44. IL RISVEGLIO

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Harrison's Pov

Paura. Ho paura.

Ho tanta paura di poter perdere mio fratello, il mio migliore amico... Zende..

Mi sento in colpa.
Ho rovinato gli ultimi mesi della vita di tutti.
Sono stato uno stupido.
Credevo di poter risolvere tutto riportando mia sorella in

Italia e invece ho rovinato la sua vita e quella di Zende. Che cosa ho fatto?
Che cosa hanno fatto loro per meritare tutto questo male

da parte mia?
Cammino avanti e indietro nella stanza d'ospedale del mio

amico.
Con la coda dell'occhio fisso quello che è il letto di Zende. Lui è lì, immobile.

Mi fermo e mi guardo in giro. La stanza è vuota, ci siamo solo io e lui.

La porta della camera è chiusa e così mi avvicino al ragazzo. Prendo la sedia posizionandola affianco al suo letto.
«Ehi». Sussurro.
Mi sente? Zende può sentire quello che dico?

«Devi svegliarti».

Che stupido che sono, Zende non può sentirmi, se solo riuscisse a farlo, si sarebbe già svegliato.

Il nervosismo e il dolore mi stringono il cuore, mi fa male il petto.

Sbatto il pugno sopra al materasso.

Cazzo, perché lui è qui? Perché non è in giro a vivere la sua vita?

Mi alzo dalla sedia

«Ti prego...». Una voce alle mie spalle mi richiama all'attenzione.

«Sharon?». I miei occhi incontrano i suoi. «Dovresti essere a casa. È tardi!».

«Non riuscivo a dormire così mi sono fatta accompagnare qui da Larry». Indica il ragazzo dietro di me.

«Capisco». Dico per poi avvicinarmi a lei.
«Ti prego». Ripete di nuovo.
«Cosa?».
«Ti prego, parla ancora una volta con lui. Harrison, parla col tuo migliore amico. Lui ne ha bisogno. Lui ha bisogno di te in questo momento, ora più che mai». Ripete per poi abbracciarmi. Mi fissa intensamente negli occhi per poi andare via.

Larry mi sorride «Sto io con lei, non preoccuparti» dice chiudendo la porta.

Mi avvicino ancora una volta al letto del mio amico.

«Zende» Lo chiamo.
Riprovo. «Zende? Mi puoi sentire?».

Zende's Pov

Tutto questo bianco mi sta facendo impazzire.
Tutto questo ordine mi sta facendo impazzire.
Dove sono? Mi chiedo ancora oggi, dove sono andato a

finire?
Avrei preferito che andasse diversamente e invece sono bloccato in un posto che sembra non essere il paradiso, né l'inferno.

Sto morendo? Forse lo sono già?

I morti possono sentire quello che i vivi dicono? Forse, ma non ne sono sicuro.

Sento solo sempre più freddo e la voce dei miei amici è sempre più lontana.

Piangono, mi pregano di ritornare da loro ma io non lo so. Non so come si faccia a lasciare questo luogo.

«Odio tutto ciò» La voce di Harrison mi scuote leggermente.

Sta piangendo.

Non l'ho mai visto così.

«Odio dover vedere tutti i giorni il mio amico, il mio migliore amico in questo odioso, brutto, e infernale letto d'ospedale». I suoi singhiozzi si fanno più forti.

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora