CAPITOLO 57

7.1K 410 96
                                    

"Ciao Glaphyra" la salutò la dea.

Glaphyra strabuzzò gli occhi. Aveva davanti a sé quella dea. L'unica dea che non l'aveva mai insultata sull'Olimpo e che invece ci aveva parlato tranquillamente.

"Cosa ci fa lei qui?" sbraitò Miki alle spalle di Glaphyra.

Atena sorrise: "Ciao Michelangelo"

Aspetta... Come facevano a conoscersi quei due?

"Vi conoscete?" chiese Glaphyra guardando Michelangelo.

"Sì" mormorò il ragazzo.

"Ci conosciamo molto intimamente" lo corresse la dea.

"Ah"

Dixie sembrava esclusa da tutto il discorso.

"Atena era fidanzata con Miki" spiegò la ragazza.

Glaphyra si voltò verso il suo ragazzo. Quindi era per Atena che Miki stava piangendo la prima volta che si erano visti.

"Tu l'avevo tradito" Glaphyra fissò la dea con uno sguardo omicida.

"Sai quante volte ho tradito, Glaphyra" si giustificò lei.

"Ah, che bella questa giustificazione Atena, peccato che le persone hanno un cuore e pensavo che lo avessi anche te, invece sei uguale a tuo padre" e questa era l'offesa peggiore che Glaphyra potesse tirare fuori.

Atena non era una fan di Zeus proprio perché non dava mai il buon esempio.

"Ah perché tuo padre è meglio? Avanti Glaphyra, quando hai parlato a tuo padre l'ultima volta?"

Questo era peggio di un colpo basso. Era un colpo al cuore.

"Non ti azzardare a parlare di mio padre. Tu non puoi parlare di mio padre. Tu non sai chi sia e non hai il diritto di giudicarlo senza conoscerlo!" Glaphyra chiuse i pugni. Era un brutto segno e Miki se ne accorse.

Avvolse la dea in un abbraccio e iniziò a mormorale all'orecchio parole dolci: "Calmati tesoro, anche se lei è una sbronza del cazzo e mi ha tradito e vorrei con tutto il mio cuore che le dessi fuoco, ma Dixie non deve sapere niente di tutto questo quindi fallo per lei."

"Ma io l'ho già conosciuto tuo padre. Sei tu l'unica che non l'ha mai visto, e guardandoti capisco anche perché ti ha abbandonato"

E quella sarebbe la ragazza che c'era sull'Olimpo? Impossibile. Atena non era così.

"Come cazzo ti permetti di dire una cosa del genere alla mia amica brutta stronza!" esclamò Dixie piazzandosi davanti ad Atena.

"Ragazzina non intrometterti" con una spinta Atena scaraventò Dixie contro il muro.

Vedendo sua sorella dolorante per terra, Miki corse ad aiutarla e a controllare che stesse bene mentre Glaphyra in preda alla furia sollevò la mano ad altezza del collo di Atena e la chiuse di scatto togliendo quindi l'aria intorno alla dea.

"Cosa hai appena fatto? Hai scaraventato la mia amica contro un muro? Davvero Atena? Ti immaginavo più matura di così."

Poi Glaphyra con l'altra mano libera stretta a pugno, la aprì come faceva di solito e provocò un incendio intorno ad Atena. Un cerchio di fuoco.

Glaphyra mollò la presa che aveva sulla gola di Atena.

"E adesso Atena? Cosa hai intenzione di fare?" esclamò la Glaphyra sfacciata. Non aveva paura. Non aveva mai avuto paura e questa era la dimostrazione e se avesse dovuto uccidere una dea che minacciava i suoi amici allora lo avrebbe fatto è senza esitare.

La Figlia Degli InferiWhere stories live. Discover now