CAPITOLO 41

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"Dioniso cosa hai appena detto?" chiese cercando di domare la rabbia che c'era in lei.

"Glaphyra non posso dirti niente..." disse il dio avvicinandosi ad Ares come a proteggersi dalla furia della figlia di Ade.

"Mi hai appena detto che io e te dovevamo stare insieme... Per quale motivo assurdo?" strinse i pugni lungo i fianchi Glaphyra.

Ares si spostò avvicinandosi al divano dove la bambina dopo tutta quella confusione stava ancora dormendo. Come diavolo faceva a dormire?

"Piccola?" voleva portarla via dalle urla...

La bambina non si svegliò. Continuò a riposare tranquilla con le manine sotto la guancia e le gambe piegate.

"Ehm... Bambina?" la chiamò ancora il dio.

La piccola mugugnò qualcosa e si girò rimanendo sempre addormentata.

"Glaphyra, non si sveglia" disse il dio.

La dea si girò di colpo: "Lasciala dormire" lo disse tra i denti cercando di non fulminarlo con gli occhi.

La dea si avvicinò alla bambina.

"Melissa?" la chiamò.

La piccola si girò senza svegliarsi sistemandosi con la pancia in su.

Era così piccola e così indifesa come lo era stata lei un tempo. 

Le passò una mano sulla guancia e la piccola sospirò a quel contatto come se potesse riconoscerla anche mentre dormiva.

Ormai quella bambina era diventata parte di lei. 

Sorrise e le posò un bacio sulla fronte. Forse veramente quella bambina era l'unico modo per farla calmare.

"Perché un giorno sì e uno no devo venire a controllarvi?" una voce femminile.

Logico che fosse lei.

"Persefone, non è mica colpa mia se questi due combinano più casini di quelli che potrebbero fare." Ares come sempre molto rispettoso.

Certo...

"Sempre molto carino dio della guerra" lo salutò l'altra posando poi lo sguardo su Glaphyra.

"Allora sei ancora viva?" domandò la ninfa.

"Mi dispiace di non averti lasciato mio padre tutto per te" si girò la dea sorridendole.

"Sempre molto gentile anche te eh?" chiese Persefone.

"Io? Sempre..." Glaphyra si sedette sul divano vicino a Melissa e in quel momento la ninfa si accorse della bambina.

Quei capelli scuri, il modo in cui stava dormendo le fece ricordare qualcosa. Quella bambina l'aveva già vista.

Si avvicinò al divano.

"Melissa?" domandò.

Glaphyra fissò la ninfa con un'espressione confusa.

Come faceva a conoscere quella bambina?

"Come?" chiese Glaphyra.

"Melissa!" la ninfa si inginocchiò a terra presa dall'emozione.

Ares fu subito al suo fianco per aiutarla mentre Dioniso se ne stava fermo in fondo alla sala non capendo niente di quella situazione.

La bimba inconsapevolmente continuava a dormire.

La ninfa alzò una mano per passarla sui capelli della bimba. Era lei veramente!

"Melissa" ripetè.

La Figlia Degli InferiWhere stories live. Discover now