CAPITOLO 7

52 2 6
                                    


È mattina... la sveglia è suonata, ma l'ho spenta... non voglio alzarmi... tra poco arriveranno i miei genitori e i miei amici, ma dopo ieri non ho una gran voglia di festeggiare... da quando le cose con lui hanno ri-iniziato a non andare la mia voglia di far festa si è affievolita... io che, stupida, speravo di poter essere felice oggi... con i suoi auguri... quelli che più desidero, ora... ma dopo ieri...

"Aaaaahhhhh",

soffoco un grido di disperazione nel cuscino... «cazzo! Perché deve essere tutto così complicato tra noi...noi?!... eh, se ci fosse un noi... ma...», i miei pensieri vengono interrotti dal rumore della maniglia della porta che si abbassa, rivelando la mia coinquilina, la mia Gaia, con un gigante muffin al cioccolato con una candela sopra ad illuminare la stanza buia...

"Tanti auguri a te... tanti auguri a te... tanti auguri alla mia dolcissima amica...",

è pazza, ma la adoro e senza di lei sarei persa... scosto le coperte e mi alzo per abbracciarla, facendo attenzione al piattino che ha in mano... dopo averla stretta forte a me, la ringrazio, lei ribadisce gli auguri con un bacio sulla guancia e io mi giro per soffiare su quella tremolante fiammella, ma lei mi ferma...

"Aspetta! Prima esprimi un desiderio... e pensaci bene!",

mi dice con uno sguardo furbo... so bene cosa intende, o meglio chi... così mi concentro e... «vorrei che... tra me e Marco... quello stronzo... le cose andassero meglio... che lui non mi odiasse... cioè... che almeno... al diavolo... vorrei che anche Marco mi amasse come io amo lui! E avesse il coraggio di dirmelo!»... ok, forse pretendo troppo... ma se devo sperare/sognare lo faccio in grande... ora sono pronta per soffiare... e subito dopo sorrido guardando la mia migliore amica che sa... mi conosce troppo bene...

Dopo aver condiviso quella torta alternativa, mi fiondo in bagno a prepararmi... dobbiamo andare in centro per incontrare la mia folle famiglia allargata, che ci aspetta al Duomo per poi dirigerci in un ristorante per il pranzo... poi un giro di shopping e chiacchiere ed infine la sera tutti a casa nostra per la vera festa... una cena a base di pizza, che adoro, la mia torta di compleanno segreta... si, perché ne ho sentito parlare da Gaia al telefono con non so chi, ma fingo di non sapere nulla ovviamente... poi tanta musica, giochi stupidi e un accampamento improvvisato per la notte... infatti i miei dormiranno nella mia stanza, io con Gaia nella sua, in due o tre nella stanza degli ospiti e gli altri... beh, in qualche modo in salotto, tra divano e materassi gonfiabili che io e la mia amica abbiamo recuperato in giro, tra vicini e colleghi... «sono sicura sarà una giornata faticosa, ma super divertente... ci saranno i miei affetti più cari e ne sono veramente felice... anche se qualcosa mi mancherà...», ecco, al solito, torno sempre a pensare a lui... quello stupido testone, stronzo... che mi fa soffrire... ma che vorrei tanto fosse con me oggi... ma, invece, no... «manco mi farà gli auguri...», penso tra me e me, mentre io e Gaia aspettiamo il tram sotto casa... mi sono arrivati gli auguri di tutti... Marta e Iaia, che mi hanno anche ricordato della cena che stanno organizzando per il weekend... Giovanni, Alex, Barbi, Vonnè, Moris, tutti i ragazzi dello staff... Peter... Davide, che mi ha chiesto se può passare verso sera per darmi il suo regalo... quel ragazzo è davvero speciale... e ho deciso che lo farò restare con noi... così magari potrei attuare un po' il mio piano da Cupido... Persino quell'antipatica di Valery mi ha scritto... «e io come una scema a sperare nei suoi auguri...dell'unico da cui li aspettavo... e pure l'unico a non avermeli fatti... uff... che nervoso...», qualcuno mi tocca un braccio...

"Ehi, la smetti almeno per oggi di pensare a quel cretino?!",

mi guarda seria, poi il suo sguardo si addolcisce, come la sua voce...

Volo solo con teWhere stories live. Discover now