Pov's Cinque:
Mi svegliai con le braccia avvolte al corpo di Ginevra, la mia piccola cerbiatta, così la chiamavo sempre, e a lei piaceva si vedeva dal modo in cui cercava di nascondere il suo sorriso, e a me piaceva un sacco farla sorridere vorrei che fosse tutto così facile ma non è così, ho delle responsabilità, devo fermare l'apocalisse e con gli altri non siamo ancora a un punto di svolta.
Come riuscirò a fermarla? Lei sarà la causa ma non so ancora come, come accadrà e cosa sarà la causa da spingerla a distruggere tutti noi, non mi sembra capace di fare del male, dopo tutte le cose orribili che ha passato povera piccola, vorrei solo che questo incubo finisca presto da potere stare con lei e renderla felice come gli altri non sono riusciti ancora a fare.
Riuscire a farmi perdonare da tutte le cose che le ho detto, sono stato uno maledetto idiota a reagire in quel modo con lei, ma non vedevo altre soluzioni. Se solo fossi riuscito a starle lontano , io non mi sarei innamorato di lei e lei non di me.
Forse sarà proprio il nostro amore a causarla!? Non siamo destinati a stare insieme, devo trovare un modo per lasciarla senza ferirla, ma come faccio cazzo??
Il mio volto si spostò sul suo e le accarezzai dolcemente i suoi lunghi capelli sperando non si svegliasse.
Come potrei mentirle di nuovo e dirle che non la amo, ieri le ho pure.. cazzo.
Ma non vedo altra soluzione, il nostro amore ci separerà, ci porterà al collasso lo sento. Ma non mi sembra giusto mentirle dopotutto quello che ho fatto per conquistarla, stava andando tutto bene, io , lei che finalmente si era aperta con me. Maledetta apocalisse. Maledetta commissione è colpa loro se sua madre è morta.
Notai che due occhioni castani mi stavano osservando cercando di capire a cosa stessi pensando, povera piccola se solo sapesse.
<<Ehi, buongiorno piccola, perché non mi hai detto che eri già sveglia?>>
Le chiesi cercando di essere il più naturale possibile.
<<Volevo solo stare così a osservarti in silenzio, è così romantico penso.>> La guardai dolcemente e poi vidi che abbassò lo sguardo e io le presi delicatamente il suo piccolo mento alzandolo. Dio la sua pelle è così morbida, e ieri sera è stata la notte più bella della mia vita, anche se non abbiamo fatto niente, sentirla al mio tatto , sentirla gemere piano quasi in un sussurro il mio nome, è stato fantastico, non pensavo che un giorno lo avrei mai detto e non perché mi vantavo di quello che le avevo provocato con le mie mani , ma perché finalmente ero attratto anch'io da lei e la amo eccome se la amo.
Non importa cosa dovrò dire, se dovrò soffrire in silenzio per non averla al mio fianco ma lei deve stare lontano da me.
Se c'è un metodo per evitare per un po' almeno l'apocalisse, allora dobbiamo sfruttarla a mio vantaggio.
<<Ti penti di ieri...?>> Le chiesi.
Lei arrossì , Dio quel colore che gli si formava sempre sulla sua pelle bianca da angelo mi piaceva da morire, avrei voluto essere sempre io la causa del suo rossore, del suo sorriso...
<<Assolutamente no, Cinque ieri...emh...mi è piaciuto.>>
<<Ti è... piaciuto?>> Scoppiai a ridere e lei mi guardò strana. <<Per caso lo vuoi fare ancora?>> Lei sbiancò e si alzò dal letto ma notando che era senza slip tirò il lenzuolo verso di sé arrossendo e io mi misi nuovamente a ridere come un matto.
<<Ti diverti eh?>>
<<E che non sono mai stato con una come te>>
<<Questo che vuol dire?>> Chiese cercando le sue mutandine.
<<Semplicemente che amo il tuo essere così timida, tranquilla piccola.>> Gli afferrai la mano delicatamente e lei si voltò. <<Stai cercando queste?>> Dissi tirando fuori i suoi slip. <<Si, e sarei grata se me li restituissi.>> Mhh.. glieli porgo e mentre li afferra io gli do un bacio veloce sulle sue labbra.
Lei mi guardò per qualche minuto poi se li infilò così come i suoi jeans stretti.
<<Non mi hai raccontato com'è andata a scuola!?>> Notai che trattenne il respiro per un po' poi si riprese.
