Insieme Nonostante Tutto - Ma...

By eairalI_

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Lei, una ragazza arrabbiata col mondo a causa dei suoi problemi, con tanti segreti che nemmeno conosce. Lui... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Avvisino :P
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Epilogo

Capitolo 31

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By eairalI_

-Ehi Mark!- urla un ragazzo dai capelli marroni avvicinandosi a noi.

-Paolo!- esclama lui battendogli poi il cinque.

-Quanto mi era mancata la mia Italia!- esclamo alzando gli occhi al cielo.

-Finalmente siete arrivati! Pensavo avessi cambiato idea!- esclama il ragazzo sorridendo, eh si, è proprio quel Paolo.

-Io mantengo sempre le promesse!- risponde Mark. -Ti presento Manuela Rossi e sua madre Mia Lampino (A: non ridete, è un 'cognome' inventato sul momento xD).- continua lui.

-Piacere.- dice sorridendomi per poi porgere la mano ad entrambe.

-Piacere mio. Paolo, giusto?- chiede mia madre leggermente fredda, cosa prevedibile.

-Si, esatto...- dice. 

-Bene, che ne dite se ci dirigiamo all'Hotel visto che ho una fame esagerata?- chiede Mark, come al solito tra l'altro.

-Non è una novità.- dico io ironicamente.

-All'Hotel? Non se ne parla nemmeno! Ho una casa bella grande con due stanze per gli ospiti, verrete lì!- esclama Paolo.

-Neanche per sogno! Non vogliamo recare disturbo a te ed alla tua famiglia.- dico io.

-Esatto, non preoccuparti Paolo, in hotel staremo più che bene.- continua Mark.

-Non recate alcun disturbo e poi mio padre è fuori per lavoro e tornerà domani sera.- dice lui.

-Meglio di no... E poi c'è tua madre, non voglio che si senta "invasa" in casa sua.- dico io. Il padre di Paolo potrebbe essere anche il mio, e mia madre rivivrebbe quei momenti di quando quell'uomo l'ha lasciata, ed io non voglio! Poi c'è anche sua madre...

-Mia madre non c'è, quindi vi ripeto che non date alcun disturbo, e poi gli Hotel in questo periodo sono molto affollati, è una perdita di tempo andarci.- continua l'italiano.
Sua madre...

-Comunque credo non si...- cerco di dire, ma continua al mio posto mia madre.

-Va bene, ma ce ne andremo il prima possibile.- dice mia madre seria.

-Cosa?- le chiedo guardandola. Sembra determinata, in effetti in questo modo sarà più facile capire se Paolo e suo padre sono le persone che stiamo cercando: domani sera sapremo la verità.

-Per me non ci sono problemi, possiamo andare anche sotto un ponte, l'importante è andare a pranzare.- dice Mark.

-A volte sei peggio di Jack.- dico io divertita.

-È colpa del mio stomaco!- esclama.

-Venite, così finalmente Jack numero due mangerà.- dice Paolo ridendo sotto i baffi che non ha.

Lo seguiamo e arriviamo a casa sua. È una villetta, ne troppo grande ne troppo piccola, con quattro stanze: una è di Paolo, una di suo padre, e le altre due sono per gli ospiti. È moderna e molto accogliente.

Come previsto andiamo a pranzare, e a cucinare è mia madre.

-Buon appetito!- esclama Mark con gli occhi che brillano, per poi iniziare a mangiare tutto nel suo modo """ bello""".

-Buon appetito eh...- dico io osservandolo: è così buffo quando mangia, ma anche così carino! Vorrei ritornare ai vecchi tempi, entrambi felici...

-Perché mi guardi?- chiede con la bocca piena.

-Ehm... Ecco... Perché, perché... Perché sei buffo!- dico imbarazzata...
Paolo si avvicina all'improvviso all'orecchio di Mark e gli sussurra qualcosa: è diventato rosso, perché?

-Cosa vi state dicendo voi due?- chiede mamma.

-NIENTE, ASSOLUTAMENTE NIENTE.- dice Mark tappando la bocca al Bianchi.

-Se lo dici tu.- dico ridendo.

-Cambiando discorso, posso sapere cosa vi ha portati a fare un viaggio così lungo?- chiede Paolo facendomi sobbalzare. E ora cosa gli dico?

-È una storia lunga...- dico cercando un aiuto dalle altre due persone che sono sedute.

-Ed io c'entro qualcosa? Quando Mark mi ha chiamato mi ha detto che al vostro arrivo avrei dovuto scoprire qualcosa di importante, che mi riguardava.- dice. Un giorno di questi compro del cemento e lo metto sulla bocca di quello stupido portiere! Lo guardo male, adesso deve risolvere lui. Ancora non è il momento di dire tutto a Paolo.

