45. UN FREDDO GELIDO

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Zende's Pov

Dopo aver chiuso la porta dietro di sé, Sharon si fa largo nella stanza avanzando con la testa china.

Ho aspettato tanto questo momento e adesso che lei è qui, non so seriamente cosa fare o dire.

«Ehi». Sussurra lei accennando un sorriso.

«Ehi». Ripeto e finalmente, dopo tanto, troppo tempo, il mio sguardo incontra il suo.

Osservo il suo corpo, sembra aver perso molto peso ma comunque sia, ai miei occhi è sempre bellissima.

«Il dottor Kaey ci ha tranquillizzati dicendo che d'adesso in poi starai sempre meglio. Sono felice per te, Zende».

«A quanto pare... nemmeno all'inferno mi hanno voluto».

Sharon sorride alla mia battuta per poi prendere un forte respiro e osservare ogni centimetro del mio corpo.

«Hai male a qualcosa?». Domanda.

«No, ma sto odiando con tutto me stesso questo letto e questa stupida camera d'ospedale».

«Vedrai che uscirai presto. Ti terranno sotto osservazione solo qualche altro giorno e poi sarai libero di tornare a casa».

Annuisco per poi portare il mio sguardo verso la finestra.

Non mi sono mai trovato a disagio nel parlare con lei, ma tutta questa distanza mi fa stare male. Non ci sono abituato.

Sharon posa la sua borsa sulla sedia vicina al letto e, appoggiando la sua mano sulla mia spalla, mi costringe a guardarla di nuovo.

«Voglio tu sappia che in questi giorni sono stata davvero male per te. Non facevo altro che pregare affinché ti riprendessi. Zende mi hai spaventata!».

Rido.

«Non dovevi preoccuparti per me, sai come sono. Ormai dovresti conoscermi, Sharon».

«Zende, potevi morire! Hai messo a dura prova la tua vita e questo non dovevi farlo!».

«Davvero? Ti prego, smettila di fare la carina con me. Sono stato malissimo per colpa tua, in confronto... tutto questo - indico le flebo e i macchinari -...non è niente».

«Hai tutto il diritto di essere arrabbiato con me, ma non avresti dovuto farti del male a causa mia, Zende!».

Sorrido. Tutto questo è ridicolo.

«Credo che ci sia sfuggito qualcosa in tutta questa storia...»

«Lo hai detto sul serio?». Le chiedo. «Sei stata tu a lasciarmi con un inganno! Cazzo io mi fidavo di te, Stevens!» Le dico cercando di non urlare «Sai, ti credevo più matura Sharon, ma in realtà sei solo una ragazzina capricciosa che al minimo ostacolo si tira indietro per la troppa paura».

«Io...». Tenta di dire, ma la interrompo.

«Tu cosa Sharon?». Il mio sguardo è severo, ma non m'importa, non ora. Sono furioso.

«Io non mi sono tirata indietro, ho solo cercato di fare la cosa migliore per te e Harrison. So quanto tieni a lui e alla vostra amicizia e io non potevo più vedervi litigare».

«E pensi che questo possa giustificare tutto quello che hai fatto? Ti costava così tanto parlarmi guardandomi negli occhi?».

«Vuoi la verità Zende?».

«Beh, penso di meritarmela dopo tutto quello che sto passando a causa tua».

«Io non lo avevo il coraggio di cui parli tu!».

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora