Accademia delle Creature 2

By martinahello

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Dall'Accademia alla rivolta sulla Terra e poi di nuovo nell'Altra Dimensione. Una semplice rivolta dei Caduti... More

1. Ritorno
2. Prigione di Rimorsi
3. La Scogliera
4. Disaccordo
5. Cameron
6. Incubo
7. Non Ho Il Coraggio
8. Segreti Nel Grano
9. Fiducia
10. Sotto Le Coperte
11. Fuga Senza Ali
12. Assemblea
13. Stanza Piena
14. Ali In Gabbia
15. Vento Caldo
16. Nessun Posto E' Un Nascondiglio
17. Su Marte
18. Reprimere
19. Quello Di Una Volta
20. Duelli Al Sangue
21. Ferite
22. Baci e Schiaffi
23. Sirene Notturne
25. Padri
26. Ray
27. Parlare
28. Problemi In Paradiso
29. L'Albero Morto
30. Leader
31. Presidente
32. Al Tramonto
33. Finale.
ADC3

24. Rustico

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By martinahello

Non credo di aver mai voluto vedere qualcuno come volevo vedere Patch.

Perché avrebbe significato fermarsi finalmente e smettere di nascondersi. Erano ore che camminavamo con la paura che ci potessero ancora trovare. Ormai eravamo lontani dalla città ma chissà quante guardie dell'Accademia ci cercavano. Eravamo così giù di morale che nessuno parlava, nessuno si lamentava della fame o della stanchezza.

Non sapevo dove avremmo trovato cibo o riposo ma in qualche modo sapevo che Patch avesse una soluzione. Era un leader decisamente migliore di me, sapeva cosa significasse essere il capo con tutte le responsabilità che portava.

Axel non staccava lo sguardo dall'orizzonte, aveva il viso leggermente sporco di fuliggine, lui e Luke ci avevano messo almeno un quarto d'ora per spegnere il fuoco vivo che Michael aveva appiccato per tenerci al caldo quella notte.

Michael...

Lanciai uno sguardo dietro di me, aveva gli occhi fissi sul terreno, non sembrava al settimo cielo come gli altri ma non mi preoccupai, sinceramente l'avevo visto peggio. La situazione fra noi non era delle migliori ma l'avrei sopportato, avevamo cose più serie di cui occuparci. Michael doveva imparare a cavarsela un po' da solo, non potevo sempre curargli le ferite, e sapeva benissimo come farsi passare il tormento, io non gli servivo più a niente.

"cosa gli dirò quando lo vedrò?" mi chiese Axel dal nulla. Non c'era bisogno di soggetto alla frase.

"E' tuo fratello, non vorrà che tu dica niente, solo ti vorrà al suo fianco. Lui ci tiene a te almeno quanto me" gli sorrisi, Axel era sempre stato spavaldo e tutto ma sapevo benissimo che poteva essere molto insicuro su certe cose. Una cosa che lo aveva sempre terrorizzato era non essere all'altezza.

All'altezza della reputazione di Patch. All'altezza delle aspettative dei genitori. All'altezza di quello che volevano i professori dell'Accademia da un ragazzo dalle sue capacità.

"E mia madre...." scosse la testa "Ma mia madre sa di... Insomma papà" lo vidi un po' sperduto.

"a questo punto credo proprio che Patch abbia raccontato a lei e a mia madre tutto quanto."

Lui sospirò e non disse più niente.

Dopo una mezz'ora iniziammo a camminare lungo il fiume, eravamo vicini alle campagne e a dove dovevo incontrare Patch. Facemmo un pausa vicino ad un laghetto, mangiammo quelle poche cose che ci erano rimaste negli zaini, l'aria era così pura che sentivi la magia scorrere due volte più veloce nelle vene, non combattevo da parecchio e ne avevo tanta da usare.

"Facciamo un bagno?" Axel si alzò in piedi, si tolse prima la giacca e poi la maglietta, attirando l'attenzione di tutti. Un po' mi fece ingelosire come lo guardavano le altre ragazze.

"Si, ci sta" Cameron si alzò di dietro a lui e così gli altri ragazzi.

"Seriamente?" feci io.

"Andiamo, è un laghetto cristallino e camminiamo dall'alba" mi disse Axel.

"E va bene" mi arresi e così, dieci minuti dopo eravamo più o meno tutti a fare gli idioti nel laghetto come se fosse il 4 di Luglio o Ferragosto. Come se non stessimo scappando.

"Sono contento che vi sentiate liberi di fare tutto questo casino nonostante siate ricercati"

La sua voce echeggiò fra le rocce fresche della radura. Alzai lo sguardo proprio sulla mia destra: Patch se ne stava a guardarci divertito. Stava un milione di volte meglio rispetto all'ultima volta che lo avevo visto. Aveva fatto la barba e i capelli erano più o meno in ordine, non aveva le occhiaie e il viso non era scavato.

"Patch!"

Maira, che era a due passi da me, ci mise due secondi a fiondarsi verso il ragazzo. Lo abbracciò forte bagnandoli i vestiti ma a lui non sembrava importare.

Anche Axel uscì dal lago con un balzo e io mi godetti la scena. Patch lo strinse forte, e credo che Axel gli sussurrò qualcosa come per scusarsi di non essergli stato accanto e di non avergli creduto. Io mi avvicinai piano e insicura.

"Ciao Sangue Misto, ti trovo maluccio" scherzò l'Angelo Caduto.

Si, dovevo avere un aspetto terribile, dovevo sembrare un anatroccolo bagnato.

"Sta' zitto, ti ho portato un esercito ribelle, come dovrei stare?" gli diedi un pugno giocoso sulla spalla.

"Be' io ho raccolto un po' di reclute e qualcuno mi ha dato una mano sulla Terra. Quindi se tu e i tuoi amici avete finito di giocare alle sirenette, vorrei portarvi in un posto più sicuro"

Detto fatto. Patch stava già dando ordini e non lo dissi ma mi faceva piacere stranamente. Da quando era arrivato al laghetto, avevo sentito il peso sulle mie spalle molto ma molto più leggero. Ci avevamo messo due minuti per asciugarci e prendere le nostre cose e rimetterci in marcia. Patch ci guidava davanti, era fiancheggiato da Mary e Maira come sulla Terra e le due ragazze non la smettevano di raccontargli cose.

"Sei contento?" domandai ad Axel che era di nuovo al mio fianco.

"Non puoi immaginare."

"Invece si. Sono contenta anche io di vederlo, mi sento già più sicura ora che c'è lui. Patch è il volto della mia fragile speranza" ammisi.

"Si lo capisco"

E, come se mi avesse sentito, Patch venne vicino a noi due.

"Allora com'è la situazione nel vostro esercito disperato?" domandò sottovoce.

"Abbiamo un tormentato e un Angelo e un Demone precoce sul punto di scoppiare. Domani mattina come prima cosa voglio portarli a sfogarsi" gli dissi la situazione di Michael, Luke e Marika.

"Che mi dici dell'Angelo precoce?" ormai sapevo com'era Patch, duro fuori, tenero dentro. Si preoccupava per Valeria che era come la sorellina di tutti.

"E' un po' giù perché ha scoperto come stanno le cose per lei. Ma tranquillo, ha messo su carattere, si è allenata molto da quando siamo tornati dalla Terra" Patch annuì piano.

"E tu fratellino" mise un braccio intorno ad Axel.

"Fortunato che non posso sfidarti Patch" Axel tornò pieno di sé.

"Ma stai zitto" Patch rise, era davvero un bel ragazzo quando aveva quei due minuti di spensieratezza, quasi solare.

"Manca molto a dove stiamo andando?" nemmeno sapevo cosa ci aspettava.

"No in realtà"

E infatti pochi minuti dopo arrivammo in un piccolo paesino pieno di quelle casette modeste che sembrano uscite da un cartone animato francese con animali come protagonisti.

"Rustico" commentò Flaviola.

"Che ti aspettavi? un hotel a cinque stelle?" Marika la prese in giro.

"Solo, mi sembra di stare sulla Terra, non più nell'Altra Dimensione" commentò la prima.

Aveva ragione, sembrava un luogo troppo modesto perché ci vivessero delle Creature. Gli uani sapevano essere più sobri di noi.