-Si, però non ho mai detto che te l'avrei raccontata subito, quindi devi attendere, mi dispiace.- dice Mark. Si è salvato.

-Quanto devo attendere?- chiede in preda alla curiosità.

-Circa 24 ore, ora non se ne parli più.- dice mia madre.

-Va bene, aspetterò.- continua Paolo deluso.

La giornata passa, e quando ormai è notte fonda e le valigie sono sistemate, andiamo tutti a dormire. In entrambe le camere ci sono due letti, e come volevasi dimostrare, mia madre mi fa dormire con lei.

Ormai sono le 2:10, ed io non riesco a dormire. Mi alzo facendo meno rumore possibile ed esco fuori in giardino.
Mi sdraio sul prato ed inizio a guardare le stelle. Il cielo Italiano raramente è popolato da tante stelle, ma questa sera in particolare ce ne sono davvero tantissime.

-Le stelle non devono per forza brillare, devono semplicemente far sentire speciale chi le guarda...- dico.

-Hai proprio ragione.- dice una voce: Paolo.

-Sei tu...- dico sedendomi.

-Perché? Volevi che venisse qualcun altro? Tipo Mark...- dice ghignando. Arrosisco, ma i fattacci suoi?!

-Ma sei idiota o cosa!? È che non mi aspettavo venisse qualcuno...- dico imbarazzata.
Si avvicina e si siede accanto a me, per poi sdraiarsi. Lo seguo a ruota e ci ritroviamo sdraiati uno accanto all'altro...

-Quella frase me la diceva sempre mia nonna, prima di andare a dormire...- dico cambiando discorso.

-Perché ne parli così tristemente, nostalgica, le è successo qualcosa?- mi chiede...

-Due anni fa se ne andò, ma lei mi guarda sempre, perché lei è una di quelle stelle. Adora brillare, ma preferisce far sentire speciale chi la guarda, e con me funziona sempre.- dico sorridendo lievemente.

-Un giorno tutti ci lasceranno, e noi lasceremo loro.- dice Paolo guardando intensamente le stelle. Si gira verso di me di colpo. -Perché sento che c'è qualcosa che mi lega a te? Ci conosciamo da una giornata, eppure è come se ti conoscessi da tempo.- continua sorprendendomi.

-Questa è una conferma per me... Domani sera avrai una risposta a questa domanda.- dico. In effetti anche a me capita ciò che mi ha detto, e spero sia veramente mio fratello, mi sono affezionata a lui pur conoscendolo così poco.

-Domani sera...- ripete lui.

-Posso farti una domanda?- chiedo.

-L'hai già fatta.- continua lui ironicamente.

-Lo prendo come un si. Cosa intendevi dire oggi con:"mia madre non c'è"?- dico.
Impallidisce, forse ho toccato un discorso della sua vita che non avrebbe mai voluto tirare fuori.

-Lei... Lei ha...- cerca di iniziare.

-Se non vuoi raccontare, non ci sono problemi...- dico.

-Tranquilla. Quando avevo 7 anni, lei... Tradì mio padre con un altro e una volta scoperto tutto, mio padre decise di lasciarla, e da allora non la vidi più. Papà mi disse che era partita per un lungo viaggio, ma non credetti mai a una parola.- dice, ma si ferma.

-Paolo se non vuoi...- cerco di dire.

-Invece voglio. Io a quell'età non potevo capire molto, ma anche se mio padre cercò in tutti i modi di dimenticare l'argomento, alla fine mi disse la verità: lei mi abbandonò...- continua. Ha gli occhi lucidi...

-In un certo senso io e te abbiamo la stessa storia.- dico.

-Che vuoi dire?- mi chiede.

-Mio padre, anche se non lo era, mi ha sempre odiata, o meglio dopo i miei 4 anni ha iniziato ad odiarmi. Trattava male me e mia madre ogni singolo momento, fino a lasciarci una volta per tutte.- dico.

-Io invece credo che quello che ci è successo sia completamente diverso. Io sono stato abbandonato da mia madre, dalla donna che dovrebbe amarmi più della sua vita, mentre tu...- dice.

-Quell'uomo mi ha sempre odiata. Non sono proprio uguali le storie, però stiamo la.- dico sorridendo. -Se mi ha odiata è perché ha scoperto che non ero sua figlia.- dico per poi rattristarmi.

-Ora capisco, sei qui per conoscere il tuo vero padre, vero?- chiede mettendo il suo braccio intorno al mio collo.

-Domani lo scoprirai.- ripeto divertita.

-E allora aspettiamo questo domani.- risponde lui.

Mi sto convincendo sempre di più..: è lui mio fratello.

Cialve belli! Com'è?
Sto facendo capitoli più lunghi del solito, miracolo 😛.
Ma com'è aww Paolino? 😍
Ci si rivede 😘

PS: sorratemi se ci sono degli errori, ma non ho tempo per rileggere 😅

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