Empty.

38.4K 728 59
                                    

Prologo.

Il suo sguardo è perso, è vuoto.

Si guarda attorno, pensa di trovare i suoi occhi tra la folla.

Sa però, che non succederà.

Adele si muove lenta nell'affollato aeroporto Internazionale di Richmond sperando di trovare un taxi che la porti a destinazione, ma quale destinazione? E' partita dalla contea del Cheshire senza una meta ben precisa, ha preso il primo aereo e ora eccola lì, a Richmond, capitale della Virginia e del Commonwealth.

Richmond è una di quelle città dove piove spesso pensa Adele, non ha smesso di piovere un attimo da quando il taxi l'ha portata fino ad un grande edificio con su scritto sulla facciata principale MOTEL.

"La ringrazio." Adele paga il tassista e si avvicina all'entrata, solo un borsone in spalla e tanta paura di non riuscire a sopravvivere abbastanza.

"Salve, come posso aiutarla?" chiede una donna sulla cinquantina. "Mi servirebbe una stanza per questa notte, grazie." Risponde Adele. "Certamente signorina, dovrebbe compilare questi fogli e poi le darò la chiave della stanza." Dice. C'è una targhetta sulla sua divisa con su scritto Kate probabilmente sarà il suo nome.

Adele è distesa sul grande letto ad un piazza e mezza della stanza, essa non è poi così tanto grande ma per lei, una ragazzina di appena 19 anni, lo è.

Si alza e inizia a sistemare quei pochi indumenti che ha a disposizione nel comò affianco al letto, non si ferma finché non sente il telefono squillare; lo prende senza guardare il mittente e risponde.

"Pronto?"

"ADELE DOVE SEI?" strilla Chris. Sua sorella. Probabilmente una delle cause per cui Adele se n'è andata dal Cheshire.

"Christal non ho la minima intenzione di dirti dove sono, non pensi che se avrei voluto dirtelo avrei scritto un bel bigliettino? Smettila e lasciami in pace." risponde fredda. "Ti prego torna a casa, mi dispiace lo sai." La implora sua sorella. "Sai che non lo farò Chris. Non ho intenzione di rivedere te e lui." Spiega. "Davvero vuoi continuare con tutta questa storia? È stato solo uno stupido errore Adele." "Giocare con i miei sentimenti è un errore. Scommettere su di me è un errore. Certo, solo uno stupido errore" sputa acida. " Io.. Dannazione non intendevo fare tutto quello che ho fatto va bene? Cazzo lo sai." Chris. "Devo andare. Non richiamare più Christal." Così si concluse la telefonata con sua sorella.

La pioggia ha sempre rispecchiato l'umore di Adele. Le nubi scure, l'odore dell'asfalto, i tuoni e i lampi. Ha sempre pensato che l'inverno è la sua stagione preferita oltre alla primavera se non l'unica. Ha sempre amato giocare con la neve durante le vacanze Natalizie e tirare le palle di neve a sua sorella Christal. Ma sempre cambia. Si trasforma in mai, e mai diventa mai più. Dopo quel giorno Adele non hai mai più giocato sulla neve, non ha mai più parlato con sua sorella come era solito fare quando qualcosa non andava. Perché proprio sua sorella, la persona della quale più si fidava l'aveva pugnalata; facendo frantumare il suo cuore in minuscoli pezzi di ghiaccio.

"Pronto, zia Mary, ciao sono Adele. Ti ricordi di me?" Adele aveva appena finito di cenare: un panino, una mela e una bottiglietta d'acqua minerale. "Adele! Tesoro, certo che mi ricordo di te! Come vanno le cose?" chiese Mary. "Uhm potrebbero andare meglio grazie, senti zia, so che è inaspettato ma volevo chiederti se potresti ospitarmi da te per un po'.. Sono arrivato da poco e adesso sono in un motel, non appena avrò trovato un lavoro cercherò un appartamento e andrò via." Adele disse tutto d'un fiato il discorso per paura che sua zia l'avrebbe rifiutata e con essa la speranza di poter costruire qualcosa qui a Richmond. "Ade, mi sembra anche ovvio che puoi venire a stare qui! Sei cresciuta fra le mura di questa casa, sarebbe un piacere avere un po' più di compagnia sai, sono sempre così sola qui.." per la prima volta dopo quel giorno un piccolo sorriso si fece spazio sul volto di Adele. "Grazie mille zia. Lunedì inizia la scuola e io avrei bisogno che tu mi firmassi dei documenti.. Se non ti chiedo troppo." "Certamente piccola, vieni domani per le 12, pranziamo insieme e ci organizziamo. Dimenticavo BENTORNATA A RICHMOND!" urlò Mary dall'altro lato del cellulare. Adele fece un altro piccolo sorriso e chiuse la chiamata.

Empty. | h.s. au |Where stories live. Discover now