Insieme Nonostante Tutto - Mark Evans IE

Capitolo 11

...finché passò un auto che chiamò mio 'marito'...

Io non ero presente però un paio di giorni dopo lo costrinsi a parlare. In quell'auto c'era un uomo della casa editrice che gli disse che non sarebbe mai diventato uno scrittore e che il calcio era un tema banale. Gli disse anche che ormai aveva perso ogni possibilità di diventar qualcuno scrivendo. Da quel giorno cambiò, ma non fu solo per quello...- si ferma.

-In che senso non fu solo per quello?- chiedo.

-No, niente lascia stare... Ora cerchiamo di trovare un pista... Non lascerò un minuto di più mia figlia nelle mani di quell'uomo!- esclama determinata.

Manu pov's
Ahi... Ho un dolore alla testa fortissimo, ma cosa è successo? E soprattutto, dove sono? Ricordo solo che qualcuno mi ha presa facendomi perdere i sensi... Forse è mio padre. Ho paura... E... Mia madre?

-Ben svegliata!- esclama qualcuno, anzi mio padre... Ora è entrato in questa specie di stanzino...

-Cosa vuoi? Lasciami in pace ti prego!- esclamo.

-Non ora, prima devo vendicarmi. Credevate di liberarvi di me così facilmente?- dice.

-Perché? Perché sei diventato così? Prima ti adoravo, eri un vero padre... Perché?- chiedo quasi piangendo.

-Per colpa del calcio e di tua madre! Ora basta! Non provare a fare altre domande!- esclama per poi cercare di farmi del male, ma...

-Tu non lo farai, prima mi volevi bene, e tutt'ora me ne vuoi. Non lo farai.- dico sicura.

-STA. ZITTA.- Urla. Ho paura, ho detto quelle cose sperando si calmi, ma la paura c'è...

-Non muoverti!- esclama per poi uscire. Ho il cellulare con me quindi... Chiamo Mark. C'è campo per fortuna.

Chiamata:
Mark: Manu! Amore mio sei tu!? Dove sei?
Manu: Mark non lo so. Mio padre mi ha presa ed ora sono chiusa in uno stanzino, ma ora dimmi: mamma come sta? Prima piangevo perché avevo ricevuto una notizia dalla vicina, diceva che aveva avuto un incidente...
Mark: Tua madre è qui con me e sta benissimo, ma tuo padre ti ha fatto del male?
Manu: Non ancora, il fatto dell'incidente dev'essere stato un suo piano...
Mark: Sta tranquilla piccola, andrà tutto bene. Ora controlla meglio, non c'è una finestra anche piccolissima per vedere dove sei?
Manu: Ora che me lo chiedi, si c'è. Aspetta... Credo di essere in uno dei vicoli vicino al centro commerciale, ma non ne sono sic...
Mark: MANU!

-Che c'è? Credi di poter fare tutto ciò che vuoi? Ora ti faccio vedere io!- esclama...

-SMETTILA!-

Mark pov's
Ha riattaccato... Deve esserle successo qualcosa.

-Mark, che è successo?- mi chiede preoccupata sua madre.

Le racconto tutto e vado dove mi ha detto Manu, ho chiesto alla madre di rimanere a casa e anche se con difficoltà, l'ho convinta. Qui ci sono vari vicoli, ma devo controllarli tutti e cercare una piccola finestra...
Nel primo non c'è, nel secondo nemmeno, ma nel terzo c'è una piccola finestra... Mi arrampico per controllare e quello che vedo è spaventoso. La mia piccola Manu con tanti graffi e lividi...

-MANUELA!- Esclamo preso dalla desperazione e dalle lacrime... Trovo una piccola porta che mi conduce in questa specie di rifugio, lì c'è suo padre...

-MALEDETTO!- Dico per poi saltargli addosso sfogando tutta la mia rabbia. Non gli ho fatto quasi niente, dopotutto è lui ad avere più forza...

-Ah bene, la piccoletta ha chiama...- si fermo a causa di una bottiglietta che gli lancio... Ha perso i sensi.

-MANU!- Dico entrando e abbracciando la mia piccola Manuela.

-M-Mark... G-grazie...- dice per poi svenire.
_____
Ho portato Manuela all'ospedale e chiamato la madre. Abbiamo avvisato la polizia dell'accaduto, ma ancora non ci hanno chiamati per dirci di averlo preso, speriamo bene...
Il medico dice che entro un paio di giorni Manu si rimetterà, menomale... Ecco che squilla il cellulare di sua madre, devono essere loro.

-Si pronto? Cosa?! Ma non potete aver sm... Ma... Io non posso crederci!- dice. Cosa sarà successo?

Già, cosa sarà successo?
Mi auguro come al solito che il capitolo (anche se breve) vi piaccia. Bye 😘