Capitolo 19.

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Capitolo 19.

"Sono tre settimane che mangio pizza, ne ho abbastanza!" risi. "Ordino qualcosa al Mc allora." Sorrise Zayn comprensivo. "Perfetto, io allora vado a mettermi le scarpe." Negli ultimi due giorni, avevo parlato con Harry al telefono e ci eravamo visti al bar. Non sapevo come definire questa.. questa cosa e mi spaventava, dovevo dire.

Dopo circa venti minuti Zayn ritornò con la cena, ci avviammo in cucina e iniziammo a mangiare. "Come vanno le cose con Haz?" chiese Zayn. "Non lo so, dovrebbero andare in qualche modo?" "Certo! State insieme, non state insieme.. Ridete, scherzate o cazzate del genere." "Non stiamo insieme. Ci incontriamo al bar e parliamo, e a volte usciamo." Dissi sospirando. "Non dimentichiamoci del bacio!" esclamò. Arrossisco e "I baci.." sussurrai. "I baci? Aspetta, cosa mi sono perso?" chiese sorpreso. "Due giorni fa abbiamo cenato insieme e poi lui mi ha baciata. È durato di più e.." "Ferma ferma ferma. Non voglio i particolari." Sorrise ridacchiando. "C'è un problema, però." dissi. "Fammi indovinare, Becka?" "Già." "Non ti starai chiedendo se lui è ancora attratto da lei vero?" Non risposi confermando la sua ipotesi. "Ascolta, Becka fa parte del passato di Harry. Lei pensa che un giorno ritornerà con lui, ma se ti può consolare, il loro rapporto era basato solo ed esclusivamente sul sesso. Nulla di più." "Oh bene, mi sento ancora peggio." Sussurrai. "Scusa, non avrei dovuto dirlo. Sono un idiota, accidenti." Aprì le sue braccia invitandomi ad avvicinarmi, io non opposi nessuna resistenza e mi ci fiondai all'istante. Abbracciare Zayn era diventato quasi naturale, in queste settimane si era dimostrato quello che era realmente e io ne ero davvero felice. Ero felice di avere un amico così e di trovarlo sempre pronto a farmi sorridere. Lo ringraziai e "Va a prendere la giacca, andiamo ad una festa." Sorrise. Corsi a prendere la giacca e cinque minuti dopo fummo in macchina, diretti verso la casa di un amico di Zayn che pareva si chiamasse Dan, Dean o una cosa del genere.

Erano le due del mattino ed io ero ubriaca ormai, un ragazzo di cui non ricordavo nemmeno il nome mi aveva invitata a ballare, avevo accettato, ma dopo pochi minuti aveva iniziato a strusciarsi contro il mio corpo. Avere quel contatto con qualcuno dopo essere stata con Alex era stato abbastanza sconvolgente, così dopo averlo respinto avevo continuato a ballare con Zayn che talmente impacciato com'era eravamo finiti per terra ridendo come due stupidi. "Ti aiuto." Urlò. "Non ti reggi nemmeno in piedi." Risi talmente forte che un leggero dolore allo stomaco iniziò a farsi sentire. "Credo di dover vomitare.." ridacchiai. Cercai invano di rialzarmi per poi uscire fuori; l'aria gelide della notte investì i miei sensi, barcollai fino ad arrivare sul retro della casa dove rigettai tutto l'alcol ingerito. Non mi ubriacavo per bene da quanto? Mesi forse. Respirai affannosamente e mi tirai su con una spinta, c'era una fontana di acqua potabile lì vicino, ne approfittai e ne bevvi un sorso. Poi, ignorando i richiami di alcuni ragazzi distesi sull'erba mentre fumavano erba, trovai un muretto che mi permise di riprendermi dalla sbronza di pochi minuti fa. Accesi una sigaretta e la portai alle labbra facendo si che il fumo mi annebbiasse i sensi.

