39. PROBLEMI

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Sharon's Pov

Esattamente due mesi dopo, arriva il giorno del mio esame orale. Ansiosa e al tempo stesso emozionata, varco la soglia di quella che è stata la mia scuola negli ultimi cinque anni. Nel breve tragitto per arrivare nell'aula dove esporrò la mia tesina, con lo sguardo, osservo alcuni luoghi del liceo che porterò per sempre nei miei ricordi. Alcune delle aule fin troppo piccole per classi troppo numerose, corridoi lunghi, la vecchia e grande palestra e poi... le scale. Quante chiacchierate con le mie compagne che mi sono fatta su quei gradini...
Questa scuola per quanto possa essere disastrata, a differenza di quella che ho avuto modo di frequentare per alcuni mesi a Londra, resterà sempre una parte importante della mia adolescenza.
La porta dell'aula 109 si apre rivelando la mia professoressa di scienze. La donna dai corti capelli neri, mi invita a raggiungerla e io, prendendo un forte respiro, varco la soglia della classe.
Ci siamo.
Adesso tocca a me.
Circa quarantacinque minuti dopo, urlo quasi piangendo di gioia per aver finito anche questo percorso.
L'estate è arrivata anche per me e, finalmente posso dire di avercela fatta.
Un peso in meno da dover sopportare ogni sera prima di addormentarmi!
Sì, sono passati ben due mesi da quella lettera. Due mesi che non sento e non vedo Zende.
Non voglio mentire, mi manca, ma penso che sia stata la scelta migliore di tutta la mia vita, non per me, sia chiaro, ma per lui.
Harrison non parla mai di Zende, probabilmente ha capito quanto mi faccia male ricordare questa situazione.
Non infierisce più e seppur non abbia mai approvato la mia relazione con il suo migliore amico, cerca lo stesso di starmi vicino.
Mio fratello farà presto ritorno a Londra. Per troppo tempo ha messo in stand-by alla sua vita a causa mia.
Per quanto riguarda me... beh io andrò avanti con i miei progetti. Frequenterò l'università a Verona e Londra sarà presto un lontano ricordo. Almeno, questo è quello che spero per il mio cuore ancora dolorante.
Zende ci ha provato e Dio se è stato doloroso non rispondere alle sue chiamate o ai suoi messaggi.
Non l'ho dimenticato, come potrei farlo? Lo amo tanto e mi dispiace non aver avuto il coraggio di chiudere con lui guardandolo negli occhi. Ma non avevo altra scelta. Altrimenti non avrei avuto la forza per mettere un punto a tutta questa storia.

Dal giorno della lettera ha provato con ogni mezzo ad arrivare a me, poi... pian piano le chiamate e i messaggi sono iniziati a diminuire e seppur io ne soffrissi, ho capito che era meglio così. La sua assenza mi fa capire che è arrivato alla rassegnazione. Spero solo che prima o poi l'odio che prova nei miei confronti si dissolva.
E seppur grazie a questa mia decisione il rapporto con mio fratello sia cambiato, penso ancora che innamorarmi di Zende sia stato l'errore più bello della mia vita.
Questa sera Andy darà una festa a casa sua e io andrò con Harrison. Non posso continuare a starmene da sola in casa. Anche io ho bisogno di ricominciare a vivere.
Andy si è dato davvero da fare, ha invitato molte più persone dell'ultima festa organizzata da Harrison a casa nostra, alcuni mesi fa.
Quando arriviamo, sorrido notando alcuni ragazzi già brilli intenti nel ballare al centro del salone.
Non appena l'amico di mio fratello ci nota, corre a salutarci.
«Ecco la mia Stevens preferita! Allora? Come stai?» chiede dopo avermi abbracciata. «Harrison mi ha raccontato cosa è successo con...».
«Sì, beh... è storia passata adesso». Fingo un sorriso e lui fa lo stesso. «Bella festa!» Commento cercando di cambiare discorso.
«Spero che tu possa divertirti questa sera! Insomma, hai davvero bisogno di festeggiare mia piccola diplomata!» Sorride fiero.
«Hai ragione... ne ho davvero di bisogno!» Ammetto.
«Bene allora che ne dici se ci scateniamo anche noi in pista? Ti va di ballare con me?»
«Sai che sono una frana, vero?».
«Anche io, ma... insieme siamo uno spettacolo. Non credi?» Scherza e senza perdere altro tempo accetto volentieri il suo invito.
Mi lascio trasportare dal ritmo e da Andy che cerca di farmi ridere facendo mosse audaci per un "non ballerino" come lui.
So cosa prova per me ma io non sono pronta. Non posso esserlo dopo aver detto addio a Zende. Tutto dopo Maleck sembra essere impossibile.
«Hai scritto altre canzoni?» Gli chiedo per fare conversazione.
«Sì... ne ho due da farti ascoltare e...».
«Bene! Non vedo l'ora!» Dico con fin troppa enfasi sorprendendolo e lui, preso da un impulso di gioia, mi abbraccia.
La verità è che devo provarci anche se il mio cuore non vuole. Non posso più rimanere legata al passato o questo mi distruggerà.
Zende è ancora il mio pensiero fisso, ma se lui è riuscito a
voltare pagina, beh...toccherà anche a me farlo... prima o poi.
Nello stesso momento in cui la canzone finisce ed io ritorno al mio posto salutando momentaneamente Andy, vedo Harrison con il telefono in mano che corre al piano di sopra.
Sembra preoccupato e così, senza farmi notare da nessuno, gli vado dietro.

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora