11.Guai

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Sharon's Pov

L'amore mi fa paura.
Tutto ciò che mette di mezzo il cuore mi fa paura.
Perché si sa, l'amore seppur sia il sentimento più bello, è anche il più forte e travolgente e se dovesse finire, il cuore potrebbe farsi male, molto male. Niente libretto d'istruzioni, niente paracadute. Farsi male è inevitabile.
Tutto bello all'invio ma poi? Poi che si fa?
Di certo io non sono un'esperta in amore.
Non mi è mai capitato che un ragazzo bello, dolce e intelligente come Leroy si interessasse a una come me.
Sono passati due giorni.
Ben due giorni dal nostro appuntamento.
Ho quasi diciotto anni ma di relazioni non ne so niente.
Sono scappata. Sono quasi scappata dopo che Leroy mi ha confessato ciò che prova.
All'inizio ho lascia parlare lui, poi... con una scusa ho detto a Leroy che per un'emergenza familiare dovevo ritornare a casa.
Non ci so fare con l'amore.
Io... io non so ancora cosa sento per l'amico di mio fratello.
Ho così tanti pensieri che mi passano per la testa che negli ultimi giorni sono stata distratta.
Sono lusingata per ciò che mi ha detto Leroy, insomma chi non lo sarebbe? Quel ragazzo è meraviglioso.
Sto bene quando sono in sua compagnia.
Ma non ho mai amato la velocità e in un certo senso, Leroy sta andando troppo velocemente per me.
Leroy è un buon amico e non ho mai pensato a lui come qualcosa di più.
Gli ho sorriso. Gli ho soltanto rivolto un debole sorriso.
Chissà cosa avrà pensato di me...
Sapevo sarebbe successo eppure non sono riuscita a prepararmi. A elaborare una frase concreta. Eppure Leroy non si meritava questo da me.
Non si merita questo silenzio da parte mia. Vorrei potergli chiedere scusa.

Improvvisamente bussano alla porta della mia camera.
È mio fratello.
Harrison avanza per poi prendere posto accanto a me sul mio letto.
Sa di Leroy? Il suo amico glielo ha detto?
«Come va?» Gli chiedo per indagare.
«Bene» risponde «Piuttosto, a te tutto okay?».
«Certamente».
«Sicura?».
«Certo fratellone, perché me lo chiedi?».
«Negli ultimi giorni ci siamo visti poco, tra il lavoro, Zende e i vari impegni non sono riuscito a dedicarti abbastanza tempo e ne sono dispiaciuto».
«Stai scherzando? Harrison tu fai tanto, anzi troppo per me e io per questo te ne sono grata. Non tutti vorrebbero che la propria sorella andasse a vivere con loro».
«Sharon, sono tuo fratello. È il minimo che io possa fare prendermi cura di te. Anzi, da quando sei arrivata a Londra, sei stata tu a occuparti di me e dei miei amici».
«Zende» sussurro accennando un sorriso amaro. «Come sta?».
«Beh al momento è il solito Zende di sempre, quindi bene» Harrison si porta una mano tra i capelli per sistemarli, poi si volta per guardarmi negli occhi. «Piuttosto, tu non me la racconti giusta».
«In che senso?».
«Nel senso che ti conosco troppo bene per non capire che qualcosa ti sta turbando».
«Sto bene, sono solo un po' in pensiero per mamma e papà» mento.
«E perché mai? Li ho appena sentiti, se la cavano alla grande! Sicura non sia per qualcos'altro? Sai che su di me puoi contare, vero?».
Annuisco.
«Quindi?».
«Cosa?».
«Mi prometti che ti confiderai come me? Per qualsiasi cosa?».
«Sì, stai tranquillo» gli sorrido e lui ricambia avvolgendo le mie spalle con il braccio stringendomi a lui.
«Te l'ho già detto che sono felice che tu sia qui?».
«Tipo cento volte, ma è bello sentirtelo dire» rido.
Harrison si alza dal letto per poi incrociare le braccia al petto.
«Non dire ai nostri genitori che ho un migliore amico folle come Zende, ti farebbero tornare a casa in men che non si dica!».
«Non dirlo a me... ho il terrore che possano scoprirlo». «Beh... tranquilla io sono una tomba!».

«E anch'io! Non voglio tornare a Verona a causa del migliore amico di mio fratello!».
«Zende non è un problema. Resterà un nostro segreto!» Harrison mi fa l'occhiolino. «Stai... ci sono molte cose che non sai di lui. Appare come uno scontroso ma in realtà è anche simpatico».
«Simpatico?» Domando in modo sarcastico. «Probabilmente stiamo parlando di due persone completamente diverse, Harrison».
«Fidati, diventerete amici».
«Come no! Migliori amici!» Scherzo. «Piuttosto, è davvero bello quello che fai per lui. Ti prendi cura del tuo migliore amico come se fosse davvero tuo fratello».
«Zende ha un carattere difficile e tutto questo è causa di ciò che la sua famiglia ha dovuto passare».
«È orribile... il cuore di quei due ragazzi sarà ridotto in mille pezzi».
«Già...» sussurra, ma prima che io possa dire qualcosa, Harrison riprende la parola «senti ti andrebbe di venire al locale con me? Nic e Larry oggi sono fuori città per sbrigare delle commissioni e io ho bisogno di consigli su come sistemare meglio dei mobili che sono arrivati l'altro giorno. I ragazzi mi uccidono se non li sistemo entro oggi!».
«E me lo chiedi? Certo che vengo! Sarà un piacere poterti aiutare». Mi tiro su e afferrando il cellulare vado verso mio fratello. «Andiamo?» Gli chiedo, ho davvero bisogno di prendere aria. «Andiamo» ripete felice.
Harrison, Nic e Larry hanno preso in affitto anche il locale accanto al loro, per ingrandirsi. Il negozio sta andando davvero bene ultimamente e i dolci di mio fratello stanno aiutando ad incrementare le vendite. Per non parlare dell'ottimo assortimento di vinili e libri che offre il posto.
Un ritrovo accogliente per chi ama la musica e per chi è goloso.
Le pareti sono dipinte tutte di un unico colore; il bianco. Mobili moderni e tavolini sparsi per tutto il locale. A sinistra la cassa, a destra il bancone dei dolci. Ai lati, grandi librerie piene di libri e al centro della sala i vinili.
Il locale accanto sarà un ampliamento a tutto questo. Sempre più clienti visitano il locale e i ragazzi hanno avuto un'ottima idea nel cercare un nuovo spazio.
«Questi dovrebbero spostarsi di là» dico indicando alcuni tavoli che a parer mio invadono il passaggio dei clienti all'entrata.
«Hai ragione» conferma mio fratello facendo come dico.
Mentre mio fratello sposta i vari tavolini, io mi avvicino a dei vecchi scatoloni per vedere cosa c'è al loro interno.
Quadri.
«Sai che questi qui andrebbero bene su quella parete? Lì c'è troppo poco colore e questi, secondo me, potrebbero abbellire quell'aerea».
Harrison guarda i quasi, poi la parete bianca.

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora