Distrazione di un angelo

De emblemdenise

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Eccoci primo giorno di campeggio. Non ci voglio andare! Sono davanti ad un autobus pronto a partire per chiss... Mais

Distrazione di un angelo
Non ci voglio andare papà, cazzo!
Mamma che imbarazzo!
Bella merda!
Be.. Forse avevano ragione
..eppure, fa male..
Ci mancava questa..
Dove era finito?
Siamo arrivati, ora si cambia davvero!
Oh cazzo!
Poi alzai lo sguardo..
In piena crisi
e nessuno dei due osava distogliere lo sguardo.
erano un insieme perfetto
Era tutto nella mia mente.
e io mi spaventai.
abbiamo un conto in sospeso
Poi lo vidi.
ci sfiorammo..
Due volte in una sola sera
Ei mattiniera
Ci vediamo, tesoro!
..non è niente
N-non sono cose che ti riguardano
Ho bisogno di lui..
Ti prego credimi!
-Prometti che mi rimarrai accanto?-
dentro di me....la terza guerra mondiale
Cosa deve dirmi stavolta?
-Ei-
..eppure, l'ho fatto comunque.
sei solo una stupida, Chloe.
Non stavolta.
Piango.
Sto impazzendo.
"..fai quello che ti fa stare bene.."
-Perche...-
È arrivato il nostro momento.
Poi silenzio.
LETTERA A MAYA

Solo se non lo fai nemmeno tu

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De emblemdenise

All'inizio quel volto non mi ricordava nessuno di già visto prima. Lo scrutai attentamente.. era un viso tranquillo e piuttosto rilassato al contrario mio che mi sentivo già tesa per la figura di merda appena fatta. Non sapevo cosa dire se chiedere scusa subito o aspettare che lo facesse lui. Ero bloccata dalla mia bocca non usciva niente e nemmeno dalla sua. Credo che quel secondo di silenzio, mentre ci stavamo guardando ma i nostri occhi ancora non si erano incrociati, durò un eternità. O almeno così mi sembrava.

Incrociare quegli occhi fu come ricevere un pugno nello stomaco. Un secondo e mi riportarono alla realtà immediatamente.

Erano degli occhi neri. Totalmente neri! Occhi che sembravano due perle nere e io adoravo le perle, soprattutto quelle così rare da nascere nere. Non avevo mai visto occhi come quelli, sembravano non avere mai una fine, sembravano profondi per davvero.

-Siamo distratte vero?- la sua voce interruppe il bellissimo ciclo di miei pensieri che si stavano formando attorno a quegli occhi. Anche la sua voce però era una voce molto sensuale e profonda, mi aveva distaccato dal pensiero degli occhi ma ora ero fissata sulla voce.

Dopo aver detto quella frase sul suo viso comparve un bel sorriso, un sorriso fantastico. Non so perché ma forse era uguale a molti altri ma era bellissimo e saranno stati gli occhi o la forma del viso ma sembrava di un bianco splendente.

D'un tratto lo vidi che inclinò lo sguardo per guardarmi come a volermi chiedere qualcosa, fu in quell'istante che mi ricordai della domanda un po' ironica che mi aveva fatto qualche secondo prima.

-Emh si.. emh io.. veramente dovevo.. cioè io stavo andando..- furono le uniche cose che riuscì a farfugliare riprendersi così immediatamente dopo la visione di quegli occhi, quel sorriso, quel viso beh insomma dopo la visione di quel ragazzo.

-Tranquilla anche se vai a farti qualche ragazzo già dopo sole otto ore o forse di più, non sono fatti miei terrò la bocca chiusa-

-No veramente io stavo cercando la preside perché devo darle queste- e sollevai la mano che ancora teneva ben salde le cuffiette. -Non sono una poco di buono che va con tutti chiariamoci, la mia intenzione era un'altra-

-Non volevo insinuare quello, solo visto che già qualcuna ha iniziato bene questo campeggio e siccome vedere una ragazza sul piano dei ragazzi solitamente ci viene solo per quello volevo tranquillizzarti che io sarei stato con la bocca chiusa comunque vedo che questo non è il caso- mi disse e sollevò lo sguardo fissando i suoi occhi oltre me. Non volevo girarmi ma subito dopo sentì un rumore da li, mi girai e la porta dell'ascensore si era richiusa.

-Merda, ci tocca prenotarlo immediatamente o scendere a piedi, e non ne ho proprio voglia- dissi ma non stavo parlando con quel ragazzo era più che altro un commento di quelli che fai anche mentre sei da sola.

Stavo allungando il braccio per premere sul pulsante per chiamare l'ascensore, l'avevo quasi raggiunto ma mi scontrai con il suo braccio, anche lui lo stava per premere. Imbarazzata ritrassi subito il braccio, poi lo guardai negli occhi e penso che intanto le mie guance iniziavano ad andare a fuoco. Due figure di merda in cinque minuti. Ottimo.

-Scusa- sussurrai

-Te lo ripeto anche stavolta, stai tranquilla non è successo niente- e mi sorrise con quel sorriso fantastico di prima. -anzi forse sono io che mi dovrei scusare con te per aver interrotto subito il tuo viaggietto in ascensore, tra l'altro mettendoti pure in imbarazzo.- mi disse e poi tornò un'altra volta a sorridere e io mi sentii morire da quanto era bello.

-Ma figurati, non scusarti per una puttanata.-

-Solo se non lo fai nemmeno tu- disse e questa volta fui io a sorridergli in segno d'intesa.

Fortunatamente le porte si riaprirono subito, le guardai e tirai un sospiro di sollievo poi mi girai a guardare lui.

