CAPITOLO 4

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"No, no... ti prego no... non voglio... fermati... per favore...",

sto gridando, tra le lacrime... scossa dai singhiozzi... Davide si sveglia all'improvviso...per le mie urla sul suo petto...mi scuote dolcemente, svegliandomi da quell'incubo... ancora... di nuovo... poi mi stringe a sé... seduti sul suo letto, mi abbraccia, accarezza i miei capelli con una mano, mentre mi sussurra...

"Calmati principessa, è finito... era un incubo... ora sei al sicuro, ci sono io con te...",

poi mi prende il viso tra le mani, lo alza facendo incontrare i nostri occhi e con voce dolce continua...

"Guardami, Nicky guardami... sono Davide... è tutto a posto ora!"

... lentamente mi tranquillizzo... i singhiozzi si placano, il mio respiro pian piano riprende un ritmo normale, come il battito del mio cuore... il mio amico non smette di accarezzarmi e sussurrarmi parole di conforto per rassicurarmi... e io riesco soltanto a stringere più forte le braccia al suo corpo... ho bisogno di sentirmi protetta e in questo momento, tra le sue braccia mi sento finalmente al sicuro... sembrava così reale... come se fosse vero... di nuovo...

Dopo circa mezz'ora mi sono ripresa, un po' almeno... siamo in salotto, sul divano... Davide mi ha preparato una tisana rilassante, ma io non volevo star sola neppure cinque minuti, così l'ho accompagnato in cucina e poi ci siamo trasferiti sul divano... io accoccolata tra le sue gambe a bere la bevanda bollente che ha preparato, lui ad accarezzarmi i capelli, mentre guardiamo alcune puntate di una sit-com che ha trovato su un canale improbabile... non posso fare a meno di pensare a «quanto sono fortunata ad averlo incontrato... è un ragazzo speciale... fin dal primo nostro incontro abbiamo legato... mi fa sempre ridere... è buffo, ma anche così dolce... poi, non so come fa, ma capisce sempre quando ho bisogno di un abbraccio, di una carezza, di una parola... anche senza parlare... anzi quasi sempre senza bisogno che io dica nulla... non ho mai avuto un amico così nella mia vita... ma ho sempre pensato, anzi sognato, di incontrare qualcuno come lui lungo il mio cammino... e di certo mai avrei immaginato di trovarlo così... e poi lui... beh, qualcosa di positivo almeno ha portato questa situazione... e non solo lui naturalmente... », a riportarmi alla realtà la sua voce, infatti il mio amico mi chiede...

"Ehi, piccola ora che sei più tranquilla ti va di dirmi che stavi sognando? Insomma doveva essere qualcosa di spaventoso... urlavi disperata...",

mi guarda serio... io abbasso lo sguardo, fa male... sto per rispondere in modo vago, per interrompere il discorso, ma Davide mi precede...

"E non dirmi cazzate... che Marta ha detto che è successo pure con lei e anche Iaia ha detto che quando due settimane fa ha dormito da te ti ha sentita gridare, ma Gaia le ha detto di non preoccuparsi, che ci pensava lei... Piccola di me ti puoi fidare, lo sai!",

termina facendomi girare un po' il viso, così da incontrare il mio sguardo... sento le sue braccia stringermi più a sé e un tenero bacio poggiarsi sulla mia fronte... così prendo coraggio, deglutisco a fatica, sospiro di nuovo, poi rialzo un attimo lo sguardo... il suo, comprensivo e preoccupato, è fisso sul mio viso... intreccio una mano con la sua e inizio a parlare con un filo di voce...

"É... è successo 5 anni fa... prima che andassi via... il m-motivo per cui sono f-fuggita...",

lui mi accarezza dolcemente, abbozza un sorriso lieve per incoraggiarmi a continuare...

"S-stavo con un r-ragazzo... E-Emanuele",

ricomincio a singhiozzare... rabbrividisco al solo pronunciare quel nome, il suo nome... la fonte del mio dolore più grande... l'amore che amore non era... colui che mi ha distrutta... che mi ha allontanata da tutti... dalla mia vita... Davide si accorge del mio turbamento e con un dito asciuga le lacrime che involontariamente lasciano i miei occhi e mi sussurra...

Volo solo con teWhere stories live. Discover now