6.Una visita inaspettata

157K 4.7K 1.4K
                                    

IMPORTANTE: ciao ragazzi, nei primi 5 capitoli ho apportato delle modifiche. Una fra queste è i nomi dei One Direction. Tranquilli, la storia è sempre quella e "il migliore amico di mio fratello" è e resterà per sempre una fan fiction su Zayn e i 1D. 
Zende: Zayn
Harrison: Harry
Nic:Niall
Larry:Louis
Leroy: Liam

Sharon's Pov

Il tempo trascorre e io mi sento sempre più parte di questa città.
La convivenza con Harrison, tralasciando alcune liti normali tra fratello e sorella, per il momento sta andando molto bene. È già passata più di una settimana da quando sono arrivata qui, ma non conosco ancora molto della città. Harrison mi ha spiegato che non bastano pochi giorni per visitare tutta Londra, ma io ho davvero bisogno di scoprire di più su tutto ciò che ormai appartiene alla mia nuova vita. E così, eccomi qui, anche oggi, da sola che giro per queste immense vie londinesi.
Questa mattina Harrison si è svegliato presto per andare a lavoro. Larry e Nic sono passati a prenderlo con l'auto di quest'ultimo. Quella di mio fratello ha deciso di fare dei capricci oggi e nel pomeriggio dovrà portarla dal meccanico.
Ho deciso che oggi mi dedicherò allo shopping. Non ho portato tanti vestiti da casa proprio per il fatto di voler rinnovare il mio guardaroba.
Perciò, quando l'autobus a due piani si ferma a Notting Hill, scendo e davanti a me si aprono infinite vie di shopping. Notting Hill pullula di piccoli negozi di abbigliamento vintage, antiquariato, libri e oggetti pittoreschi e penso sia il posto ideale per una come me che non sa mai come e quando seguire la moda.

Approfittando della mia macchina fotografia legata al collo, decido di scattare alcune straordinarie foto.
Alcuni proprietari di bancarelle e negozi quando notano di essere al centro del mio obiettivo, si mettono in posa. Non tutti ma alcuni sembrano simpatici. Divertita scatto loro qualche foto. Chissà, magari un girono protri aprirmi un blog online!
Altri mi aiutano a orientarmi indicandomi la strada. Altri ancora mi spiegano la storia di questo posto. Arrivo a conoscenza che qui vicino, si trova un tratto di strada lungo quasi un miglio, nominato Portobello Road, che si popola quotidianamente di una serie di tipiche e vivaci bancarelle. Un posto imperdibile che mi consigliano assolutamente di vedere.
Sempre vicino a Notting Hill, troviamo Westbourne Grove, un luogo che offre uno shopping più sofisticato. Sorrido, quello di sicuro non è il luogo adatto a una come me!
Tre ore dopo mi ritrovo le mani piene di buste che contengono vestiti, oggetti tipici da poter mandare come regalo ai miei amici italiani e ai miei genitori.
Ovviamente compro anche qualche libro, di questi non ne ho mai abbastanza!
Verso l'ora di pranzo mi fermo in un piccolo ristorantino a gestione familiare. Elsa Smith è una donna anziana, lei e il marito mi mostrano gentilmente altri posti tipici e famosi da poter visitare nel mio tempo libero. Resto volentieri a chiacchierare con loro. Mi ricordano molto i miei nonni ami fa piacere ascoltare la storia di come si sono conosciuti. Mi invitano a tornare e prima di andare via, decido anche di scattare una foto con loro.

