Capitolo 88

13.4K 575 72
                                    

La paranoia predomina sul nostro carattere quando si fa qualcosa senza pensarci su, d'impulso, ma sono proprio quelle le più spontanee, dettate dal proprio cuore che le strilla a squarciagola, facendo scorrere forte e veloce il sangue nelle vene.

Continuo a ripetermi che è per il mio bene, ma ormai non so neanche io quel che è giusto o no per me. Quel che è successo ieri non so se è un bene o un male, ma da allora sento degli sguardi ardere continui su di me. È come un labirinto infinito ed io non riesco a trovare la via per uscirne fuori e scappare via.

Sento bussare ripetutamente alla porta, mentre sono stesa a pancia all'insù sul letto. Sbuffo e con tutta la buona volontà che mi rimane, vado ad aprire la porta della mia camera.
Una delle novità di quest'anno è che ognuno ha la propria stanza. Sono state ristrutturate durante le vacanze estive.

«Chi è?» la mia voce esce scocciata e lieve.

Non sento niente dall'altra parte della porta, così la mia mano preme sulla maniglia, per poi aprirla di scatto, provocando così un leggero venticello che mi colpisce in pieno viso.

«Ciao, possiamo parlare un po'?» domanda con aria di supplica Sierra, affiancata da Lily.

Guardo prima una e poi l'altra e un senso di rammarico mi colpisce il cuore, portandomi alla mente i momenti condivisi con loro

Abbasso lo sguardo sui miei piedi, per poi rialzarlo e incatenarlo con i loro.

Annuisco, mentre deglutisco rumorosamente e mi sposto di lato.

«Dacci almeno cinque minuti» mi supplica Lily.

«Avete tutto il tempo che volete» sorrido lievemente. La verità è che non vedo l'ora di risolvere con queste due ragazze che tengo strette nel cuore, dopotutto sbagliare è umano e la colpa non è loro per tutto il casino che è successo fino ad ora. La colpa in realtà è soltanto mia e del mio fidarmi troppo facilmente.

Sembrano sorprese da questa mia affermazione e Sierra emana un sospiro di sollievo «Emily, ci devi credere, noi non sapevamo nulla di quella stupida scommessa. Lo siamo venute a scoprire dopo, quando ormai era troppo tardi per fermarli, ma purtroppo so anche che l'orgoglio di mio fratello ancora una volta lo ha avvolto nella sua trappola, facendolo accettare inconsciamente. Noi siamo stati tutti delle vittime Emily, sembra un controsenso o un paradosso, ma è così. Non puoi capire quanto era brutto stare con te e non poterti raccontare la verità, perché ogni volta ci dicevano che te l'avrebbero detta e noi gli credevamo. Volevamo veramente dargli l'opportunità per farsi perdonare da te, senza che noi ci immischiassimo e rovinassimo tutto. E poi provati a metterti nei miei panni, Cameron è pur sempre mio fratello e anche se commetterà degli sbagli, io lo dovrò sempre sostenere per andare avanti, proprio come lui ha fatto e fa con me», si blocca e Lily prende subito la parola «non puoi capire il dolore e la tristezza in questi mesi in tua assenza... eravamo come vuote e spente. Il malessere per quel che è successo e che ci portiamo sulle spalle c'è ancora e noi vorremmo tanto tornare indietro e magari aggiustare in qualche modo le cose. Farei qualsiasi cosa pur di non ritrovarci in questa situazione, perché stiamo soffrendo, sia tu che noi. Ti prego Emily, dacci sono un'ultima possibilità, vedrai che non te ne pentirai» sembra sul punto di piangere mentre pronuncia queste parole che mi scaldano il cuore.

Molte volte nella vita ho dovuto scegliere se seguire il cuore o la ragione e la risposta rimane sempre la stessa, perché io scelgo la prima: il cuore.

Mi lascio sfuggire una lacrima e poi, sotto i loro sguardi increduli, in un solo attimo mi ritrovo tra le braccia di coloro che mi hanno dato così tanto da quando le conosco, come ad esempio la loro amicizia e credo che cosa più importante non ci sia.

«Sono così felice Emily, davvero» mormora tra i singhiozzi Sierra a pochi centimetri da me, mentre ci stringiamo sempre di più, con l'affetto ed il calore che da tanto dovevo sentire.

«Anche io ragazze, sono stati dei mesi d'inferno e senza di voi ancora di più, perché non avevo nessuno» le guardo negli occhi.

«Non è vero Em, tu hai sempre avuto noi insieme alla nostra amicizia, che non devi mai dubitare» mi rassicura Lily.

Finalmente tutto è tornato come prima, forse però ancora no... manca qualcosa...

***

Il tempo passa in loro compagnia ed io non sono mai stata meglio. Sento che il nostro legame invece che rimanere come prima o cambiare, si è intensificato, diventando più forte e spero con tutto il cuore che questa volta non accadrà nulla e che niente si metterà di nuovo in mezzo a noi.

«Lo so che adesso questa domanda è un po' fuori posto, ma con mio fratello?» domanda speranzosa Sierra, mentre siamo distese tutte e tre sul letto.

Sento oltrepassarmi da un brivido al solo pensiero di quel ragazzo, che ha ancora un effetto misterioso su di me e sulle mie emozioni, che si intensificano ancora di più soltanto sentendo il suo nome.

Abbasso la testa con espressione neutra, per poi rispondere «purtroppo non si può comandare il proprio cuore e non si sceglie chi amare, si accetta e basta. Io e lui siamo come due poli opposti e non credo che possa nascere mai qualcosa tra di noi». Pronunciare queste parole è come darsi una coltellata in pieno petto, ma purtroppo devo accettare la realtà.

Mi guarda con espressione piena di comprensione «sappi che per qualsiasi cosa noi ti appoggeremo sempre» mi accarezza una spalla ed io le sorrido.

«Avete saputo che c'è un nuovo alunno che verrà nei nostri nostri stessi corsi?» domando di punto in bianco e loro scuotono la testa.

Deglutisco, guardandole negli occhi, soprattutto Sierra «Jake».

Basta un semplice nome per farmi gelare il sangue e per far apparire uno sguardo di terrore in quello della ragazza che ho di fronte.

«Mi ha minacciata» continuo con voce preoccupata.

«Che cosa?!» urla d'un tratto Sierra.

«Tranquilla. Sai, ci siamo messi d'accordo con tuo fratello e d'ora in poi ci penserà lui a guardarmi le spalle, anche se io all'inizio ero contraria, ma purtroppo testardo com'è aveva già preso la sua decisione».

Iniziamo così a parlare di lui e del male che può fare, ma poi, improvvisamente, spunta un nome che ho già sentito da qualche altra parte: Molly...

FINE LINE 2 Where stories live. Discover now