CAPITOLO 43

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"Ares non rompere" disse Dioniso.

"Ales non lompele" ripeté Melissa sedendosi in braccio a Dioniso.

Il dio della guerra sbuffò: "Se inizia ad assomigliarti io scappo dall'Olimpo e chi si è visto è visto"

Ares si sedette sulla panchina e prese fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette.

"Fa male il fumo" e Dioniso bevette un altro sorso di frappè.

"Fa male il fumo" lo ammonì Melissa.

Dioniso rise. Quella bambina era una giusta.

"Dioniso spero che tu non le insegni altre cose..."

E chissà cosa intendeva...

"Io? Va che sono bravissimi io! Vero Melissa?"

La bambina stava leccando animatamente il gelato e guardò Dioniso.

"Dioniso blavissimo" e morse il cono.

Dioniso sorrise ad Ares e sorseggiò il suo frappè.

Ares nascosto dalla visuale di Glaphyra fece un bel dito medio a Dioniso.

Il dio del sesso rise e diede un bacio sulla testolina ricoperta di capelli scuri della piccola Melissa.

"Ti piace il gelato?" chiese Dioniso cambiando discorso.

Anche il dio della guerra si rilassò finalmente sulla panchina.

La piccola annuì contenta e poi disse: "Plima ho visto Ales in mutande!" e rise.

Dioniso non seppe se ridere o cosa così si voltò verso Ares che si stava passando una mano i capelli alzando gli occhi al cielo.

"Ah sì?" chiese Dioniso.

"Già" e la piccola morse in altro pezzo del suo vino sporcandosi le guance.

Dioniso appoggiò il suo bicchiere vuoto sulla panchina e chiuse gli occhi.

Quanto si stava bene al sole. Già, all'appello sarebbe mancato il caro Apollo... Ma chissà cosa stava facendo in quel momento...

"Porca puttana... Sto girando tutto il globo e guarda un po' dove vi ritrovo... In panciolle su una cazzo di panchina. Ma vi sembra giusto?"

Qual era il proverbio famoso?

Parli del diavolo e spuntan le corna.

Proprio vero.

"Fratello" lo salutò Dioniso.

Ares emise un grugnito.

La piccola Melissa invece si strinse al petto di Dioniso.

Le guance impasticciate sulla maglia del dio.

Bello...

"Con una cazzo di bambina per di più! Sicuramente Dioniso avrà contribuito a crearla, non è così?"

Ah, il suo caro fratello che pensava di sapere tutto.

"Nostro fratello non centra niente e questa bambina non ti riguarda quando caro dio dei miei stivali perché non te ne torni sull'Olimpo a guidare quel tuo carretto e portare il sole in giro?"

C'era sempre stata molta rivalità i due.

"Oh, guarda abbiamo trovato anche il dio della guerra... Avevate deciso di fare un'orgia e adesso non sapete più chi del due è il padre? Non so se siete informati ma esistono i test del DNA"

Neanche Apollo scherzava quando si trattava di usare le parole. Era bravo, non c'era altro da dire.

"Fratelli non litigate, spaventate la povera Melissa" tutto questo tono informale non si addiceva a nessuno dei tre.

La Figlia Degli InferiWhere stories live. Discover now