-Io vado giù dalla preside, vieni o ci vediamo in giro!?-

-No vengo anche io, ho voglia di prendere un po' d'aria e fumarmi una sigaretta in pace, senza quei coglioni dei miei compagni di stanza- mi disse quel ragazzo e in quel momento mi resi conto che avevo fatto già due figure di merda ma che ancora non sapevo nemmeno il suo nome.

Salimmo sull'ascensore, uno spazio piuttosto ristretto e solitamente quando stavo per molto tempo in un posto così, potevo cominciare ad agitarmi e sarebbe stata la fine. Ma non mi preoccupava la situazione in fondo avremmo dovuto stare su solo per due secondi.

Il ragazzo premette il pulsante del piano terra. Subito dopo vedemmo le porte chiudersi e sentimmo l'ascensore partire. Era si piuttosto piccolo ma nemmeno così tanto, ne avevo visti di più piccoli.

Nella testa avevo una mezza idea di chiedergli come si chiamava e quindi di presentarmi, ma poi avevo anche l'idea che se poi lui non avesse voluto nessun contatto con me che ero la nuova che poi era una sfigata totale e che si era messa in ridicolo due volte negli ultimi cinque minuti.

Non sapevo cosa fare. Nella mia testa il caos. Glielo chiedo o non glielo chiedo(?). E se glielo chiedo e non vuole aver niente a che fare con me? E se invece non lo chiedo e lui voleva conoscermi? Che faccio?

Ero nel panico più totale, pensieri contrastanti continuavano a sovrapporsi e non mi permettevano di continuare a rimanere concentrata sulla respirazione mia per mantenere la calma.

-Cazzo!-

-Che succede?- chiesi curiosa. Mi ero persa nei pensieri e quello che mi succedeva attorno era totalmente indifferente.

-Mi sa che si è bloccato, che palle!-

-Come bloccato?- ero piuttosto stupita, non ero abituata a quel pensiero avremmo dovuto rimanere in quel piccolo spazio per chissà quanto tempo finché qualcuno non si fosse deciso a prendere l'ascensore.

-Si bloccato, non si muove più e tra l'altro siamo senza telefono e bloccati tra i due piani tra il piano terra e il primo piano.. Ottimo.- la sua voce era piuttosto calma, l'unica preoccupazione sua era forse che doveva passare tanto tempo con me. Questo mi riportò ai miei pensieri e quindi all'idea che non avrei dovuto chiedergli niente perché non avrebbe voluto avere nulla a che fare con me.

-Ook- dissi pronunciando più di una o come se fossi completamente calma. Avevo paura di rimanere bloccata li per molto tempo e il fatto che pensassi che lui con me non avrebbe voluto avere nulla a che fare mi rendeva la concentrazione sulla respirazione e sulla calma molto difficile.

Ora nella mia testa i pensieri erano altri non capivo se avessi dovuto avvisarlo del fatto che molto probabilmente mi sarei agitata di li a breve e mi sarei anche fatta venire un attacco di panico, oppure se non dovevo avvisarlo di niente per non spaventarlo e non fare agitare pure lui.

Si girò verso di me di scatto facendomi sussultare, così da ancora più vicino era uno dei più fighi che avevo visto in questo campeggio, quindi secondo i miei calcoli anche lui era un popolare. Fissai per qualche secondo il suo viso pensando a dove l'avessi potuto vedere prima, poi mi venne in mente. Se non mi sbagliavo lui era il compagno di stanza del biondo. Come è che si chiamava, ah già Matt ecco lui era il suo compagno, e se due più due faceva quattro, era anche il compagno del più coglione del campeggio, Andrew.

-Non so tu, ma io so che sarà lunga quindi mi siedo- e si sedette con la schiena appoggiata ad una parete dell'ascensore. Lo guardai sembrava comodo e pensai che magari il fresco delle pareti mi avrebbe aiutato a calmarmi.

Prima di sedermi anche io mi toccai la fronte e mi sentii che iniziavo ad accaldarmi e a sudare. Quando sudavo era già un brutto segno. Mi sedetti anche io appoggiandomi alla parete di fronte a lui. Il fresco lo sentii prima di tutto sulla schiena, ma non mi fece gran che anzi mi sembrava di avere ancora più caldo. Speravo che lui non notasse che ero già piuttosto agitata e che stavo sudando altrimenti, se ora si era messo il cuore in pace e avrebbe passato del tempo con me, una volta liberi non mi avrebbe nemmeno più salutata o guardata.

-Ah che sbadato che sono, non mi sono ancora presentato- mi porse la mano per presentarsi.

Cercai di allungare anche io la mia sembrando totalmente calma come prima.

-James, James anderson-

-Chloe, Chloe Logan- balbettai e cercai di stringere la mano come fece lui così per sembrare normale.

Mentre riportavo il braccio vicino a me, sentivo la testa che iniziava a girare.. sembrava che tutto mi ruotasse attorno e che io rimanessi ferma. Una sensazione di totale soffocamento, vedevo tutto girare mi sembrava di non aver nemmeno la terra sotto ai piedi, mi mancava il respiro e sapevo che ormai ero più che partita per la tangente della crisi di panico, ormai ero quasi a destinazione.

-Ei tutto bene? Cerca di stare calma ei guarda i miei occhi e cerca di stare calma, respira prima o poi arriva qualcuno ti prego respira- sentivo dal suo tono che era preoccupato ma ormai non riuscivo nemmeno a tenere gli occhi aperti.. Lo guardai nei suoi bellissimi occhi spaventati ma i miei non ressero molto il contatto.

Li chiusi e mi abbandonai alla crisi..

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