Capitolo 30

623 41 13
                                    

Ora mi rimane solo dire a mia madre della partenza...

È sera e sono appena rientrata dalla meravigliosa giornata passata con tutti i miei amici. Mia madre è seduta sul divano, sarà meglio dirle della partenza, anche se con o senza il suo permesso io partirò lo stesso.

-Mamma...- dico attirando la sua attenzione.

-Dimmi tesoro.- dice lei sorridendo. Ha frainteso.

-Non voglio parlare con te per far pace, voglio solo dirti che sabato parto per l'Italia, ho rintracciato un ragazzo che potrebbe essere mio fratellastro. Si chiama Paolo Bianchi e suo padre si chiama proprio Alexander. Partirò con Mark, con o senza il tuo permesso.- dico dirigendomi poi in camera.

-TU NON TI MUOVERAI DA QUI. IO SONO TUA MADRE ED ESIGO RISPETTO DA PARTE TUA. SE NON VOGLIO FARTI PARTIRE NON PARTIRAI.- urla alzandosi e guardandomi severamente.

-Anche se si tratta della mia felicità?!- dico.

-La tua felicità si trova qui.- dice lei calmandosi.

-Perché non vuoi che io parta per l'Italia? Non sto andando via per sempre, voglio solo conoscere mio padre e a quanto pare mio fratello!- esclamo con le lacrime agli occhi.
Lei non risponde, però inizia a piangere.

-Tesoro, tu sei la cosa più importante per me, e se andassi via senza tornare, ne morirei...- dice continuando a piangere.

-E chi ti ha detto che andrò via senza tornare? E comunque se il nostro rapporto è arrivato a questo punto è solo per colpa tua!- esclamo uscendo poi di casa.

-MANU TORNA SUBITO QUI!- urla con tutte le sue forze. Non la ascolto e vado via.

Mi dirigo alla Torre d'acciaio, l'unico posto dove posso stare tranquilla e pensare senza essere disturbata da nessuno.
Ora che ci penso, sono per strada, di sera, non c'è anima viva... Potrebbe succedermi di tutto, ma tanto a nessuno importa di me...

Arrivo senza problemi alla meta, e da lontano sento dei rumori, come se qualcuno stesse dando pugni a quel gommone..: Mark. Resto incantata a guardarlo per un po', fino a che crolla senza più forze.
Corro da lui.

-Mark! Ehi va tutto bene?- chiedo preoccupata mentre lo aiuto a rialzarsi.

-Si tranquilla, sono solo stanco.- dice sorridendo.
Ci sediamo ed iniziamo a parlare del più e del meno.

-Ma dimmi un po', cosa ci fai qui a quest'ora?- mi chiede improvvisamente.

-Beh... Ho litigato con mia madre, di nuovo, e sono corsa via.- dico con lo sguardo perso nel paesaggio davanti a noi.

-Le hai detto della partenza?- dice.

-Si, e puoi immaginare la sua reazione.- continuo io.

-Lo sai vero che senza il suo permesso non possiamo partire?- chiede.

-Si, ma io partirò comunque. Se c'è anche una minima possibilità di riuscire a conoscere mio padre e questo ragazzo che potrebbe essere mio fratello, non la perderò.- dico.

-Capisco...- dice.

-Com'è questo Paolo?- chiedo curiosa dopo un po'.

-È un bravo ragazzo, che come me ama il calcio. Si può dire che è il "secondo" capitano della Orfeo, squadra Italiana che ha partecipato all'FFI. È simpatico, anche se a volte può sembrare il contrario. (A:Vorrei aggiungere che è un figo, ma meglio di no 😂) È anche un bravissimo giocatore. Per la sua velocità viene chiamato "Meteora Bianca".- dice.

-Non vedo l'ora di conoscerlo!- esclamo entusiasta. Mark sorride.
Ci addormentiamo dopo un po'.

La mattina dopo...
Mark pov's
Apro gli occhi e mi ritrovo abbracciato a Manu (😍). Arrossisco di colpo, ma continuo a fissarla. È così carina quando dorme, ed è soprattutto tranquilla. Domani finalmente partiremo, sempre se sua madre glie lo permetterà.
Speriamo sia Paolo suo fratello, anche se... Se lo fosse lei... potrebbe decidere di andare a vivere in Italia con... con lui.

Insieme Nonostante Tutto - Mark Evans IEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora