CAPITOLO 16

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Le sue labbra si posizionarono su quelle di Glaphyra.

Lei non si lasciò intimorire. Però voleva arrivare al sodo. Voleva sbrigarsi. Sentirsi un uomo
addosso non era la sua cosa preferita anzi, voleva scappare via ma l'adrenalina che aveva in
corpo glielo impediva.

Lui la sollevò mentre la lingua vagabondava nella bocca della dea. Lei gli circondò il collo con le braccia e Jack la appoggiò sul lavandino blu del bagno.

Neanche lui sembrava avere voglia di fare con calma. Le sue mani erano sotto la maglietta di
Glaphyra, si era accorto che lei non indossava il reggiseno. Era una sorpreso pure lui. Non le
sembrava così "disponibile" da girare senza la parte sopra dell'intimo. Non le chiese niente per paura che all'ultimo si tirasse indietro e restare con un'erezione da sistemarsi da solo non ne aveva voglia.

Lei chiuse gli occhi mentre il ragazzo le baciava e mordicchiava il collo. Lei circondò la vita di Jack con le gambe e sentì un rigonfiamento sul cavallo dei jeans. Fece come se fosse una cosa normalissima.

Le mani dal collo scesero sulla sua virilità e lei gli slacciò i pantaloni con una forza tale da poter far saltare via i bottoni poi li abbassò mentre Jack le toglieva la maglietta lasciandola scoperta con quei seni piccoli ma perfetti che avrebbero fatto invidia a qualsiasi attrice porno. E sì
che lui ne aveva avuto il piacere di vederne molte.

Ne strinse uno in una mano e strinse provocando un gemito che uscì dalla bocca della dea che ansimava.

Lui le mordicchò il collo spostandosi verso il seno non occupato.

Glaphyra non faceva altro che far uscire versetti strani dalla sua bocca. Era tutto nuovo per lei.

Oddio! Che diavolo stava facendo quell'umano con la lingua?

Lui passava la sua lingua sui capezzoli di Glaphyra e lei portò le mani sulla schiena del ragazzo
graffiandolo e facendo uscire dei gemiti rochi pure dalla sua bocca.

Lui le abbassò i pantaloni con l'aiuto di Glaphyra che si sollevava per fare in modo che questi le scivolassero via. Rimase così in mutandine. Quelle sì che le indossava. Osservava il ragazzo dagli occhi ghiaccio e vide che era troppo vestito, la sua maglia volò via guidata dalle mani di Glaphyra.

Jack tirò fuori dai boxer quello che doveva essere il suo arnese. La deluse. Glaphyra ne aveva
visti di meglio sull'Olimpo. A partire da quello di Dioniso per poi continuare con quello di Ares e così via... Era, come dire... Scarso.

Le strappò via quello che rimaneva del suo intimo e mentre lei appoggiava le mani sul bordo del lavandino lui le afferrò i fianchi e si infilò il più velocemente un preservativo per penetrarla tutta d'un colpo.
Lei trattenne il respiro per quel colpo improvviso. Le fece male ma non così tanto. Il piacere iniziò a scatenarsi ovunque.

Cavolo! Questo era fantastico!

Il ragazzo iniziò a muoversi dentro di lei con un ritmo sempre più veloce, con spinte più profonde che la facevano gemere sempre di più. Non si era mai aspettata che un maschio potesse farla stare così bene, anzi precisiamo... Il suo arnese lì sotto potesse farla stare così bene.

Con una mano gli afferrò i capelli e li tirò come se questo potesse provocarle più piacere. Lui si
avventò di nuovo sulla bocca della dea. Si sentiva già meglio a contatto con una femmina che con la sua mano.

Glaphyra chiuse gli occhi mentre il ragazzo continuava a spingere dentro di lei.

Ripetè mentalmente le parole: "Oh, Dioniso" lo continuava a ripetere... Un equivalente a "Oh,
Dio" dei ragazzi della Terra.

La Figlia Degli InferiTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang