lo aiutai a rialzarsi porgendogli una mano.

sussultai quando sentii qualcosa di bagnaticcio toccare la mia mano, sarà la doccia più lunga della mia vita.
abbassai lo sguardo e vidi dei organi nelle sue tasche, mi stavo abituando ma era davvero disgustoso.
"cos'hai fatto al collo?" disse, lo sentii a malapena.

"mi hai strangolata..." dissi esitando
non ricordava? beh, ora che non era arrabbiato potevo approfittarne per spiegare cosa fosse successo.
"allora, mentre uccidevi quel tipo, un pezzo di stoffa mi è volato dalle mani e ho dovuto seguirlo, non stavo cercando di scappare"
annuii "mi dispiace"
le sue scuse mi colsero di sorpresa, guardava ancora a terra, continuava a piangere
"mi dispiace"
"smettila di scusarti, sembri patetico"
"...scusa"
sospirai, scuotendo la testa, la cosa stava sfociando nel ridicolo.
cos'era successo al terribile mostro che cercava di spaventarmi ogni singolo giorno?

restammo in silenzio fino all'arrivo, jack era ancora appoggiato a me per sostegno.
"dio, devo riaccompagnarti in camera?"
nessuna risposta, bene.
camminai per il corridoio trascinando jack dietro di me, aprii la porta e mi guardai intorno.
la sua stanza era molto più grande e messa meglio della mia, c'era uno specchio, una libreria, il letto era sfatto ma sembrava comunque più comodo del mio.
lo feci sedere e cadde come un fantoccio guardando il soffitto.
patetico, davvero patetico.

~~~

il collo era davvero un brutto posto per avere delle ferite, disinfettare i piccoli tagli lasciati dalle unghie di jack mi faceva ripetere mentalmente la giornata appena vissuta, meglio rimanere nella piccola stanza polverosa che uscire con quel mostro patetico.

tornai in stanza e presi uno dei libri che jack aveva portato pochi giorni prima, era sulla psicologia.
sfogliando e cercando di capire quei termini strani,
sbadigliando e cercando di intrattenermi per non pensare a quel sadico, crudele mostro, rilessi la sezione della pagina diverse volte... non potevo confermare tutti i sintomi e non avevo mai studiato psicologia in vita mia, ma ormai ero convinta.
jack soffre di disturbo da stress post traumatico.

aveva perfettamente senso, flashback traumatici, mi confondeva con joe, non era arrabbiato, ma spaventato e sotto shock.
joe lo aveva rovinato, non so cosa fosse successo in quello scantinato, ma sicuramente deve essere il motivo per cui jack è in questo modo.

andai in cucina a prendere un bicchiere d'aqua e mi appoggiai al tavolo, osservando il computer.
mi guardai dietro, dando uno sguardo alla porta chiusa di jack e mi sedetti su una delle due sedie, prendendo il computer.
una volta aperto, non inserii la mia password, ma cliccai "cambia utente" premendo sul profilo di joe.

inserii la sua passwoord, ancora più banale della mia, "joe"
il suo computer era vecchio e usava il mio pc per importare le foto, faceva il fotografo e aveva anche un blog.
la schermata appariva semplice, lo sfondo era quello input dell'windows, c'era il motore di ricerca e una cartella.
sospirai e cliccai due volte.
a riempire lo schermo era una maschera blu.

eyeless jack- non so scrivere<3Where stories live. Discover now