37.LA MIA FORZA (parte 1)

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Ciao lettori, volevo farvi una piccola domanda prima della lettura del capitolo♥️
Vi piace l'idea che Zende sia andato in Italia per difendere il suo rapporto con SharonSecondo voi, cosa accadrà tra lui e Harrison
Vi aspetto nei commenti♥️
Ps. Buona lettura!

Zende's Pov

Sono passati tre giorni dal mio arrivo ma Harrison non sa più come farmelo capire. Vuole che io me ne vada da Verona ma soprattutto dalla vita di sua sorella.
Sharon ci prova. Prova a farci andare d'accordo ma Harrison sembra aver messo da parte il bene che provava nei miei confronti. Noi due siamo sempre stata inseparabili, come due fratelli ma evidentemente... non è più così.
Oggi i signori Stevens ritorneranno a casa da un impegno di lavoro, ed io verrò presentato a loro come un semplice amico di Harrison che è venuto qui per caso, dopo essere andato a trovare la vecchia zia che abita poco lontano da Verona, e non come il semplice ragazzo di Sharon. Harrison è stato categorico su questo. Non accetta la nostra relazione e non ha nessuna intenzione che i genitori si preoccupino che la loro figlia frequenti "uno come me".
Ho evitato di ricordargli quanto io e lui siamo simili per evitare un'altra inutile discussione.
Questa notte ci ho provato. Intendo a parlare con Harrison, ci ho provato.
Non riuscivo a dormire così, l'ho svegliato imponendogli una conversazione.
All'inizio, pensavo che le cose fossero cambiate e che Harrison finalmente avesse capito che tengo davvero a sua sorella, ma poi, alla fine, quando ho aperto il discorso della mia relazione con Sharon, Harrison si è voltato dall'altra parte senza più rivolgermi la parola.
Harrison è convinto che io continui a frequentare il mio vecchio gruppo di "amici". Lui non riesce a credere che il sentimento che provo per Sharon sia sincero. Pensa che possa metterla in pericolo. Ma non è così.
Ho cercato di spiegargli che io quella vita non la faccio più da quando sto con lei. Ho spiegato che sto cercando di cambiare per sua sorella ma Harrison no, lui non mi crede.
«Non porterai droga e alcool nella vita di mia sorella!» ha detto per poi chiudere il discorso.
Nella mia vita ho dovuto affrontare tante difficoltà ma mai e poi mai porterei Sharon sulla cattiva strada.
Ho fatto degli errori in passato ma tutto ciò non includono la mia vita con sua sorella.
Ho un passato abbastanza discutibile... questo è vero ma sto cercando di migliorare, di andare avanti. Con Sharon, per Sharon.
Non sono una persona vendicativa. Quello che provo per la sorella del mio migliore amico è vero.
Ho accettato la relazione tra lui ed Eveline, perché Harrison non deve dare anche a me e a Sharon un chance?
Questo è dannatamente ingiusto!
Spero che prima o poi possa capire e accettare che io sia il ragazzo di sua sorella.

L'aprirsi della porta d'ingresso attira la nostra attenzione.
Sharon e Harrison si alzano dal divano per andare ad accogliere i loro genitori, e io, come se fossi in castigo, mi alzo lentamente raggiungendoli.
«Tu devi essere Zende, non è vero?». Annuisco alla signora Stevens per poi stringerle la mano. Mi presento anche al signor George che ricambia con un sorriso.
Harrison ha già parlato con loro? Chissà cosa gli avrà detto sul mio conto...
«Sharon mi ha avvertito della tua presenza e che sei il migliore amico di Harrison. Per noi è un piacere averti qui!».
«Il piacere è tutto mio signora Stevens, davvero. Spero che la mia presenza non sia un disturbo troppo grande per voi».
«Spero che tu stia scherzando! Gli amici dei miei figli sono sempre i benvenuti e poi... lasciatelo dire hai un accento così carino... Dove hai imparato a parlare così bene l'italiano?».
«Merito mio!» Interviene Harrison. «Zende mi ha aiutato a sua volta nel perfezionare il mio inglese».
«Vi siete aiutati...» sorride la donna. Più la guardo e più mi rendo conto quanto sia simile a Sharon.
«Siete una bella squadra» continua il signor Stevens. «Sono felice che mio figlio abbia trovato una persona come te ad accoglierlo a Londra. All'inizio è stato difficile per noi saperlo lì tutto da solo».
Sorrido imbarazzato ricordando quanto eravamo uniti prima.
«Sono il ritratto dell'amicizia questi due!» Commenta Sharon per poi stringere ancora una volta sua madre. «Allora, com'è andato il viaggio?».
Faccio qualche passo indietro per lasciare loro spazio. Li osservo mentre, non riesco a fare a meno di pensare quanto io, sia di troppo in questo momento.
Harrison e io rimaniamo per un momento da soli.
La sua indifferenza nei miei confronti mi sta devastando.
Io ed Eve avevamo una famiglia. Era bellissima ma il destino ha voluto che ce ne separassimo per sempre. Harrison mi è stato vicino, lui c'era quando è arrivata la chiamata. In lui ho sempre visto un fratello e adesso, vederci così distanti mi fa stare male.
«Harrison, dobbiamo parlare» Sussurro avvicinandomi al mio amico, ma lui scuote la testa.
«Ci siamo già detti tutto Zende, per me puoi anche ritornare a Londra» dice per poi lasciarmi da solo, nel salotto.
Nel pomeriggio, notando Sharon indaffarata, mi soffermo a parlare con lei per vedere se posso darle una mano.
«Non mi avevi detto che oggi era anche il compleanno di tuo padre!» Affermo sperando che il signor Stevens non ci sia rimasto male che io non gli abbia ancora fatto gli auguri.
«Tranquillo, avrai modo di farglieli non appena sarà rientrato. Io e Harrison stiamo organizzando una piccola festa a sorpresa grazie anche alla complicità di nostra madre».
«Una festa?».
«Sì, ma ci saremo solo noi e una mega torta che Harrison ha già nascosto in frigo». «Io non ho nessun regalo con me» dico pensieroso.
Sharon nota la mia agitazione per poi sorridere.
«Il tuo regalo è essere qui con noi».
«Io non credo, anzi penso che dovrei togliere il disturbo e lasciarvi da soli».
«Sì, lo penso anche io!» Commenta Harrison passando. «Sei un cafone!» Lo rimprovera Sharon per poi afferrarmi la mano. «Tu non disturbi mai e poi, sono felice che tu sia qui oggi e anche i miei. Ti adorano, hai visto come si rivolgono a te?».
«Fanno così solo perché Harrison non ha ancora parlato male di me con loro, ma vedrai che presto lo farà».
«Mio fratello non lo farebbe mai, al momento Harrison è solo geloso del rapporto che si è venuto a creare tra di noi. Vedrai che col tempo gli passerà!».
«Lo spero» sospiro e Sharon, fregandosene del fatto che Harrison possa vederci, mi bacia sulle labbra.
«Sono felice che tu sia qui» ripete cercando di alleggerire il peso che sento sul cuore.

Spazio Autrice•
Vi aspetto nel prossimo aggiornamento con la parte due del capitolo.
Un abbraccio stelline♥️

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Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora