CAPITOLO 10

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"¡Hola Felipe!... ¿Como estas?... ¿Cuanto tiempo ha pasado?",

"¡Hola mi chica! Ha pasado mucho tiempo, demasiado tiempo diría yo... Te echo de menos, cariño",

"¡Yo también te echo de menos! Tengo tantas cosas que contarte... ¿por qué non vienes a visitarme?",

"Por eso te llamo... ¿Qué contestarías si te dijera que estaré allí dentro de diez días, el día 26?",

"¡Qué dices! ¿En serio?",

"¡Sí, cariño! Tengo muchas ganas de verte",

"Amor, ¡qué bien! No puedo esperar",

"¿Eres feliz, entonces?",

"¡Si, claro que sí, mi amor!"

"¡Nos vamos a divertir, cariño! Pero ahora dime algo más que puedés de tu último mensaje soy demasiado curioso..."

("Ciao Felipe... Come stai?... Da quanto non ci sentiamo?",

"Ciao amica mia! Da un po', da troppo direi... mi manchi piccola!",

"Mi manchi tanto anche tu!... ho tante cose da raccontarti... perché non vieni a trovarmi?",

"Ehm, ti chiamavo proprio per questo...che rispondi se ti dico che arrivo da te tra 10 giorni, il 26?",

"Oddio, dici davvero?",

"Si, piccola! Ho troppa voglia di vederti!",

"Amore, che bello! Non vedo l'ora!",

"Sei contenta, quindi?",

"Si, certo che sì, amore mio!",

"Ci divertiremo piccola! Ma ora dammi qualche anticipazione che dopo il tuo ultimo messaggio sono troppo curioso...")

Cavolo, non mi sono accorta che è passata mezz'ora, ma è così... quando io e quel pazzo di Felipe iniziamo a parlare non ci ferma nessuno... se ripenso a quando l'ho conosciuto non posso trattenere un sorriso... ero a Cordoba da solo poche settimane, e la mia coinquilina era finalmente riuscita a convincermi a partecipare ad una delle feste organizzate per gli universitari... eravamo in una discoteca con un'area esterna enorme e bellissima... c'erano tanti piccoli spazi organizzati con comode poltroncine in vimini, graziosi tavolini in vetro e ferro con disegni colorati, ispirati a pittori spagnoli, come Dalì e Mirò... e accanto ad ognuno si trovava una lampada di influenza modernista... io e Lola ci stavamo scatenando tra balli, risate e sguardi di fuoco con alcuni ragazzi seduti a pochi passi da noi... eh, si l'alcol mi aiutava ad essere un po' più rilassata e spensierata... poi d'un tratto mi trovai con la maglietta completamente fradicia... e <per fortuna non era bianca>, pensai... e un ragazzo alto, forse 1,90 cm, con un fisico molto muscoloso, occhi verdi e capelli scuri spettinati mi si parò davanti scusandosi in tutti i modi... era così in contrasto col suo aspetto quel suo ripetuto scusarsi da apparire quasi buffo... e fu così che gli risi in faccia divertita... subito il suo sguardo era perplesso, ma poi si fece condizionare dalla mia risata e in quel modo strano, ma originale conobbi quello che tutt'ora considero il mio migliore amico... il mio folle amor spagnolo... e gli eventi furono ancora più esilaranti quando Lola cercò di baciarlo alla nostra seconda uscita insieme agli altri suoi amici... lui la guardò e le uniche parole che disse furono...

"¡Qué haces loca!",

pulendosi l'angolo della bocca dove si erano posate le labbra della mia amica... le risate esplosero immediatamente, sotto lo sguardo sconcertato di Felipe e quello confuso della mia coinquilina... solo lei non aveva capito che il nostro nuovo amico era gay... beh, neppure io ne avevo la certezza, ma il sospetto un po' si, devo essere sincera... e forse proprio per quello l'ho adorato al primo sguardo...

Volo solo con teWhere stories live. Discover now