Volo solo con te

CAPITOLO 9

Dieci giorni... sono passati dieci giorni da quella cena, dalla serata con lei... dal loro primo appuntamento... si, perché così lo ha vissuto Marco... dieci giorni da quel bacio mancato, quanto desiderato...ma non deve affrettare le cose e lo sa bene... da quella sera non passa giorno in cui non vorrebbe accarezzare le labbra di Nicky con le sue... ci sono state più occasioni... ed è stata davvero una tortura non cadere in tentazione... ma non può più sbagliare, deve essere sicuro... non potrebbe superare di nuovo ciò che è stato... no, il bacio che le darà dovrà essere bramato e cercato da entrambi... anche a costo di dover attendere ancora...

Intanto si bea dei momenti passati insieme... ci sono sempre più sorrisi, risate, sguardi complici, imbarazzi tremendamente dolci, complimenti mascherati da prese in giro... ogni giorno lavorare a stretto contatto diventa quasi una scusa per escludere gli altri da un mondo in cui esistono solo loro due... le ore passate insieme in quella piccola stanza a leggere e correggere quella storia che ora pare sempre più parlare di lui e lei... i pranzi condivisi, ma sempre lontano dagli altri... ogni pretesto per sfiorarsi, per far incontrare la propria pelle con quella dell'altro in un brivido, diventa un'esigenza... una volontà aspirata da entrambi... come le passeggiate tra i viali alberati nel parco vicino casa sua nelle giornate in cui il lavoro non può essere la ragione per vedersi e stare insieme...

Anche lei è così felice in questi giorni... finalmente il sorriso sulle sue labbra non è mai forzato... e soprattutto è quasi sempre provocato da lui... e ciò lo rende estasiato da tutto quello che accade tra loro... vederla sorridere è ciò che più lo rende felice e vivo in questo periodo... come se tutto dipendesse solo da quelle labbra e quegli occhi di cui sente di avere bisogno in ogni istante... sempre di più... lei è la farfalla che può farlo volare in alto, fino all'infinito... è stato il pensiero che ha avuto appena ha notato il tatuaggio sulla sua spalla sinistra, la sera del concerto... quel tatuaggio dal sapore così intimo e profondo, che lei ha descritto anche nella sua storia... e ora, ancora di più, pensa a quanto siano vere quelle parole... «Nicky è così... entra nella vita delle persone in punta di piedi... quasi con timore... non corre, non forza la sua presenza... ma se le permetti di restare, con lei puoi veramente raggiungere vette inaspettate... con leggerezza volare in luoghi inesplorati e solo sognati... e io voglio volare con lei!»... Marco sta tornando dal bagno concentrato sulle sue riflessioni... ma quando raggiunge la porta dell'ufficio, socchiusa... si ferma... sente la voce di Nicole... pare al telefono...

"Si, claro que sì, mi amor...",

parla in spagnolo... ma... con chi... e perché lo chiama mi amor... quelle due semplici parole l'hanno immobilizzato... non sente altro... la sua mante è altrove... in un posto remoto in cui si affollano domande, dubbi... «Perché?!... Perché ora?... Perché non me l'ha detto?...», senza dare ascolto alla flebile vocina dentro di sé che, seppur sommersa dai pensieri negativi, lo esorta a parlarle prima di giungere a conclusioni affrettate... si volta nella direzione opposta, andando verso le scale, con fare alquanto alterato e deluso... «ecco, ci sono cascato di nuovo, che stupido che sono...», borbotta tra sé e sé, senza nemmeno rendersi conto di andare a sbattere contro qualcuno...

"Ehi, Marco! Tutto bene? Nicky è di là?"...

Il suo sguardo truce si poggia su Davide, che lo osserva perplesso...

"Che cazzo ne so io, micca sono la sua ombra!... Comunque va tutto benissimo!",

termina con falsa ironia...

"Ah, io esco, dillo tu a Marta, grazie!",

dice con un tono decisamente più triste...

Eccomi di nuovo qui, come promesso ecco un altro capitolo per voi! Si, lo so è corto, ma vi assicuro che i prossimi saranno più lunghi e interessanti😜😜😍🤩

Con chi pensate sia al telefono Nicole? Chi sarà questo "mi amor"?

Prometto che cercherò di aggiornare presto!!!

Un abbraccio a tutti/e

N.