<<Il solito...>> Disse alla fine, infilandosi le scarpe.
Ma non mi convinceva , io la conosco, la conosco più di quanto lei pensa.
Mi teletrasportai davanti a lei prima che uscisse dalla mia stanza.
<<Sicura?>> Misi la mia mano sulla sua guancia e comincia ad accarezzarla delicatamente, lei chiuse gli occhi per un attimo godendosi quel piccolo momento. <<Tranquillo Cinque>> si fermò poi proseguí. <<Te lo direi..>> aggiunse ma sapevo che stava mentendo ma decisi di non andare avanti.
<<Senti ora devo andare,la mia amica mi sta aspettando, ma ci vediamo dopo vero? Per parlare della... apocalisse>>
<<Emh? Oh sì certo...stai attenta ok?>> Le diedi un bacio sulla fronte.
Lei poco convinta del mio gesto mi rivolse un sorriso.
Prese tutte le sue cose e uscì dalla mia stanza, vederla andare via mi faceva già male, forse perché già sento che se n'è andrà via da me quando le dirò che voglio lasciarla.
Pov's Ginevra:
Uscì dalla sua stanza, non mi convinceva il suo comportamento sembrava che fosse ritornato freddo come quando l'ho incontrato.
Cosa aveva fatto cambiare il suo atteggiamento, sentivo che c'era qualcosa che non lo convinceva, speravo solo che non si fosse pentito di eri sera, anche se non abbiamo fatto tant'è mi fa male pensare che ieri non gli fosse piaciuto, perché a me si , e tanto anche e i miei sentimenti per lui crescevono ancora di più.
Arrivai davanti alla mia scuola, oggi era sabato perciò non dovevo andare e avevo la mattina tutta per me, ma ieri Ally era preoccupata ancora per quello che era successo a scuola, perciò andiamo a fare shopping. Notai che al cancelletto piccolo c'era un piccolo manifesto con su scritto: Festa di fine anno. 'Cazzo me ne ero dimenticata'.
<<Ginni!!>> Disse una voce squillante, mi voltai verso la sua direzione e notai che era la mia migliore amica.
<<Ehi, Ally...>> Mi sforzai di sorridere ma in mente avevo solo quello che era successo ieri a scuola e quello che avevo fatto con Cinque.
<<Senti Ginny mi dispiace per ieri a scuola davvero, quando te ne sei scappata io sono andata da Daniel e lo preso a schiaffi giuro.>> Disse tutto ad un fiato.
<<Ti credo Ally, Anche Perché sei stata così fin da piccola ahahh>>
<<Ahah vero, ma perché è cambiato Daniel... Voglio dire quelle cose che diceva, che ha detto su dite, non so non mi convince...lui non è mai stato così...>>
<<Lo so, io non ne ho idea...mi ha ferita per sempre.>>dissi abbassando lo sguardo.
<<Cambiando del tutto argomento...>> Inizia entrando in un negozio cominciando a rovistare per tutti gli scaffali.
Quando fa così mi fa paura.
<<Che vuoi sapere Ally.>> dico sbuffando ma in realtà stavo ridendo sotto i baffi.
<<Ieri sera ti ho chiamato almeno dieci volte, e sai che sò che tu non lasci mai il telefono vero...?>> Disse facendomi una faccina che non mi piaceva affato.
<<E va bene, non ti si può nascondere proprio nulla eh. Sono stata a casa di Cinque e... Ho dormito con lui. >>
<<Dormito eh??>>
<<Ally ahaha. Bhe diciamo che non abbiamo proprio fatto sesso ma qualcos'altro. >> Dico abbassando la testa sapendo che non ero tutta rossa.
<<Uhh finalmente la mia piccola sta diventando grande>> dice abbracciandomi. <<Ma come mai non l'avete fatto?>>
<<Lui ha detto che non voleva farmi del male ancora...sapendo che sono ancora vergine insomma.>> Dico sottovoce.
<<Se lo avreste fatto me lo diresti vero 'amica'?>>
<<Ma certo che domande sono , sei la mia migliore amica aha.>> Dico guardandomi anch'io attorno per vedere se c'era qualcosa che mi andasse bene.
<<Dobbiamo prendere il vestito per la festa Ginny, non ti sei dimenticata vero?>>
<<Emh...si>>
<<Ginny!! Sai che è una cosa importante.>>
<<Lo so Ally, lo é almeno per te da l'inizio dell'anno, ma io non sapevo ancora con chi andarci e ora...>>
<<Ora hai trovato lui...>> Finisce la frase per me e gli sorrido.
