15.

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Nell'oscurità della notte una candela flebile illuminava a malapena la stanza.
«Ti ho sognata, sai?» Jack parlò a voce bassa.
«E cos'hai sognato?» Nora si rannicchiò accanto al Capitano, incuriosita.
«Ho sognato che te ne andavi. Hai detto che c'erano conseguenze per il tuo soggiorno qui.» I suoi occhi profondi guardarono altrove, come se lei non gli fosse accanto. Era visibilmente turbato.
«Che tipo di conseguenze?» Nora si preoccupò ma non glielo diede a vedere, voleva tranquillizzarlo e non peggiorare la situazione.
«Spiacevoli, suppongo...» Jack si mise a sedere.
«Era un sogno Jack, non accadrà niente del genere. E se dovesse accadere, sono ben equipaggiata.» Nora sorrise ma Jack rimase serio, non voleva scherzare affatto.
«Lungi da me voler rattristarti ma ho paura che tu debba andartene davvero un giorno.» Jack aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
«Anche se fosse non mi perderai. Mai.» Nora gli prese il volto tra le mani e lo baciò dolcemente sulle labbra. Fu proprio allora che diversi frastuoni ruppero l'atmosfera creatasi nella stanza. Jack rimase in silenzio, percependo la preoccupazione della ragazza. Si affrettò a vestirsi ma quando fece per uscire, Nora gli si parò dinanzi.
«Vengo con te.»
Quando uscirono allo scoperto Barbossa si avvicinò ai due velocemente. Il vecchio pirata non aveva avuto neanche il tempo di vestirsi adeguatamente, era saltato giù dall'amaca sulla quale si era appisolato.
«È qua! Al diavolo la mappa, è lui che sta dando la caccia a noi!» prese Nora per le spalle, facendole notare i fulmini nel cielo.
«Che venga fuori!» urlò Jack al nulla.
«Jack, l'unica che può mettere fine a tutto questo è la ragazza. Quante probabilità hai contro di lui?» Barbossa provò a farlo ragionare ma Jack lo ignorò, prendendo i suoi effetti.
«Barbossa ha ragione, lo affronterò da sola. Vuole te morto, lo capisci?» Nora protestò.
«E qual è la tua brillante idea? Sconfiggerlo da sola? Non te lo lascerò fare!» Jack le afferrò il polso.
«Andremo tutti, d'accordo?» Gibbs si palesò dinanzi a loro, stanco delle loro urla.
Nora percepì il loro nemico sempre più vicino fino a quando non lo vide in lontananza, era sulla nave della Marina Britannica. Nora poté osservare il Commodoro costretto ad obbedirgli, dato che Jack era ancora vivo e il loro patto era saltato. Il Distruttore di Mondi guardò Nora e sorrise compiaciuto, le avrebbe portato via qualunque cosa se lei fosse rimasta lì.
«Preparate i cannoni!» urlò Barbossa.
«Ma Capitano...» Ragetti gli fece notare che così facendo avrebbero ferito anche uomini innocenti.
«Non farmi urlare di nuovo, mozzo!»
Nora plasmò una bolla protettiva con la sua magia al fine di proteggere l'equipaggio ma questa si ruppe e rimbalzò sul Capitano. Il pirata capì e unite le mani, la ringraziò. Nella confusione il Distruttore di Mondi si intrufolò a bordo della Perla in cerca di Jack.
«Eccoti qua, passerotto.» L'uomo gli scagliò contro la sua magia, ben presto però si accorse che non aveva alcun effetto su di lui.
«Mancato!» Jack ghignò.
L'uomo posò il suo sguardo su Nora e la scaraventò violentemente contro l'albero maestro. Sapeva che era lei l'artefice di quella stregoneria. Il volto di Jack si incupì ed estrasse la sua sciabola trafiggendolo. L'uomo, intanto, sghignazzava mentre tentava di rimuoverla dalla carne.
«Stai bene?» il pirata corse da lei.
«Ho battuto la testa...» mormorò Nora.
«Va' di sotto, ci penso io.» Jack non ammise repliche.
«Credevi che questo potesse fermarmi?» il Distruttore estrasse la sciabola di Jack dal suo costato.
«Quello forse no ma questo di sicuro sì!» Nora si alzò, pronta ad assorbire tutto il suo potere.
«Torneremo a casa insieme, Nora. Fammi solo uccidere Sparrow!» L'uomo le si avvicinò, voleva farla passare dalla sua parte. Nora era furiosa, non gliel'avrebbe fatta passare liscia. Chiuse gli occhi e iniziò a visualizzare la magia del nemico. Ora non le restava altro che farla sua.
«Non è questo il tuo posto nel mondo! Perché vuoi alterare la realtà?» urlò l'uomo, accasciandosi a terra. «Nora, io voglio solo salvarti. Accadrà il peggio se rimani qui.»
«Sta' zitto.» Più Nora s'impadroniva del suo potere più il volto del Distruttore diveniva familiare. La ragazza però non riusciva a capire chi le ricordasse.
«Perché hai la mia stessa magia?» urlò, assorbendone ancora.
«Perché sono il tuo subconscio. Tu stessa cerchi di fermarti perché sai che stai alterando questa realtà. Dentro di te, lo sai. Sai che non è casa tua.» L'uomo cercò di trattenere la sua stessa energia. Nora vacillò, aveva ragione. Lei non aveva nulla a che fare con quel posto.
«Non starlo a sentire.» Ringhiò Jack, provando ad attaccarlo senza alcun risultato.
«Lascia questo posto ed io sparirò con te. Tutti saranno salvi, tutto ritornerà alla normalità come tu non fossi mai esistita.»
«No.» Jack provò a mettersi tra i due ma il Distruttore lo spinse all'indietro, facendogli sbattere la testa contro l'albero maestro.
«Non mi fido di te» Nora lo prese per la gola.
«Mi hai creato tu. Hai fatto tutto da sola. Io ho preso solo le sembianze di un umano.» L'uomo sorrise, ormai senza fiato.
I cannoni nel frattempo misero brevemente fuori gioco la Marina Britannica e l'equipaggio si preparò per un altro attacco.
La ragazza di colpo allentò la presa, riconoscendo il loro aggressore. Come aveva fatto a non capirlo prima?
«Axel...» mormorò Nora.
«Chi?» Jack si massaggiò il capo.
«Non ha senso. Niente di tutto questo ha senso!» Nora era nel panico.
«Se tu fossi rimasta nel tuo mondo niente di tutto ciò sarebbe accaduto. E una volta ucciso Sparrow tu non avrai più alcun legame con questo posto.»
Nora era talmente vulnerabile che lo scudo protettivo attorno a Jack si ruppe. Il Distruttore usò la magia rimastagli per schiantare nuovamente Jack a terra. Poi scoppiò in una fragorosa risata. Nora gli balzò addosso e lo prese per il braccio, assorbendo tutta la sua energia. Poi colpì Axel e lo gettò in mare.
«Non avrai più alcun potere su di me!»
Nora corse da Jack, non doveva assolutamente perdere i sensi.
«Sparrow, non ti azzardare a chiudere gli occhi!» ignorò le lacrime scendere dalle guance copiose.
«Se dovessi morire voglio sentirtelo dire, ti prego» mugolò Jack con la voce fioca.

La ragazza dei piratiWhere stories live. Discover now