11 agosto
Lucas.
Stamattina verso le dieci, Crys è venuta a trovarmi al negozio di strumenti, dopo che ieri sera mi ha sentito un po' giù; sono contento che sia venuta, avevo bisogno di stare un po' con lei.
Solo con lei e basta
<<Allora come ti senti?>>
<<Meglio, grazie per essere venuta, avevo proprio voglia di vederti>>
<<Già anch'io>>
<<Davvero?>>
<<Si davvero!>>
<<Oh bene bene, mangiamo insieme dopo? Ho una proposta da farti!>>
<<Mmh mica vorrai chiedermi di sposarti?!>>
<<Scema! Allora ci vieni?>>
<<Si si, io ero già contenta della proposta di matrimonio! Hai rovinato la mia felicità Lucas!>>
Dice inclinando la testa, okay è bellissima e mi sento la faccia in fiamme
<<Oh ma sentitela, colei che va a ballare e festeggiare e nemmeno mi chiama!>>
<<Oh perché saresti venuto con me?>>
<<Certo!>>
<<Oh bene allora la prossima volta sarai il primo che chiamerò!>>
<<Voglio proprio vedere>>
Dico andando vicino a lei e prendendola dai fianchi
<<Lucas?>>
<<Si?>>
<<Sei sicuro di stare bene?>>
Non so che rispondere, a dire la verità non sto proprio bene ma stare con lei mi fa passare ogni cosa
<<Adesso sto bene, non stare in pensiero per me>>
<<Okay ma lo sai che puoi parlare con me vero?>>
<<Perché sei mia amica?>>
Dico in tono sarcastico
<<Perché sono qui per te>>
Dice più seria che mai.
Mi perdo nei suoi occhi per un attimo, sembra davvero preoccupata
<<Sto bene tranquilla>>
Dico tornando serio.
Annuisce, mentre le sue braccia mi cingono le spalle, mi avvicino piano alle sue labbra cercando di capire i segnali dal suo volto, non vorrei mai forzarla a baciarmi.
Mancano pochi centimetri per far unire le nostre labbra e le mie gambe stanno tremando ad ogni respiro che facciamo. Continuano a guardarla negli occhi e finalmente la vedo chiudere i suoi e capisco che posso accedere alle sue labbra.
La bacio piano ma facendo uscire tutto il mio desiderio, mentre continuo a stringerla a me, le sue mani tra i miei capelli che mi fanno rabbrividire ad ogni tocco; non volevo altro che questo, si, le sue labbra sulle mie, sentire il suo tocco, la sua pelle a contatto con la mia.
Esiste posto migliore che tra le sue braccia?
Perché li mi sento come al sicuro. Sento che le sue braccia sono il posto in cui vorrei ritornare sempre, come fossero casa mia.
Sposto le mie mani sulla sua schiena mentre la sento sussultare al mio tocco che la fa avvicinare ancora di più a me; i nostri corpi combaciano perfettamente, come fossero creati l'uno per l'altra.
Piano piano la spingo vero il muro, facendo attenzione a non farle male; arrivati al muro la bacio con più foga, arrivando anche al collo lasciandole dei baci umidi e qualche segno.
Un momento perfetto se non fosse stato per lo squillo del telefono.
Sono andato a rispondere amaramente, mentre lei è rimasta ad aspettarmi lì.
<<Scusa, era un cliente che voleva delle informazioni su un pianoforte>>
Dico tornando da Crys
<<Ah okay non fa niente tranquillo>>
<<Mica vorrai scappare adesso?>>
<<Non vado da nessuna parte Lucas!>>
<<Bene perché non vorrei rovinare tutto tra di noi>>
<<Non stai rovinando niente>>
<<Meglio. Allora andiamo a mangiare?>>
<<Si va bene!>>
<<okay andiamo tesoro>>
Dico mentre il suo viso torna a farsi rosso.
Mentre eravamo in macchina non mi ha guardato tanto, ma per fortuna il fast food non era lontano.
<<Allora cosa volevi dirmi?>>
Dice immergendo una patatina nel ketchup
<<Sei curiosa eh?>>
<<Si, lo sai>>
<<Allora, ecco pensavo che potremmo anche anticipare il nostro viaggio>>
<<Davvero?>>
<<Si>>
<<Non volevi andarci a settembre?>>
<<Si ma a settembre manca ancora tanto>>
<<E non vedi l'ora di stare a Londra con me da soli?!>>
Dice facendo una faccia buffa
<<Già proprio così>>
Sorrido
<<Si beh non sarebbe una cattiva idea>>
<<Quindi ci stai?>>
<<Vedremo!>>
<<Oh vuoi lasciarmi sulle spine ragazza misteriosa!>>
<<Si stalker!>>
Sarebbe una cosa patetica se dicessi che sono completamente innamorato? No! Sono completamente preso da lei questo è il punto.
La voglio nella mia vita, per sempre.
Italia, Regno unito, America! Qualsiasi posto andrebbe bene, perché mi fa sentire bene, perché il peso che provo nel petto sparisce, perché mi fa sentire vivo, per davvero, perché lei mi fa sentire a casa.