Just Brothers

By we-are-young-

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Vive con il suo peggior nemico, ma se l'odio provato da entrambi si trasformasse in un altro sentimento? IN R... More

Capitolo 1 - The move
Capitolo 2 - Taylor
Capitolo 3 - He kissed me
Capitolo 4 - We're engaged
Capitolo 5 - The party
Capitolo 6 - Hangover
Capitolo 7 - Dad
Capitolo 8 - I remember
Capitolo 9 - Trent
Capitolo 10 - Sister
Capitolo 11 - Back to home
Capitolo 12 - Hotel
Capitolo 13 - Accident
Capitolo 14 - Bonfire
Avviso
Capitolo 15 - We leave again
Capitolo 16 - Film
Capitolo 17 - WOULD YOU BE MY GIRLFRIEND?
Capitolo 19 - We end it?
Avviso
Capitolo 20 - No regrets
Capitolo 21 - Surprise
Capitolo 22 - I felt in love with you
Capitolo 23 - ASSHOLE
Avviso
Capitolo 24 - I FUCKING LOVE HER
Capitolo 25 - We're getting married
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Nuova storia
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Avviso!!
Capitolo 33
Avviso.
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Avviso
Capitolo 42
Capitolo 43 (END)

Capitolo 18 - Why?

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By we-are-young-

"Oh mio dio, davvero?" urlò non appena finii di raccontarle quello che era successo il giorno prima con Trent.

"Già" risposi cercando di sorridere ed essere contenta, ma la verità era che non ci trovavo nulla di tanto eccitante in quello che era successo. Trent mi piaceva, si comportava bene nei miei confronti, ci teneva a me, era un bel ragazzo. L'unico problema restava il fatto che fosse il fratello di Alesha, ma c'era qualcos'altro che mi impediva di vivermelo pienamente.

"Quindi adesso potrò organizzare cene per quattro" affermò euforica "Tu e Trent ed io e Marco"

"Ehi, ehi, calma i tuoi sogni. Stiamo insieme da un giorno e tu pensi già alle cene insieme quando non ne abbiamo fatta neanche una io e lui, da soli" ironizzai facendola ridere.

"Scusa hai ragione" ridacchiò mentre il mio telefono prese a suonare.

"Cavolo che ore sono?" domandai nel panico.

"Le tre e venti perché?" Diamine ero in super ritardo. Mi alzai di scatto dal letto. Salutai in fretta Jessica in fretta e uscii di casa sua correndo, nella vana speranza di tardare il meno possibile.

"Mio dio, scusa, ho perso totalmente la cognizione del tempo" mi giustificai cercando di riprendere fiato.

Alex dal canto suo era comodamene seduto sui gradini, particolarmente divertito nel vedermi respirare con grand fatica.

Rise di gusto prima di rassicurarmi dicendomi che non era grave il fatto che ero arrivata in ritardo.

Dopo aver ripreso fiato, ci incamminammo vero un bar non molto distante da lì.

Era quasi pieno, ma fortunatamente trovammo un tavolo e riuscimmo ad ordinare due cioccolate calde.

"Perché?" domandò quando finii di raccontargli di Trent.

"Perché gli hai detto di sì quando quello che provi per lui non è niente in confronto a quello che provi per Taylor? Ammesso che tu provi qualcosa per Trent" spiegò. Sembrava quasi irritato dal mio comportamento.

"Cosa pensi che dovrei fare? Aspettare che lui si innamori di me? Sarebbe come aspettare la pioggia in un periodo di siccità, come aspettare un miracolo quando si è atei.

Eravamo solo degli scopamici e tra scopamici non ci dovrebbero essere sentimenti.

Pensi che dicendogli tutto lui dirà di ricambiare?

So come sono i ragazzi come Taylor. Ti deridono solamente e io non farò quella fine. Quindi se l'unica mia possibilità è quella di cercare di dimenticarlo, lo farò" sussurrai a denti stretti cercando di non alzare troppo il tono di voce. Sentivo già gli sguardi dei clienti puntati su di noi. Perché la gente non si facevi gli affari suoi?

"Diglielo, parlagli, non puoi essere sicura di quello che lui prova o non prova" insistette mentre pagava alla cassa. Pochi minuti dopo uscimmo dal bar camminando per le strade quasi deserte.

"Per sentirmi dire che sono una povera illusa? Che lui no ricambia? Vorrei che quel accordo finisse, ma se ciò accadesse io non potrei più averlo e se quello è l'unico modo..."

"Cosa c'entra Trent in tutto questo?" domandò non lasciandomi finire di parlare "Non funzionerà Melissa, tu passi ventiquattro ore su ventiquattro con Taylor, non puoi pretendere di dimenticarlo così"

"Vorrà dire che me ne andrò!" sbottai. Era l'unico modo.

"No, non lo faresti mai" sperò immobilizzandosi e fissando un punto indefinito.

