55- Decisione Giusta.

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«Negrini...» pronuncia poi il professore portando lo sguardo nella mia direzione.
«Vai con signora Lucia dalla preside.»

«Ah... Ehm... Sì, professore...» emetto, alzandomi velocemente dalla sedia e avanzando poi per la classe; sento tutti gli sguardi dei miei compagni su di me.

Vedendomi arrivare, signora Lucia dopo aver salutato la classe con un "arrivederci", si dirige fuori dalla classe.
La seguo timidamente e, una volta uscito, la donna richiude la porta della classe e mi fa cenno di seguirla.

Ci avviamo per il corridoio a passo svelto ed arriviamo quindi alle scale.

«Mi sei sembrato un po' sorpreso...» pronuncia poi la donna, rompendo il silenzio.

«Eh?» emetto spontaneamente, voltandomi verso di lei.

«Non ti aspettavi di essere chiamato dalla preside?»

«Beh... Ehm... non esattamente...»

«Non essere spaventato, mi sembri un ragazzo tranquillo... non credo che la preside ti abbia fatto chiamare per rimproverarti.»

Mi limito a risponderle con un breve sorriso un po' forzato e rimango in silenzio.

Non mi sembra il caso...
Di iniziare una conversazione con signora Lucia sul perché la preside mi abbia mandato a chiamare...

Una volta salite le scale, signora Lucia riprende a camminare velocemente per il corridoio ed arriviamo quindi davanti alla porta della presidenza.

«Siediti pure lì.» pronuncia poi, indicandomi le sedie poste attaccate alla parete, dalla parte opposta rispetto alla porta della presidenza.

Annuisco con un leggero cenno del capo e vado quindi a sedermi su una delle sedie.

«Credo che ora ci sia qualcuno dentro con la preside...» continua poi, signora Lucia con la sua voce squillante.
«Immagino che dovremo aspettare un po'...»

«Va bene così... non riuscivo a concentrarmi in classe, quindi... mi sta anche bene aspettare qui...»

«Non credo che dovrai aspettare per molto in ogni caso... se mi ha mandato a chiamarti sicuramente staranno per terminare...» signora Lucia fa una pausa e si avvicina poi alla porta della presidenza.
«Vado a controllare... tu aspetta qui e non andartene in giro!»

«Ah... ehm... no no... non mi muovo, promesso...»

Signora Lucia dopo aver bussato alla porta, entra velocemente nella presidenza, pronunciando un sonoro "buongiorno" e richiude poi la porta.

Rimango quindi da solo nel corridoio; mi volto da una parte all'altra ma non vedo nessuno, il corridoio è completamente deserto.

Perché la preside mi ha mandato a chiamare?
Vuole...
Vuole sapere ancora qualcosa da me?

Emetto un sonoro sospiro, che echeggia per il corridoio vuoto, e appoggio bene la schiena alla sedia.

Spero non abbia già preso la decisione di sospendere Rick...
Lucas...
Deve ancora parlare con lei...

«Hey...»
Una voce proveniente dalla mia sinistra richiama la mia attenzione, facendomi voltare lentamente nella sua direzione.
«Sai se c'è qualcuno dentro la presidenza?»

Noto subito un ragazzo, molto alto e dal fisico ben piazzato che cammina per il corridoio e mi viene incontro; indossa una semplice camicia bianca e dei jeans, mentre ai piedi porta delle scarpe nere della Hogan.

«Eh?» emetto spontaneamente, assumendo un'espressione sorpresa.

Il ragazzo, dai capelli biondo cenere, rivolge i suoi occhi color ghiaccio verso di me e si ferma vicino alla porta della presidenza, appoggiandosi alla parete con la schiena.

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Where stories live. Discover now