Capitolo 24 "Ultimo Capitolo"

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Kurt's p.o.v.

Prendo qualche foglio di giornale e lo sventolo su e giù cercando di alleviare la tensione.
Ho già provato di tutto ma Raven non si è ancora svegliata: continua a rimanere qui, avvolta in una coperta ad occhi chiusi e con un espressione terrorizzata. Ogni tanto trema.

Girandomi dall'altra parte riesco a vedere qualche agente di polizia di New York raccogliere le prove sparpagliate nella stanza.

Mia madre mi si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla e io non posso fare altro che sospirare.

Non avrei mai dovuto lasciare che andasse da sola.
Quell'uomo è un pazzo, ma forse non me ne ero reso ancora abbastanza conto.

Sprofondo tra le braccia di mia madre e lentamente mi abbandono al suo profumo. Mi ricorda così tanto casa, non riesco a trattenere questo senso di nostalgia.
Farla venire qui è stata sicuramente la scelta migliore che abbia mai fatto in vita mia. E adesso ho così tanto bisogno di lei.

Sentiamo le sirene dell'ambulanza che si avvicinano ed il vociare degli impiegati dell'azienda che si chiedono cosa sia successo.
E me lo chiedo anche io cosa sia successo.

Il padre di Raven è stato portato via da poco. Ci siamo scambiati un'ultima occhiata prima che potesse sparire dalla mia vista, e in quel momento ho provato schifo, davvero tanto schifo.

Due infermieri con una pettorina arancione mi distolgono dai miei pensieri, riportandomi alla dura realtà.

Li aiuto a far alzare Raven in piedi, che finalmente sta mostrando qualche segno di vita.

Arrivati all'ospedale ci viene indicata la sala d'attesa, posto che mi ha sempre messo parecchia ansia.

"Kurt!"

Vedo da lontano Jason correre nella mia direzione per abbracciarmi.
C'è anche Michael con lui.

"Kate! Da quanto tempo non ci si vede! Hai salvato il culo a tutti anche stavolta, giusto?" chiede il mio amico a mia madre, che ride di gusto seduta accanto a me.

Mentre loro due parlano Michael mi fa segno di raggiungerlo qualche sedia più in là.

"Lo so che è dura.
Ti senti in colpa per non aver fatto niente."

Annuisco debolmente cercando di non dare troppo a vedere le lacrime.

"Kurt tutti sono in grado di sbagliare. Hai valutato male la situazione, è vero, ma hai diciotto anni, ti rimane tutta la vita davanti per poter commettere altri errori. Sono sicuro che Raven starà benissimo e che appena ti vedrà ti salterà letteralmente addosso.
Quello a cui devi pensare ora, è quello che vorrai fare dopo. "

"Dopo quando?"

"Quando torneremo a casa, quando tutto sarà finito."

Effettivamente non avevo pensato a cosa avrei fatto dopo. La scuola ormai è quasi finita e io non ho ancora le idee chiare su cosa voglio fare.
E Raven?
Raven rientra nei miei progetti per il futuro?

Devo riuscire a mettere un po' d'ordine nella mia vita, ho vissuto tutto in modo abbastanza incasinato fino ad ora.

Osservo un medico che mi fa segno di avvicinarmi.
Dice che a quanto pare non c'è nulla di grave, è semplicemente svenuta per la troppa pressione, e appena ricevo il consenso, corro nella sala delle visite.

Appena mi vede arrivare, non do a Raven neanche il tempo di alzarsi dal letto che mi precipito sulle sue labbra, lasciando che le nostre anime si ricongiungano finalmente.
E ne passa di tempo prima che le quelle anime si lascino respirare a vicenda.
Non vogliono perdere più neanche un attimo.

Black RoseWhere stories live. Discover now