Capitolo 21 "Semplicemente Raven E Kurt"

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Kurt's p.o.v.

Da circa mezz'ora Jason è tornato a casa senza Raven dicendomi tranquillamente che non voleva venire con lui.

Ma come si fa a perdere interesse per una persona, così dal nulla?
Tutta l'empatia che aveva dimostrato nei suoi confronti che fine ha fatto?

Sono abbastanza sicuro che abbiano litigato, altrimenti non saremmo in questa situazione, ma saperla fuori da sola a quest'ora per colpa mia, non fa che peggiorare le cose.

Però non posso cascarci di nuovo, mi ero ripromesso di non farlo.

L'ho promesso anche ad Anne.

Parlare di Raven la irrita davvero tanto, mi ha fatto giurare di non avere più contatti con lei.
Ed è giusto così, io non voglio più averci a che fare, mi sento una persona sporca, come se avessi fatto qualcosa di male.

Guardo fuori dalla finestra e mi accorgo che ha iniziato a piovere a dirotto.

Jason continua a fissare il suo telefono con indifferenza e iniziano a risalire a galla i miei sensi di colpa.

Nonostante abbia deciso di cambiare le cose, non posso dimenticare che cosa ha significato Raven per me in questi mesi.
Tutto quello che voglio in questo momento è che quell'idiota di alzi dalla sedia e vada a prenderla.

"Jas."

Lui solleva svogliatamente gli occhi dallo schermo mentre io provo a mettere a posto i pezzi di una frase in modo che non appaiano troppo fraintendibili.

"Perchè l'hai lasciata lì?"

"Tu hai detto che questa casa non è un albergo. Mica possiamo ospitare il primo che capita." dice concentrandosi nuovamente sul suo cellulare.

Io intanto sto sempre peggio.

Mi incammino verso camera mia ripetendomi che sarà solo per stanotte. Si troverà bene e non avrà problemi.

Eppure le mie gambe non sembrano essere d'accordo e mi portano davanti alla finestra in attesa che faccia qualcosa.

Sarebbe estremamente incoerente andare da lei dopo tutto quello che ho fatto e sarebbe un grosso passo indietro nel cambiamento che pensavo di intraprendere.
Eppure lo faccio.

Mi siedo sul davanzale e mi aggrappo con le gambe alla tubatura dell'acqua cercando di non farmi sentire da Jason.

Se proprio devo fare le scelte sbagliate, meglio farle nel modo più discreto possibile.

Mi trovo a soltanto un piano da terra, quindi teoricamente dovrei farcela.

Mi infondo un minimo di coraggio e mi calo giù lentamente lungo il tubo di metallo.

Per fortuna scivolo tranquillamente a causa della pioggia, che adesso sembra essersi del tutto dileguata.

Lungo la strada indicatami da Jason, mi pulisco le mani impolverate mentre mi chiedo cosa cazzo stia facendo e mi rigiro tra le mani la bottiglietta d'acqua mezza vuota che ho preso dal comodino prima di uscire.

Mi pento ogni secondo di più della mia decisione e vorrei tanto tornare indietro, ma so che non riuscirei a dormire la notte se lo facessi.

Arrivato davanti al magazzino mi basta soltanto spingere il portone per entrare. Potrebbe riuscirci chiunque.
Perchè quella ragazza deve essere sempre così imprudente?

Mi ritrovo davanti a un muretto in pietra e al centro c'è un fagotto rannicchiato in una coperta che ogni tanto emette qualche singhiozzo.

Non credo di aver mai sentito Raven piangere da quando l'ho conosciuta.

Black RoseOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz