CAPITOLO 13

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Dlin Dlon...

"Chi è?",

chiede una calda voce femminile...

"Ciao Pascale, sono Marco! Scusami, ma ho bisogno del tuo aiuto... è urgente, ti prego!",

la voce del ragazzo è così ansiosa da trasmettere tutta la premura che quella richiesta d'aiuto cela al suo interno... la donna fa scattare l'apertura automatica del portone d'ingresso alla villetta...

"Sali, ti aspetto!"...

Pochi secondi e il giovane uomo sale gli ultimi gradini ritrovandosi nel grande salone... tutto è come lo ricorda... il divano in pelle marrone... le due comode poltrone in vimini, il prezioso tappeto persiano sotto al grande tavolino in vetro... il camino acceso a riscaldare l'ambiente, le luci soffuse e le candele profumate a completare l'accogliente atmosfera in cui si trova avvolto come in un abbraccio... che poco dopo si trasforma in realtà con l'arrivo della padrona di casa, che appoggia sul tavolino due tazze fumanti appena prima di concentrarsi sul paziente per cui nutre un particolare affetto... l'ha conosciuto anni prima, in un periodo difficile per lui... ha faticato non poco prima che lui accettasse di farsi aiutare, prima che si aprisse completamente a se stesso per affrontare i suoi demoni... e anche dopo, la situazione non si è rivelata così semplice... profonde radici custodivano i suoi più reconditi e dolorosi ricordi e mostri da cacciare... ma il suo spirito si rivelò più forte di quanto lui stesso pensasse... permettendogli di sostenere a testa alta il confronto con tutte le parti di sé che lo bloccavano e gli impedivano di vivere serenamente tutto quello che la vita gli stava regalando... 

La donna ricorda con affettuosa tenerezza il modo in cui il cantante riuscì a decidere di allontanarsi da tutte le persone che fino a quel momento avevano gestito la sua carriera, rendendolo più debole ed incompreso di quanto già da solo non si sentisse, da sempre... per affidare tutto ad una giovane ragazza e un inesperto, ma determinato, nuovo team, con cui collaborare sotto ogni aspetto, sentendosi, finalmente, parte di una famiglia e non il pollo da sfruttare fino all'osso...

Ricorda, però, che solo una questione non si risolse come entrambi speravano... ma quando è il cuore ad essere ferito i tempi si allungano e servono le condizioni giuste per poter sanare quel dolore... possono volerci anni o, come accade in alcuni casi, può essere che in qualche modo condizioni sempre la vita di quel cuore... se i frammenti spezzati sono troppo piccoli o malconci... a meno che non arrivi, come in rari casi accade, un cuore in grado di battere per entrambi... così pieno d'amore da riuscire con la sua potenza a rimettere insieme quei pezzi, ogni singolo e minuscolo brandello di quell'animo lacerato...

E Pascale, non sa bene perché, ma sente che Marco ha bussato di nuovo alla sua porta, dopo anni, perché forse quella persona capace di guarirlo definitivamente si è presentata al suo cospetto...

Ha sempre seguito la vita di quel ragazzo a cui si è affezionata fin dal primo istante... l'ha fatto in silenzio, nella speranza di veder fiorire in tutto il suo splendore l'animo nobile che lo contraddistingue... e in parte è consapevole che è così, è palese... ma dal canto suo sa che ancora manca qualcosa... un lato del suo cuore è ancora oscuro... pur se lui riesce molto bene a celarlo ai più, ma lei lo conosce nel profondo... ed è ancora un volta pronta ad aiutarlo... anche se il lavoro duro spetterà solo a lui... lei potrà soltanto indirizzarlo verso il cammino da intraprendere...

È passata poco più di un'ora dal momento in cui Marco ha iniziato a parlare... a vomitare, letteralmente, tutto il marcio che ancora incatena il suo cuore a quei ricordi... a ciò che ha escluso l'amore dalla sua vita negli ultimi undici anni, o meglio a chi... Sara... quel nome che ancora crea in lui un misto di emozioni in contraddizione tra loro... malinconia per ciò che pensava fosse tristezza per quanto si è rivelato in realtà, rabbia per aver permesso accadesse tutto, per essersi lasciato prendere in giro così facilmente e per aver creduto in qualcosa di fasullo... e soprattutto senso di colpa verso il sentimento che cerca da sempre, negandolo poi a se stesso e a chi lo contraccambia, per paura... paura di soffrire ancora e di sbagliare un'altra volta... continuando così ad errare...

"Marco... sai che aspettavo questo momento... l'ultima volta che ci siamo visti eravamo consapevoli entrambi che non eri ancora pronto ad affrontare questo capitolo, a chiuderlo definitivamente, a non farti più condizionare dal male che ti ha fatto Sara... ma ora sei maturo, sei un uomo ed è giunto il momento di superare quei ricordi e ciò che ti provocano... sai che non sarà facile e dovrai impegnarti molto, ma questo non ti ha mai spaventato... e poi se sei arrivato a chiedere di nuovo il mio aiuto è perché è giunto il momento! Io sarò qui al tuo fianco, come sempre... ma sai bene che ti farà male... però, prima di tutto voglio una promessa...",

la donna lascia in sospeso la frase aspettando un cenno dal ragazzo , che la fissa con gli occhi gonfi ed arrossati dal pianto...

"Si, Pascale lo so che porterà ancora sofferenza al mio cuore... ma questa sarà l'ultima volta che Sara mi ferirà... voglio poter riaprire il mio cuore all'amore... me lo devo... e lo devo anche a lei...",

dice Marco più a sé che alla sua counselor... la quale, però, non lascia scivolare via quel pensiero... infondo era ciò che aspettava...

"Ecco, caro Marco... proprio a questo proposito... devi promettermi che curerai e preserverai ciò che provi verso questa lei, in questo periodo, perché se ti ha portato a voler, finalmente, risolvere questa questione... beh, deve essere senz'altro colei che può farti veramente conoscere l'amore vero e puro...",

"Nicole... si... si chiama Nicole... e sì, credo anch'io che sia quella giusta... o almeno lo spero... la conosco da alcuni mesi e... beh, non sono proprio stato un angioletto con lei...anzi direi che sono stato proprio uno stronzo... ma nonostante questo lei... lei c'è ancora... non si è data per vinta... mi ha tenuto testa questo si, però quando ci guardiamo negli occhi... oddio, Pascale... è come se ci fossimo solo io e lei... anche se siamo nel bel mezzo di un carnevale in festa...",

la donna lo osserva, emozionata dal suo racconto e dalle lacrime che hanno iniziato a lasciare di nuovo gli occhi color cioccolato di fronte a lei...

"Oh, Marco non sai quanto mi scaldi il cuore vedere la luce che ha scintillato nel tuo sguardo da quando hai pronunciato il suo nome... hai confermato ciò che avevo colto nel tuo bisogno impellente di affrontare l'ultimo tasto dolente che dal tuo passato continua a riemergere... poi avrai modo di parlarmi anche di lei... ma per oggi basta... devi riposare! Ci vediamo lunedì alla stessa ora, ok?",

"Si, grazie mille Pascale!"...




Ciao a tutti!!!

Scusatemi tantissimo per il tremendo ritardo nell'aggiornare... non ho davvero scusanti, ma vi prego perdonatemi!!!

Oggi a tal proposito cercherò di aggiornare anche più tardi con un capitolo che sarà abbastanza...rilevatore!!!😅😉🥰

Aspetto al solito i vostri commenti (anche per insultarmi per il ritardo, non troppo vi prego😛)

Un abbraccio virtuale a tutte/i

N.

Volo solo con teWhere stories live. Discover now