CAPITOLO 15

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«È Natale... ed è il mio compleanno... oggi tutti i parenti saranno riuniti qui dai miei... ci sarà tanto cibo, si farà festa... ma io non riesco ad essere veramente felice... ormai sono sveglio da un po'... e sto ricevendo auguri da tutti... Marta mi ha chiamato 10 minuti fa, i ragazzi mi hanno mandato messaggi e vocali su whatsapp... come la maggior parte dei miei amici... poi da mezzanotte i fan stanno intasando i social con i loro auguri per me... e, al solito, mi rendono così orgoglioso di avere persone così meravigliose a sostenermi... e la mia famiglia... beh, con loro ho aspettato l'arrivo di questo giorno di festa... e tutti mi hanno sommerso di abbracci, baci, pacche sulle spalle, battutine sceme sul mio invecchiare... ma nonostante tutto questo affetto io non riesco ad essere felice come sento dovrei... e non perché, come gli altri anni, come da ragazzo, avrei voluto passarlo con i miei amici... no... il motivo questa volta è tutt'altro... è che... che... cazzo, mi manca lei... non riesco a smettere di pensare a lei... quanto vorrei fosse qui... si, lo ammetto... ho sperato tanto che questo compleanno potesse essere diverso... con lei al mio fianco... ma come poteva avverarsi il mio desiderio se il nostro rapporto è sempre sulle montagne russe?!... Più in basso che in alto, ma comunque sempre troppo incasinato... ed è tutta colpa mia... ha ragione Pascale... devo risolvere i problemi coi miei demoni per riuscire a non farla scappare da me... non posso permettermelo... ho bisogno di lei per tornare ad essere me stesso fino infondo... solo con lei posso riaprire il mio cuore ne sono certo... devo impegnarmi al massimo... e stavolta più del solito non voglio e non posso permettermi di fallire... perciò devo smettere di fare lo stronzo e pensare solo a come conquistarla, farle capire che può fidarsi, che voglio solo lei... ma devo prima di tutto essere io a fidarmi di nuovo dell'amore... Quanto vorrei ricevere i suoi auguri... sarebbe così bello... ma non posso pretendere nulla... infondo io... beh, a lei li ho fatti all'ultimo minuto disponibile... chissà che avrà pensato... forse anche lei li aspettava come me ora... ma io da stupido non mi convincevo... maledetto orgoglio... poi anche lei oggi sarà con i suoi cari a festeggiare il Natale... non avrà tempo per pensare a me... anche se... beh, si, sono andato a sbirciare i direct su instagram... e l'anno scorso mi aveva scritto subito dopo mezzanotte... si, lo so, ancora non mi conosceva e non aveva incontrato il mio lato stronzo e lunatico... però... uffa... cazzo... sono qui solo da due giorni e già mi manca tantissimo non poterla vedere ogni giorno... anche battibeccare con lei mi manca... o quando alza gli occhi al cielo esasperata dal mio atteggiamento... e il suo sorriso... la sua voce... oh, cazzo sono proprio perso... sì, innamorato perso... eh, sì ora basta nasconderlo... infondo è così, non serve a nulla mentirmi... », i pensieri di Marco vengono interrotti dal rumore di nocche che battono sul legno della porta...

"Marco, sono Claudia, posso entrare?",

"Si, Ià vieni pure",

rispose il ragazzo restando sdraiato sul letto con le braccia incrociate dietro la testa e gli occhi fissi in un punto indefinito sul soffitto... la ragazza entra nella stanza, osserva il cugino, sorride e...

"Auguri scemo! Ti decidi a scendere che aspettiamo tutti te per la colazione?"...

"Ma che ore sono? Ci siete già tutti?",

chiede guardando l'ora sul cellulare...

"Si, sono arrivati anche Tore e Francy... manchi solo tu!... Quindi muoviti a vestirti e scendi, ok?"...

"Agli ordini cuginetta!",

dice lui facendole l'occhiolino e il gesto del saluto militare... entrambi ridono, poi la giovane donna lo guarda seria, estrae una busta dalla tasca del cardigan che indossa sopra al vestito leggero, la porge al cugino e dice seria, ma furba...

"Ah, questa è per te! Un regalo che credo gradirai!"...

Lui la afferra stupito...

"Una lettera Ià?! Che vuol dire?"...

Volo solo con teWhere stories live. Discover now