Di pomeriggio, continuo a girare per la città, ma quando da lontano vedo arrivare l'autobus, decido che è arrivato il momento di tornare a casa.
Penso di aver preso il mio essere disordinata da mio fratello, non so mai dove metto le cose e in questo caso non so dove sono le chiavi per aprire la porta di casa.
Poso le tante buste di carta per terra e legandomi i capelli in una lunga coda, guardo meglio dentro la borsa. Per fortuna, alcuni minuti dopo le trovo, così entro dentro chiudendomi la porta alle spalle.
Stanca per la giornata intensa, vado al piano di sopra per farmi una doccia. L'acqua tiepida rilassa tutti i miei muscoli e mi dà la forza necessaria per preparare la cena. Di solito sono abituata a mangiare più tardi, ma ultimamente, sto cercando di abituarmi agli orari di un tipico cittadino inglese. Dopo cena, spengo la luce in cucina e vado nel giardino. Ho comprato parecchi libri oggi e ho intenzione d'iniziarne uno nuovo. Quasi tutti sono tutti romanzi rosa e per questo non ho nessuna difficoltà a sceglierne uno.
Con il libro tra le mani, mi sdraio sul dondolo sorseggiando una spremuta d'arancia.
Quasi alla fine del terzo capitolo, il campanello suona insistentemente e io, scendendo dal dondolo, vado a vedere di chi si tratta.
Sicuramente Harrison avrà dimenticato le chiavi, penso fra me e me.
Quando apro la porta, sussulto leggermente per lo stupore. «Ciao Zende».
«Harrison?» Chiede facendomi scoiare per entrare. «Non è ancora tornato da lavoro» spiego velocemente picchiettando le dita sul legno della porta.

Spero che questo lo faccia decidere ad a dare. Restare qui, da sola con lui, non mi entusiasma, anzi!
Quando lo vedo dirigersi in cucina, mi rassegno e chiudo la porta. Lo raggiungo.
Zende apre il frigorifero e come se fosse a casa sua prende qualcosa da mangiare.
«Hai bisogno di qualcosa?» Domando.
«No» Zende alza le spalle per poi scuotere la testa «C'è qualcos'altro da mangiare? Questo non sembra buono» Domanda, indicando la cena preparata solo qualche ora fa da me.
Guardandolo stupita, vado verso di lui e gli tolgo il piatto dalle mani «Questa è la cena di Harrison e... Zende, se vuoi puoi prepararti un toast!».
«Vada per il toast» dice per poi iniziare a prepararselo «tu ne vuoi uno?» Chiede lanciandomi uno sguardo fugace. «No, grazie» rispondo.
Zende è a suo agio in cucina, conosce tutti i posti delle cose che gli servono.
«Che fai?» Domanda quando sto per lasciare la cucina.
Mi allontano da te, penso.
«Continuo a fare le mie cose».
«Non sei gentile» Dice tra un boccone e l'altro «Intendo, lasciare il tuo ospite da solo».
«Fa pure come se fossi a casa tua. Anche se questo lo fai già, ma comunque se hai bisogno di me, mi trovi di là». «Siamo nervosette oggi?» Domanda seguendomi in salotto. «Per niente» rispondo.
«Beh comunque sia, dì a Harrison che sono passato».
«Ah vai già via?» Domando sarcastica.
«Sì, ho un appuntamento, ero solo passato a salutare il mio migliore amico».

«Bene, glielo dirò!».
«Bene... ciao!».
«Ciao» rispondo seguendo con lo sguardo il ragazzo dai tanti tatuaggi andare via.
«Ah... Stevens...».
«Si?».
«Mi raccomando, non pensarmi troppo!».
Alzo gli occhi al cielo.
Vado in giardino e prendendo il mio libro tra le mani, ritorno dentro chiudendo per bene la porta a vetri. Non voglio ritrovarmi un'altra volta quel ragazzo dentro casa. Stare da sola, con lui, mi mette a disagio.
Salgo al piano di sopra e senza pensarci più di tanto, mi nascondo sotto le coperte.
Zende... questo ragazzo è così diverso da tutti i suoi amici.

Instagram: LuanaPapa_Scrittrice
Facebook: Luana Papa - Autrice
Tik Tok: Luana.Papa_Scrittrice

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora