CAPITOLO 18

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«Oh, mammina... quanto è bello... quanto mi è mancato anche solo vederlo, averlo davanti a me... oddio, non so se ce la faccio...», penso ammirandolo appena sono fuori dal portone del palazzo... ho le gambe che mi tremano... deglutisco a fatica e rumorosamente... è di fronte a me... a pochi passi... è di profilo, sta fumando... ancora non si è accorto della mia presenza, così ne approfitto per studiarlo a fondo... pantaloni neri, scarpe eleganti dello stesso colore... cappotto lungo color cammello, sotto cui si intravede il colletto bianco della camicia... barba curata, sicuramente appena sistemata... capelli un po' più lunghi di come li ricordavo, pettinati indietro, ma con qualche ciocca ribelle che ricade vicino alle tempie... i suoi immancabili orecchini ad anella all'orecchio destro... è perfetto... e io sono combattuta tra il correre da lui per saltargli addosso e il fare dietrofront tornando in casa a crogiolarmi nelle mie convinzioni di non essere abbastanza per lui... ma mi precede, si volta, mi vede, sorride... sento il suo sguardo percorrere ogni centimetro del mio corpo... mi osserva da capo a piedi, come io ho fatto con lui, mentre mi raggiunge... poi ad un solo passo dall'annullare ogni distanza tra noi incastra i suoi profondi occhi cioccolato nei miei e in quel momento rischio di svenire dall'intensità con cui lo sento leggermi dentro... non mi rendo neppure conto che posa una mano sul mio fianco e con l'altra accarezza la mia guancia... mi risveglio solo quando lo sento sussurrare al mio orecchio...

"Mi sei mancata",

appena prima di sfiorare l'altra guancia con le sue labbra in un dolce bacio... un tocco leggero, ma che pare non finire mai... e io vorrei davvero durasse ancora... oltre il tempo e lo spazio... perché in questo preciso momento mi sembra di ricominciare a respirare dopo infiniti attimi di apnea... e io e lui siamo quel respiro... ora, occhi negli occhi... incapaci di muovere un passo... persi in un mondo parallelo in cui nulla esiste al di fuori di noi due...

Un colpo di tosse e...

"Scusate ragazzi, ma dovrei passare, sapete queste borse pesano!",

ci distoglie da quel momento perfetto la voce gentile e maliziosa della mia simpatica vicina di casa... una signora sulla settantina che è sempre molto carina con me e Gaia... e che ora è davanti a noi con due enormi buste della spesa, che ci sorride furba... io e Marco un po' imbarazzati ci spostiamo dalla porta, che poi le apro per aiutarla ad entrare... lei mi ringrazia dolcemente, poi si rivolge al mio accompagnatore e con un sorriso meravigliosamente scaltro gli dice...

"Trattala bene che è un amore di ragazza... e siete proprio una bellissima coppia!"...

poi senza darci modo di risponderle sale in ascensore e ci lascia soli nel nostro totale turbamento... per fortuna Marco smorza l'atmosfera con una battuta che fa ridere entrambi... poi cingendomi la vita mi dice...

"Ora possiamo andare mademoiselle!"...

e ci avviamo alla sua auto...

In poco tempo raggiungiamo la nostra destinazione, quando scendiamo dall'auto riconosco subito la zona di Brera... ci sono stata diverse volte in questo anno e mezzo... è vicino a Parco Sempione e poi c'è la Pinacoteca, di cui sono follemente innamorata... ci avrò portato Gaia almeno 5-6 volte... costretta dalla mia innata passione per l'arte... e in quel luogo magico si respira l'espressione artistica di ogni autore di quei capolavori... come se li potesse vedere all'opera proprio davanti a sé... mentre creano nuove tonalità di colore e danno vita a ciò che il cuore vede attraverso uno sguardo attento e profondo... che va oltre ciò che è meramente concreto, materiale...

Mi perdo nei miei pensieri come ogni volta che sono davanti ad una galleria, museo o dipinto tra quelli che maggiormente amo... sarà quella che chiamano deformazione professionale, dovuta ai miei studi in lettere con indirizzo in storia dell'arte, ma sta di fatto che non resisto di fronte a tutto ciò che è espressione della propria vena artistica... e questo ultimo pensiero mi riporta al mio compagno di serata... che è un vero artista in campo musicale, e non solo, per quanto mi riguarda...

"Forse immagino cosa frulla nella tua splendida testolina ora... so quanto ami questa zona... e per questo ho scelto di cenare qui... ma c'è anche un altro motivo... ma è una sorpresa!",

mi sussurra Marco, provocandomi, al solito, una lieve scossa lungo tutto il corpo... mi riprendo dalle mie riflessioni notando che siamo davanti ad un ristorante che appare molto elegante anche solo dall'insegna e dall'ingresso, molto curato, con candele poste in enormi boule piene d'acqua e piccole ninfee rosa... ad accoglierci un uomo distinto, con un'impeccabile divisa da maitre, che chiede a Marco il nome della prenotazione per poi accompagnarci attraverso un'enorme sala, altrettanto scintillante, ma senza eccessi, fino ad una stanza più piccola... privata... tutta per noi... le pareti sono di un tenue giallo ocra, ci sono due pesanti tende in tinta ad adornare l'unica finestra presente, da cui si intravede la città illuminata sotto le stelle... il tavolo è al centro della stanza, rotondo, con una lunga tovaglia bianca fino al pavimento... sopra sono finemente posizionati piatti neri con calici rifiniti con un sottile bordo dello stesso colore, come anche le posate... al centro si trova una piccola boule decorata come quelle all'ingresso... con l'unica differenza che qui le ninfee sono viola... e dal sorriso che mi rivolge Marco appena nota che ho colto quel piccolo particolare capisco che c'è sicuramente il suo zampino e forse quello di Gaia e Iaia, che sanno della mia estrema passione per Monet e le sue ninfee...

"Oh, Marco... non ho parole... cioè... n-non s-so s-se merito tutto... t-tutto questo...",

riesco solo a dire appena restiamo soli... ma lui mi abbraccia da dietro, mi stringe a sé e mi sussurra all'orecchio...

"Meriti molto di più... e io devo farmi perdonare di ogni stupido comportamento che ho avuto in questi mesi...",

non posso fare altro che girarmi tra le sue braccia e circondarlo con le mie... i nostri occhi si incastrano e, proprio come avevo tante volte sognato scrivendo la mia storia, parlano loro senza bisogno che lo facciano le nostre voci...

Questa sera che è solo all'inizio ha un sapore completamente diverso dalla prima cena... anche quella è stata romantica... ma non so, questa volta l'atmosfera è qualcosa di indescrivibile... ha davvero pensato ad ogni minimo dettaglio e non riesco a smettere di sorridere guardandomi intorno... è tutto così perfetto che quasi non mi sembra vero... ma non so, ho come la sensazione che sarà unica e che qualcosa stasera cambierà... come se l'esserci aperti così nel profondo, con le lettere, abbia creato tra noi un'intimità che non credevo possibile in un modo tanto particolare... eravamo distanti, lontani km l'uno dall'altro... ad unirci soltanto dei pezzi di carta su cui abbiamo, però, riversato parti di noi nascoste, riservate a pochi, ferite e malconce, ma con un desiderio assoluto di essere riparate e sanate finalmente... anche se a dire il vero io devo ancora esternare tutto il mio dolore con lui... ma mi sento pronta... sono sempre più certa che Marco possa essere la cura per tutto ciò che mi è stato portato via... con lui posso tornare a vivere, a credere nell'amore...

"Ehi, piccola tutto bene?",

mi chiede dolcemente prendendomi la mano appoggiata al tavolo, intrecciando le nostre dita... lo guardo e sorrido timidamente...

"Si, Marco... stavo pensando a questa sera, a quanto è tutto perfetto... a quanto tu stai rendendo tutto perfetto... non mi sembra reale... ma... ma sono felicissima... ora, qui... co te!"...

lui avvicina le nostre mani intrecciate al suo viso e bacia le mie nocche...

"Voglio che sia una serata magica... non voglio più fare errori... voglio renderti felice, sempre... come tu fai con me ogni volta che mi sorridi... e ti prego sorridimi sempre, anche quando non puoi...perché io vivo del tuo sorriso, ormai...",

ancora una volta mi lascia senza parole... sospiro a fondo, senza riuscire a distogliere lo sguardo dal suo... è come se mi ipnotizzasse ogni volta... e io non voglio destarmi da questo incantesimo... perché coincide perfettamente col mio sogno più bello... lui...



Eccomi di nuovo, scusate l'orario!

Vi lascio questo nuovo capitolo che spero vi piaccia... si, lo so, anche stavolta vi lascio così, sul più bello (cit.), ma per ciò che arriverà dopo ho bisogno di un capitolo unico e qui sarebbe diventato davvero troppo lungo... quindi dovrete aspettare, ma spero di riuscire ad aggiornare presto, prestissimo!

Aspetto i vostri commenti, mi raccomando!

A presto❤❤❤

un abbraccio

N.

Volo solo con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora