Lost In Your Eyes ||Nash Grier

By francesca_P_B

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Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitoli 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Aggiornamento

Capitolo 19

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By francesca_P_B

Ho riempito le ciotole e mi sono appena accorta che sono le 5.  Il giardino si è pian piano riempito di gente. Sono arrivati gli amici di Ale e anche il gruppo di Cameron è appena arrivato.
<Hey! Che ci fai qua tutt'a sola?> Mi chiede Cam entrando in cucina.
<Oh niente.  Ale mi usa come schiava per la sua festa. Dovevo riempire queste.> Gli spiego prendendo le ciotole per avviarmi verso il giardino.
Suonano il campanello e Cam mi segue fino all'entrata.
<Potresti tenermi queste un attimo?>
<Certo.>
Gli passo le ciotole e apro la porta.
Non l'avessi mai fatto.
Cole.
Cole è qui.
Proprio avanti a me.
Ci fissiamo anche se con sguardi che hanno un significato diverso tra loro.
<Fra?> Ci interrompe Cam.
<Si scusami.> Dico ancora fissando Cole per qualche secondo.
<Puoi farlo entrare tu? Io devo posare queste.> Prendo le ciotole e vado in giardino a cercare Ale.

<Ei tesoro sembra che tu abbia appena visto un fantasma. Che ti prende.> Mi chiede Jay mentre mi guardo intorno alla ricerca di Ale ma con scarsi risultati.
<Lui è qui.> Dico posando le ciotole.
<Dove.> Scattano in piedi Jay e Jack.
<L'ho appena fatto entrare. L'ho lasciato con Cameron.> Spiego mangiandomi nervosamente le unghie.
<Ok, va tutto bene. Doveva pur succedere.> Mi dice Matt accarezzandomi il braccio.
<Scusate l' ignoranza ma di chi state parlando?> Chiede Nash confuso.
<Del suo ex ragazzo.> Sputa acido Matt.
<Deduco che abbia fatto qualcosa per mettervi così tanta ansia.>
<Non ne parliamo.> Dico alzando gli occhi al cielo.
<Okay. Contate su di me per qualsiasi cosa.> Dice alzandosi anche lui.
<Non serve, non preoccuparti. Anzi non preoccupatevi. State qua e fate i bravi.> Li avverto con sguardo assassino.
<Oh oh. Scordatelo. Io lo ammazzo quello. Se Solo ci fossi stato sarebbe già sepolto.> Sputa Jay con una rabbia tale da fargli risaltare le vene sul collo.
<E ti ringrazio per questo ma non possiamo rovinare la festa di Ale per niente e poi  a me non importa più.> Gli sorrido per rilassarlo.
<Certo. Dillo alle tue unghie.> dice seccato e entra in casa.
<Jack ti prego non fargli fare cazzate.> Lo supplico con il cuore a mille.
<Io invece sono d'accordo con lui.  Se reagisce così ci sarà un motivo.> interviene Nash a braccia conserte.
<Non ti ci mettere anche tu ora.> Mi stanno facendo innervosire inutilmente.
Cocciuti.
<Solo dopo che mi avrà spiegato cosa ti ha fatto.>  continua serio andando nella stessa direzione di Jay.
<Ti prego Jack. Non fate cose di cui poi vi pentirete.> Lo supplico ancora.
<Non posso promettertelo ma ci proverò.> Mi accenna un sorriso e va via seguito da Matt.

Sono passati 10 minuti da quando non ho più visto Ale. Ma dove sparisce quando mi serve?! Che nervi.
Ho le mani che mi fanno male per aver mangiato troppo le unghie. Aiuto.
Dove cazzo si è cacciata!!

<Cam! Hai visto Ale?>
<Si. Dopo che mi hai lasciato con Cole l'ho vista parlare con Jason in salotto.>
<Ok grazie e scusa per prima.>
<Tranquilla.>Mi sorride e torna a parlare con i suoi amici mentre io torno dentro.

E adesso che cazzo ci fanno Ale e Jason insieme! Aiuto! Che giornata del cazzo.

Allora. Devo preoccuparmi?
Ho cercato ovunque. Dove cazzo è andata!

Mentre giro come una trottola vado a sbattere contro qualcuno.
Jason.
<Oh finalmente!>
<Mi stavi cercando?> Chiede sorpreso.
<Non proprio. Hai visto Ale?>
<Si. Prima abbiamo parlato e ha detto che le servivano altre patatine.>
<Non vorrai dire che è andata a comprarle?!> Sbotto isterica.
<Così mi ha detto e sembrava andasse di fretta.>
Povero ingenuo. Voleva liberarsi di te. Abbiamo una scorta di patatine che basterebbero fino a domani.
<Ok va bene. Grazie.> Lo saluto e mi avvio verso la cantina.
Eccola. Quasi al buio a camminare in cerchio.
<Ma cosa ti salta in mente??!> Urlo snervata e lei prende un colpo.
<Sta zitta o ti sentiranno!> Strilla anche lei.
<Prima mi fai una testa enorme con la storia di Cole e poi quando arriva neanche ci sei!>Sbotto nervosa.
<Oddio è già arrivato? Ma che ore sono?>
<Ma sei scema? È mezz'ora che ti cerco! Sono quasi le sei.> Dico strofinandomi il viso con le mani per la disperazione.
<Cazzo scusa! Ero talmente impegnata a seminare Jason che ho dimenticato il resto.>
<Sisi. Ok. Ma ora devi aiutarmi. Cosa posso fare. Jay e gli altri sono già impazziti. Dobbiamo tenerli lontani.>
<Vado a salutarlo e magari tu vai a cercare i ragazzi. Portali in giardino che almeno c'è più spazio e sicuramente staranno lontani. > propone. Le faccio cenno di si e mi avvio verso l'uscita.

Sono in giardino per prendere da mangiare e non vedo né i ragazzi, né Cole. Mando un messaggio a Jack per sapere se è tutto ok e continuo a guardarmi intorno.

Prendo uno dei tramezzini e vado a sedermi a bordo piscina con i piedi in acqua.
Mentre mangio qualcuno si siede accanto a me e sono estremamente sollevata nel sapere che è Nash.
<Dimmi che non avete fatto niente per cui dovrei uccidervi.> Lo guardo seria.
<Beh dipende. Se per te perdere tempo a seminare una ragazza ti sembra un gesto per uccidermi beh allora sei libera di farlo.> Alza le mani  e io gli sorrido.
<Ma smettila. E poi chi era questa ragazza?> Chiedo curiosa.
<Vuoi saperlo perché sei gelosa e vuoi tirarle i capelli vero?>
<Oh si assolutamente. Come si è permessa di avvicinarsi a uno che se la tira così tanto. Poverina.> Rido e lui mi da uno schiaffo sulla nuca.
<Come ti sei permesso. Potevo farmi male.> Faccio la bambina lamentosa e lui ride.
<Ah certo. Mi scusi non avevo visto che era di vetro.> Alza gli occhi al cielo ridendo.
Gli sorrido e do un morso al tramezzino.
<Uh uh. Tutta questa maionese ti finirà nei fianchi. Mi deludi tesoro!> Fa la voce da donna facendomi ridere.
<Ma sta zitto. Mangio quanto mi pare. Se poi ingrasso pazienza. Non mi importa di qualche chilo.> Alzo le spalle e finisco il tramezzino. Falsità più grande non esiste. Ale mi ucciderebbe.
<Si ma almeno mangia piano che dopo c'è il rischio che ti senti male e devo rianimarti.> fa una pausa e poi riprende a parlare. <Anche se in effetti non mi dispiacerebbe.> Mi guarda con sguardo malizioso e io per poco non sputo tutto.
<E cosa ti fa pensare che saresti tu a rianimarmi?>
<Beh sono la persona più vicina e poi non credo ti dispiacerebbe così tanto.> Mi fa l'occhiolino e io rido.

<Mi hanno detto che hai fatto conquiste.> Dico ma lui sembra confuso.
<Mi riferisco a Gracie.> Sembra ancora non capire dato che fa una faccia strana.
<Quella bassina con i capelli neri. Sta sempre con una con i capelli rossi. > tento di spiegargli ma niente. Idiota.
<È qui per caso? Sono scappato da una bassa ma non ho fatto minimamente caso a niente. > si gratta la testa.
<Non ne ho idea ma probabilmente si. Sei un ragazzo tremendo allora. > rido.
<Ma è inquietante. Mi seguiva ogni istante. > ridiamo insieme mentre lui la imita.

<Ti va di fare il bagno?> Mi chiede guardando l'acqua.
<Ho appena mangiato idiota. Stai per caso tentando di uccidermi?>
<Forse.> accenna un sorriso e io lo spingo, per poco non cade in acqua.
<Dicevi di voler fare il bagno. Fatti dare una mano a cadere in acqua.> Gli rivolgo un sorrisetto strafottente.
<Non ce la faresti a spostarmi neanche di un millimetro.> Mi sta sfidando.
<Ah si?> Comincio a spingerlo ma ha ragione. Non si sposta ma si inclina un po'.
<E dai Nash!> Mi lamento.
<Te l'avevo detto. Ti arrendi?>Ride lui.
<Assolutamente no.> Mi alzo e provo a spingerlo dalla schiena e un po' sembra funzionare ma poi si da forza anche con i piedi e per me è impossibile spostarlo.
<Ok mi arrendo.>affermo con un po' di affanno.
Mentre torno a sedermi lui ride e una risata scappa anche a me.
<Ridi di te stessa?> Chiede perplesso.
<No. È che la tua risata è contagiosa.> Gli sorrido.
<Quindi ti serve un medico.>Mi guarda in attesa di una reazione ma riesco solo a guardarlo confusa.
Rifletto per qualche minuto e quando capisco cosa voleva dire lo guardo malissimo.
<Non puoi averlo detto! Mio dio che battuta di merda. Fatti curare.> mi allontano schifata.
<Oh ma smettila! Vieni qua.> Mi afferra un braccio e mi avvicina a lui.
Io faccio una risata disperata dandomi uno schiaffo in fronte.
<Sei tremendo.> affermo guardandolo.
<Però ti stai divertendo.>Mi guarda anche lui.
<Durerà poco.> Gli sorrido e lui ricambia dandomi una spallata.

<Dai facciamo un bagno! Sennò ti butto in acqua.> si lagna.
<Uff. Ok.> Sbuffo e lui mi fa segno di dargli il cinque.
<Facciamo così. Tu fai il bagno e io mi siedo sulla scaletta.>
<Ma sai nuotare?> Chiede.
<Si.>
<Peccato. Speravo ti aggrappassi a me come se fossi una cozza.> mi sorride mentre comincia a togliersi la maglia.
<Dopo non ti lascerei più.> spiego togliendo i pantaloncini e facendo il nodo alla canotta per non farla bagnare.
<Non mi dispiacerebbe.> mi fa un altro occhiolino.
Mi avvio verso la scaletta ridacchiando. Ha un umorismo simile a quello di Jay e con questo mi trovo bene.
<Beh ma dopo non avresti più speranze con Gracie.> Lo prendo in giro.
<O mio dio quanto mi dispiace!> risponde ironico facendomi ridere.
Credo sia stato il primo a rifiutarla o almeno il primo a farlo fin da subito.
Mi siedo sulla scaletta e ho le gambe in acqua ma la pancia è asciutta.
<Devi ancora dirmi com'è andata.> Gli ricordo quando sta per tuffarsi.
<Solo se ti attacchi come una cozza.> risponde quando riemerge.
<Scordatelo.> Lo schizzo dato che è proprio davanti a me.
<Basta far finta di non saper nuotare.> mi schizza anche lui.
<Prima cosa. Smettila di schizzarmi, seconda cosa, non lo farò mai.>
<Va bene. Allora non saprai mai cos'è successo.>
<Ok>
<Ok. Tanto lo sappiamo entrambi che non riuscirai a non essere curiosa.> Mi sta sfidando ancora.
<Vedremo.> Dico mentre lui si allontana.
<Dove vai?> Chiedo.
<Beh io ti ho proposto di fare una bagno ma hai rifiutato quindi resta là da sola a guardarmi.>
<Peccato non ci sia niente da guardare> Uno a zero per me.
<Oh certo. Credi che non ti abbia visto prima? Ho notato come mi guardavi.>
<Ma cosa vai a pensare! Non è mica la prima volta che vedo un ragazzo in costume.>
<Si ma io non sono uno qualunque!>
Lo odio.
Ammetto di averlo squadrato per bene prima, anche perché quando eravamo in spiaggia pensavo ad altro.

<Ci sei?> Mi chiede Nash avvicinandosi.
<Sisi. Scusa. Che stavi dicendo?>
<Che adesso ti tiro in acqua e vieni a nuotare con me.> Mi afferra i piedi e io subito mi allarmo.
<No. Fermo. Scordatelo. So benissimo che vuoi buttarmi sott'acqua. > mi aggrappo alla scaletta.
<Cosa te lo fa pensare.>
<La tua faccia da schiaffi.>
Mi sorride. Possibile che non faccia altro?
<E dai fidati. Prometto di non spingerti sott'acqua.> Si mette la mano sul cuore.
Mi guardo intorno come per vedere se c'è qualcuno che può salvarmi ma non c'è traccia di Ale e degli altri. Solo ora mi accorgo che il giardino è pieno di persone. A quanto pare ero troppo concentrata sulla situazione in piscina.
<Va bene.> Sbuffo rassegnata.
<Ah finalmente! Come sei cocciuta.> Gioisce Nash facendomi segno di aggrapparmi alla sua schiena.
<No scordatelo. Non mi fido. Mi butterai in acqua di sicuro. Nuoto da sola.> affermo dopo aver tolto la canotta.
<Ma dai. Fidati, non sono così spregevole. Se ti ho detto che non lo farò significa che non lo farò.> Vedo che è un po' scocciato da questo mio comportamento quindi accetto.
<Però dovrai dirmi com'è andata con Gracie.> dico mentre entro in acqua.
<Va bene curiosona.> ridacchia tirandomi un pizzicotto sul braccio.

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