CAPITOLO 32

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"Miki?" lo guardò stranita Glaphyra.

"Chi sei?" le chiese di nuovo fissandola.

"Ma siete scemi?" una voce che Glaphyra non conosceva si espanse per la stanza.

Si girò verso la persona che aveva parlato.

In fondo al corridoio per entrare in camera c'era una donna... I capelli neri la avvolgevano e un vestito rosso che le arrivava a metà coscia le calzava a pennello, le maniche lunghe di pizzo e l'inizio del tessuto a cuore le faceva risaltare le curve.

"Oh, guarda qua!" Dioniso uscì dalla cucina e le andò in contro.

"Da quanto tempo eh Persi" sorrise.

"Stammi lontano" gli occhi le diventarono scuri. Odiava quel dio e il nomignolo che le aveva dato le dava sui nervi.

"Dai, che hai? Le tue cose?" disse Dioniso stuzzicandola.

Persefone si trattenne e raggiunse la piccola Glaphyra seduta affianco al ragazzo.

Piccola e indifesa a prima impressione tutt'altro rispetto a suo padre.

Ma questa era solo la prima impressione e come si dice, mai giudicare un libro dalla copertina.

"Chi sei?" le chiese Glaphyra senza timore.

"Cavolo, forse ho esagerato" bisbigliò la ninfa.

"Esagerato in cosa?" Glaphyra si raddrizzò togliendo lo sguardo dal ragazzo.

Lingua impertinente! Uguale ad Ade.

"Tutto a suo tempo Glaphyra" disse Persefone sorridendole.

"Chi sei?" Glaphyra si sollevò in piedi per non sentirsi inferiore.

Non demorde!

"Piano con le domande!" rise Persefone.

"Senti non voglio ripetermi, il mio... Il ragazzo qui ha appena perso la memoria e ti ho fatto una domanda semplicissima alla quale anche Cerbero saprebbe rispondere" incrociò le braccia al petto la dea.

Dioniso dietro di loro ridacchiava, era meglio di una commedia! La figlia di Ade vs la moglie di Ade...

"Zitto te!" urlarono in coro le due fissandolo.

Persefone si girò verso la ragazza e le disse: "Sono Persefone e Cerbero è un bel cane"

Glaphyra la fissò curiosa... Come faceva a conoscere il suo Cerbero? Il cane che suo padre le aveva regalato per il suo primo compleanno.

"Ho un regalo per te" disse Ade entrando nella camera di Glaphyra con un pacco gigante in mano.

La bimba si alzò in piedi e camminando a piccoli passi, come suo papà le aveva insegnato qualche giorno prima, lo raggiunse.

"Vuoi sapere cos'è?" chiese alla piccola.

Glaphyra batté le mani sbilanciandosi e cadendo per terra con il sedere. La bambina però bon si perse d'animo. Voleva aprire quel pacco colorato con su le paperelle!

Ade appoggiò lo scatolone a terra e questo si mosse.

Glaphyra a gattoni si avvicinò al pacco e con l'aiuto di suo papà lo aprì.

Appena fu completamente scartato un qualcosa di nero corse fuori dalla scatola finendo per schiantarsi contro Glaphyra.

Era un cagnolino!

Grande quanto lei ma con tre teste e tutto nero come i capelli di Glaphyra. Peloso e dolce correva dappertutto!

"Ti piace?" le chiese Ade anche se vendendo la reazione di Glaphyra sapeva già che le piaceva.

La Figlia Degli InferiWhere stories live. Discover now