Patch condusse il nostro gruppo, eravamo circa 15, fino ad una di quelle casette rustiche, ci girammo intorno fino ad arrivare al retro. Lì apri una botola nascosta da un telo e varie cianfrusaglie. Uno alla volta scendemmo quei pochi metri sottoterra, era soffocante perché il soffitto era basso ma non era troppo diverso dal rifugio dei Caduti sulla Terra, solo più piccolo. Molto più piccolo. C'erano più posti di quelli che ci servivano e niente cibo.

"Di chi è la casa?" domandai a Patch.

"Di un mio amico, ma non ci abita. Non più. E' Caduto anche lui"

"Si unisce a noi?"

"Credo proprio di si"

"Dimmi la verità, siamo abbastanza? Abbiamo possibilità di vittoria?" ovviamente ero preoccupata.

Patch sorrise piano, il sorriso tipico dei Cipriano. Aveva ancora lo sguardo gli altri mentre decidevano i letti e sistemavano le loro cose, ma pensava ad altro.

"Sistemati e poi prendi Axel e Maira, ci vediamo fuori fra dieci minuti. Faccio una chiamata"

E cosa voleva dire?

Non ci volevo pensare troppo, feci come mi disse, lasciai il mio zaino su di un letto a caso, mi diedi una rinfrescata veloce e dissi ad Axel e Maira di seguirmi come aveva detto Patch.

"Dove andiamo?" chiese Maira, ma io ne sapevo meno di lei.

"Fidati" disse tranquillamente Patch. Lo seguivamo lungo le stradine storte di quel paese di campagna. Ormai era il crepuscolo ed ero stanca di camminare. Volevo volare.

Arrivammo davanti ad una casa leggermente più grande rispetto alle altre, era beige e bordeaux, la canna del camino fumava quindi significava che dentro c'era qualcuno ad aspettarci.

Patch bussò alla porta in un modo strano, come quei segnali in codice che impari con i tuoi amici quando sei bambino. La porta si aprì frettolosamente e noi ci fiondammo dentro. Ancora non eravamo al sicuro.

"Mamma!" sentii la voce di Axel ancora prima di vedere la donna, me la ricordava più bella e spensierata ma potevo solo immaginare come fossero state quelle settimane per lei. Col destino che avevano avuto i figli e quello che si era scelto il marito.

Ma se lei era in quella casa significava che...

"Marti"

Cercai mia madre con gli occhi, lei mi stava già venendo incontro a braccia aperte. L'abbracciai e iniziai a piangere, non me ne accorsi fino a quando la sua spalla diventò fradicia.

"E così bello sentire il tuo cuore battere, sentirti viva" mi disse quelle parole con voce fragile e scossa.

Io e mia mamma non eravamo mai state sdolcinate ma eravamo sempre state io e lei da quando mio padre fu costretto a lasciarci quindi eravamo più che legate. Era qualcosa di molto più forte di un semplice rapporto madre e figlia.

"Mamma io... Papà... non so dove sia o che fine abbia fatto. Mi è scivolato fra le dita e potevo fermare questa cosa"

"No no tesoro shh non dire stupidate"

"No tu non capisci"

"Lui sta bene. Tranquilla. E' sulla Terra" mi disse con speranza e il mio cuore si allargò di gioia.

Sorrisi e tornai a piangere. Non ricordavo l'ultima volta che avevo pianto così spontaneamente.

"Volevano ucciderlo, stanno cercando anche lui, ma è riuscito a scappare prima che fosse troppo tardi. E Patch è andato sulla Terra e l'ha trovato. E' al sicuro adesso, tranquilla, sta reclutando altri Caduti ed Esiliati per il vostro esercito"

Mi voltai e sorrisi a Patch, lui mi guardava come per dire "io ho sempre tutto sotto controllo". Non riuscirei mai ad esprimere la gratitudine che provavo verso quel ragazzo.

"rimanete a cena vero? Potete anche rimanere a dormire se volete, anche Maira. Sono felice di conoscerti finalmente, ho sentito parlare tanto di te. Parlare bene"

La mamma di Axel e Patch era così contenta ed eccitata che mi metteva di buon umore.

"Volentieri"

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