*Flashback*

"Sbrigati, Ade!" urlò Chris ridendo. "Un attimo! Dov'è Alex?" risi divertita. "Credo stia fumando di sotto." Disse mentre si introduceva in bagno sbattendomi la porta in faccia. "Dolcezza! Vieni qui." "Ti ho cercato ovunque, Alex." Sorrisi baciandolo. "Ora mi hai trovato, allora quando ci incontriamo.." sussurrò maliziosamente mentre iniziò a lasciare baci umidi lungo il mio collo. "C-cosa?" "Quando ci vediamo." Scandì le parole. "Per fare cosa, Al? Non sapevo dovessimo incontrarci." Sussurrai. I suoi baci cessarono nel momento in cui alzò lo sguardo e lo incatenò al mio. "Sesso, Adele. Quando ci vediamo per fare sesso. Chris non ti ha detto quando?" sorrise. "Cosa c'entra Chris adesso?" dissi staccandomi bruscamente. "E perché dovremmo fare sesso? Ci frequentiamo da due settimane, Alex!" quasi urlai. "Tua sorella ha esplicitamente detto tali parole: "Tu non preoccuparti per Adele, dammi solo l'erba e al resto penso io." Quindi per l'ennesima volta ti chiedo, quando facciamo sesso, Adele." Disse infastidito. Erba? Chris fuma erba? Da quando? Senza dire niente salii di sopra e bussai alla porta del bagno, quando si aprì, un'allegra e ben truccata Chris comparve sulla soglia. "Da quando baratti tua sorella per della cazzo di erba Chris?" chiesi furiosa. "Io devo fare sesso con Alex altrimenti lui non ti vende niente, è vero? E poi da quando fumi quella roba, Chris?" ero arrabbiatissima con lei. "Ade, aspetta. Posso spiegarti tutto." Sussurrò in preda al panico. "No, lascia perdere. Chris, voglio che tu sappia che anche se fumo o mi ubriaco non baratterei mai mia sorella solo per quella cosa." Dissi pacatamente, anche se dentro ero davvero furiosa e delusa. "E sono sicura che gli altri lo sapevano, non è così?" chiesi. Lei non parlò, abbassò semplicemente lo sguardo confermando la mia ipotesi. "Va bene così." Dissi sempre più ferita.

*Fine flashback*

"Adele! Accidenti, ti abbiamo cercato ovunque!" urlò Zayn. "Tu e chi?" chiesi. Il mio tono di voce era diventato nuovamente serio e composto. Non sembravo più ubriaca, sembravo essere appena uscita da un orfanotrofio. "Harry." Rispose. Ebbi l'impulso di girarmi e correre a ripararmi nelle sue braccia, ma non lo feci. Restai lì dov'ero. "Che succede? È tipo un'ora che sei qui fuori al freddo." Spiegò Zayn. "Dovevo smaltire la sbronza, scusami se non ti ho avvisato." Dissi distrattamente. "Vieni dentro, andiamo." Disse avvicinandosi. "Resto un altro po', poi andiamo." Risposi. Lui annuì, mi lasciò un bacio sulla fronte e rientrò in casa. "Tu non vai?" domandai. Sapevo che non si era mosso dal suo posto, ma potevo sentirlo vicino. "Resto qui. Con te." Lentamente si avvicinò e si sedette proprio accanto a me. Poggiai la testa contro la sua spalle e lui sospirò. "C'erano quei tizi prima che fumavano erba.." iniziai. "E io mi sono ritrovata a pensare a come quella cosa abbia rovinato la mia vita in un attimo, Harry." Continuai. Dopo, gli raccontai di Chris e dello scambio. "Capisci? Io.. io mi stavo innamorando invece per lui ero solo uno scambio di merce. Un intoppo, visto che poi non ci sono andata a letto." Dissi sospirando l'attimo successivo. Nessuna emozione che non fosse rabbia trapelò dal mio tono di voce. "Quale razza di persona scambia sua sorella per dell'erba? Sai Adele, dovresti pensare al fatto che tua sorella una dignità non ce l'ha più." Disse. "Nemmeno io. Mi vergogno per essere quella che ero, Harry." Dissi. "Eri, Adele. Le persone cambiano e tu ne sei la dimostrazione. Accetta il passato e va avanti." Sussurrò. "Un giorno i miei genitori andarono a prendermi il mio regalo di compleanno. Una Jeep. Di quelle enormi e bellissime. Era rosso scuro. Sai quando la vidi? Quando mi chiamarono per dirmi che uno stupido guidatore ubriaco li aveva uccisi. Morte istantanea, avevano detto." Sorrisi amaramente. Riportare a galla tutti quei ricordi e tutti insieme fu abbastanza pesante, ma averlo li accanto a sostenermi, ad avere una spalla su cui piangere, mi fece stare meglio.

Allors, questo capitolo non è poi così lungo come gli altri e mi dispiace molto, ma ho avuto degli impegni. Ad ogni modo abbiamo finalmente un flashback di Adele, e una sua dichiarazione. Sono felice di essere arrivata fin qui e dal prologo ad ora, le visualizzazione sono aumentate e anche i voti. Credevo di non essere adatta a scrivere, è solo un hobby il mio in fondo ma mi fa piacere condividerlo con voi. Un bacio :) Xx.

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