Capitolo 45.

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Ho sempre pensato che l’università è un gran bell’impegno. Bisogna studiare tanto e costantemente. Harry è deciso a continuare lettere, sono pienamente d’accordo. Non molto tempo fa mi ha fatto leggere un piccolo abbozzo di un suo testo e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Ha un talento e credo sia giusto portarlo avanti. Riguardo me, invece, mi piacerebbe frequentare l’indirizzo linguistico. Abbiamo mandato richieste a diverse università. Tra cui la Brown e Yale. Io personalmente ho puntato a qualcosa di non troppo pesante dal punto di vista economico. Mi è sempre piaciuta New York, e frequentare la NYU non sarebbe poi così tanto male.

“Ci sono possibilità che la NYU mi accetti.” Dico. Harry alza lo sguardo dal portatile e mi guarda. “Se Yale mi accettasse non saremo troppo distanti.” Spiega. Ecco, è proprio questo il punto. Non volevo toccare questo argomento. Non al momento, almeno. “ Se la Brown ti accettasse invece si.” Dico. “Non ho ancora controllato quanto potrebbe distare. Ma da New Haven a New York non ci vorrebbe molto. Solo un’ora in macchina.” Spiega. “Anche se ti accettassero entrambe, dove andresti?” chiedo esitante. “Yale. Adele non voglio che l’università o la distanza rovini quello che abbiamo creato. Ti amo sempre lo sai, si?” dice alzandosi dal pavimento e avvicinandosi a me. Si siede sul letto e mi attira a sé per abbracciarmi. Non voglio piangere. Mi costringo a resistere ma i miei sforzi diventano vani quando sento le guance rigate da lacrime silenziose. “Non piangere, per favore.” Mi supplica. “Non voglio perderti. Non voglio che tutto quello per cui abbiamo lottato venga spazzato via. Non voglio cancellare niente.” Sussurro tra un singhiozzo e l’altro. “Troveremo un modo, te lo prometto.” Dice mentre lascia baci sulla fronte e sui capelli. “Quando sapremo le risposte?” chiedo cercando di asciugarmi le lacrime con la manica della maglietta. “Nella prima settimana di giugno.” Risponde. “Bene, allora cerchiamo di non pensare a cosa succederà dopo. Mancano ancora due settimana alla fine di maggio no?” dico. “Esatto. Ma comunque vadano le cose non ti lascerò andare Adele. Ti amo troppo.” Sussurra. “Ti amo anche io.” Mormoro per poi baciarlo e successivamente finire in un groviglio di corpi sudati e coperte.

**

Due settimane dopo..

Sono seduta su questa sedia da circa quindici minuti, continuo a fissare la busta gialla marcata dal simbolo NY. Ho paura di sapere cosa dice, ho paura di non avercela fatta, ho paura di perdere Harry. Allungo le mani tremanti verso la busta e esitante inizio ad aprirla.

A Harry: Sto per sapere che ne sarà del mio futuro.

Da Harry: Cosa dice?

Continuo a fissare il foglio bianco. Incredula, con le lacrime agli occhi, rispondo.

A Harry: Mi hanno accettata.

Sento suonare il campanello e corro ad aprire sapendo che si tratta di lui. “Cosa? Cosa dice?” chiede subito. Gli mostro il messaggio che gli ho appena inviato e inizio di nuovo a piangere. “Cazzo.” Sorride abbracciandomi subito dopo. “Sono così felice per te! Che ti avevo detto?” mi stringe forte a sé, è una della sensazioni più belle al mondo. “Io.. oddio.” Non riesco ancora a pronunciare una frase di senso compiuto per la troppa emozione. Mi hanno presa. Andrò all’università.
Prendo un respiro e lo guardo negli occhi. “E tu? Non ti hanno ancora risposto?” gli domando, riuscendo finalmente a parlare.

Estrae una busta bianca con il logo dell’università ben in vista e me la mostra. “Hai già..?” “No. Volevo aspettare te.” Dice. “Okay, aprila.” Sussurro.

Ehilà! So che il capitolo è corto e forse abbastanza deludente ma.. cosa ne pensate? I due piccioncini riusciranno a superare la distanza? Harry verrà accettato a Yale?

Ci tengo a precisare una cosa: Non so molto bene come funzionano le cose all’università visto che ancora non sono in quel campo, (ma cercherò di informarmi per questo) quindi se qualcosa non dovrebbe quadrare potreste cortesemente dirmelo? Vi ringrazio. Al prossimo aggiornamento:) 

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