"E' l'unica soluzione. Andrò da mio padre." conclusi prima di correre a casa, ignorando Alex che mi inseguiva e mi chiamava.

Arrivai a casa straziata. Chiusi la porta di casa cominciato a battere i pugni contro essa.

"Fanculo " sospirai rifinita prima di poggiare la fronte contro la porta e lasciare libero sfogo alle lacrime.

Il campanello prese a suonare, ma lo ignorai per quanto fosse possibile.

"Cazzo, Melissa apri!" sbottò dando un colpo alla porta.

"Vattene" urlai.

"Io non me ne vado e nemmeno tu te ne andrai da nessuna cazzo di parte!" ordinò "Io gli spacco la faccia" aggiunse.

"Non è colpa tua. E' solo mia. Sono stata io ad innamorarmi di lui e tu non ne hai colpa, nonostante mi avessi avvertita. La stupida che si mette con un ragazzo mentre ne ama un'altro sono io." risposi con un tono abbastanza alto in modo che mi potesse sentire.

"Apri" disse esausto.

"Apro la porta, ma ciò non vuol dire che non me ne andrò" dichiarai facendo scattare la serratura.

Alex mi abbracciò facendomi mancare il respiro per tanta forza ci aveva messo.

"Scusa sono uno stronzo, non dovevo essere così diretto" affermò stringendomi ancora di più a lui.

"È colpa mia, tu hai ragione e io odio ammetterlo. Odio ammettere di essere innamorata di lui" ripetei per poi avvertire dei passi dietro di me.

Sbiancai di colpo non appena vidi Taylor. Cazzo.

"Cosa sono tutte quelle urla?" domandò strofinandosi gli occhi e passandosi una mano far i capelli spettinati.

Dormiva?

Alle otto di sera?

E se aveva sentito tutto?

Merda.

"Tutto bene?" domandò guardandoci attentamente. Il ragazzo vicino a me annuì freddamente prima di trascinarmi fuori.

"Non credo abbia sentito e poi non hai detto il suo nome" mi rassicurò abbracciandomi nuovamente.

"Solo, non prendertela con lui, non ha nessuna colpa, ti prego." lo pregai per poi fargli cenno di entrare nuovamente in casa.

Se lui avesse sentito? Se quando Alex fosse andato via lui mi avrebbe chiesto spiegazioni? Cosa avrei dovuto dirgli?

Dovevo andarmene da lì il prima possibile. Tutto quello stava diventando troppo difficile da sopportare. E poi del tempo lontano da casa mi avrebbe fatto solo bene.

"Melissa?" mi chiamò il mio migliore amico che stava giocando a qualche videogioco insieme a Taylor.

"Hanno suonato" mi avvisò. Ero talmente concentrata a pensare che non mi ero nemmeno accorta che qualcuno avesse suonato. Mi alzai dal divano ed andai ad aprire.

Jessica, Laura, Marco, Trent, Alesha e Brayan erano riuniti fuori aspettando di entrare. A quanto pare non mancava nessuno.

"Ragazzi" li salutai con un cenno.

"Allora Mel, ci fai entrare o no?" ridacchio Brayan sorridendomi.

Ricambia il sorriso spostandomi al lato della porta lasciandoli entrare.

"Ciao piccola" mi salutò Trent con un bacio a stampo che mi rifiutai di approfondire. Sforzai un sorriso mentre degli applausi riempivano la stanza. Perfetto avevamo la tifoseria privata. 

Ci girammo entrambi verso i ragazzi che ci guardavano soddisfatti, tutti a parte Alex, Alesha e Taylor che era rimasto pietrificato da quella scena.

"Lo sapevo" dissero Marco e Brayan. Lasciai Trent in mezzo ai ragazzi e mi dileguai in cucina per prendere qualcosa da bere o meglio per scappare da loro.

Era così necessario salutarmi con un bacio? Non poteva fermarsi ad un semplice ciao con qualche stupido vezzeggiativo.

"Da quanto state insieme?" Sobbalzai per lo spavento facendomi scivolare il bicchiere dalle mani, che si frantumò a terra in mille pezzi. Faceva probabilmente compagnia al mio cuore. Possibile che dovevo sempre rompere qualcosa?

"Ieri" risposi esitante, abbassandomi per raccogliere i pezzettini di vetro.

"Vuoi annullare l'accordo?" domandò chiudendo la porta della cucina a chiave, senza far sentire la serratura scattare.

Mi alzai da terra girandomi verso di lui. Lo guardai negli occhi cercando di cogliere qualche emozione. Ma nei suoi occhi regnava solo l'indifferenza.

Annullare l'accordo voleva dire mettere fine ai nostri rapporti, voleva dire non essere più toccata da Taylor, non poter avere nessuna scusa per stare con lui.

Volevo annullarlo, volevo mettere fine a tutto quello?

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