Dalla porta del negozio entrò Allison. Che ci faceva qua?
<<Ehi Allison.>> Le andai incontro per salutarla e lei mi abbracciò.
<<Ma che ci fai qua? >>
<<Bhe ho saputo che ci sarà la festa di fine anno da te , e questa mattina sei scappata senza salutare, volevo appunto aiutarti con il vestito.>>
<<Dio scusa, e che avevo mille pensieri in testa...>>
<<Oh lo so , Cinque è estenuante...>> Risimo insieme poi mi ricordai che c'era anche Ally con me, mi fece da parte e gliela presentai.
<<Sisì Ginny mi ricordo di Allison, ci siamo presentati quando tu eri in ospedale Ricordi?>>
<<Emh probabilmente ero imbottita di medicine ahahha.>>
<<Allora sapete che sono un ottima attrice e indosso questi vestiti ogni giorno , perciò posso aiutarvi io con i vestiti...vedrete che sarete le più carine di tutte.>>
<<Grazie Allison.>> Gli sorrido è nel mio sorriso c'è tutta la mia riconoscenza per quello che ha fatto per me , so che non sarà stato facile mentire per il fratello, ma d'altronde si fa così in una famiglia, si proteggono l'un l'altro. Ma il concetto di famiglia l'ho perso qualche mese fa io.
<<Non devi ringraziarmi, fai parte della famiglia ora.>>
Mentre io e Ally aspettavamo sul divanetto Allison faceva su è giù prendendo una marea di vestiti.
Per me trovò un vestito rosso, stile antica Grecia, stretto in vita e morbido su fianchi e gambe. La scollatura era un po' audace , niente a che vedere a quello che puntava Ally.
<<Che ne pensate?>> Dissi raccogliendomi i capelli dietro la nuca, sorridendo al mio riflesso sullo specchio.
<<Che sei supersexy.>> Disse Allison.
<<È vero e poi che farei io per essere come te, sotto tutta tette e niente culo.>>
Scoppiamo a ridere.
<<Ally la gente ti deve amare per come sei dentro.>> Ed era super vero, se un uomo ti ama non gliene frega niente sei hai il seno grosso o piccolo.
Mi voltai allo specchio notando che nemmeno dietro mi stava male.
<<Dovresti tirare su i capelli.>> Disse Allison comparendo accanto a me. Con abili gesti della mano me li acconciò a regola d'arte. <<Hai un collo così slanciato. Fallo vedere. Se vuoi quella sera ci penso io a capelli e trucco.>>
Annui immaginado Cinque con lo smoking, deve essere supersexy. Oddio devo ancora chiedergli se mi accompagnerà lui. Bhe aveva detto che più tardi avremmo dovuto parlare perciò glielo chiederò lì.
<<Grazie mille Allison non avrei mai immaginato che un vestito così potesse starmi bene.>>
<<Qualsiasi vestito qui ti starebbe bene.>> Ribatté Allison lasciandomi cadere i capelli. <<Ora pensiamo alle scarpe.>>
E si diresse verso il reparto. <<Ci servono rosse o chiare...>>
Vaga fra gli scaffali meditando su quale mi starebbero meglio. Un paio di scarpe rosse col tacco, però, attira la mia attenzione. Erano davvero spettacolari. <<Prendo queste. >>
Allison si gira e le guarda. <<Ottima scelta sis..>> dice dandomi il cinque. Non ero ancora abituata ad avere diciamo una "sorella".
Ally si avvicina a noi abbassandosi la cerniera del suo vestito. Era davvero bello. Portava un abito rosa con spalline sottili che abbracciava la sua esile figura.
Mentre pagavamo Allison si avvicinò al mio orecchio.
<<Non te l'ho detto prima altrimenti ero sicura che avresti cambiato idea sull'abito.>> Io la guardai strana. <<Cosa? Mi fa il sedere grosso?>> Lei scoppiò a ridere. <<Macché ti sta d'incanto.>>
<<E allora cosa?>>
Il suo sorrisetto si fece diabolico. <<Be, e che il rosso è il colore preferito di Cinque...>>
Oddio.
Angolo autrice:
Holaaaa!👋
Finalmente sono tornata, e con questo nuovo capitolo vi annuncio che nel prossimo i due piccioncini non se la caveranno molto bene 🥺😞ops ho già detto troppo 🙂
Fatemi sapere cosa ne pensate, baci😘😘