||L'AMORE PORTA GUAI 2||

By EyesOfBoschetto

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"Ci siamo sempre detti 'è finita' ma sapevamo entrambi che non sarebbe mai finita per davvero. Il punto è che... More

1.Il primo giorno
2.L'erba cattiva non muore mai
3.Andrà tutto bene
4.L'errore più grande
5.Ospiti inaspettati
6.Non dirgli mai
7.
8.Dimenticare mai
9.Gli opposti si attraggono
10.
11.Ho scelto te
12.
13.Il passato è solo una storia
14.Basta così
15.Non devi perdermi mai
16.Andata senza ritorno
17.Non c'è due senza tre
18.Non me lo dire!
19.Lacrime amare
20.Sorpresa in anticipo
21.È lui o non è lui?
22.Compleanno? No,grazie.
23.Problemi di intimità
24.Bugia maligna
25.Tornare quella di prima
26.Hai fatto la tua scelta,stammi bene
27.Non ci lega più niente
28.Vita spericolata
29.Arrivederci
30.Scappiamo a New York
31.Fingere
32.Come una volta
33.Via da qui
34.Divisi
35.Non si torna più indietro
36.Il nuovo lavoro
37.Un semplice spuntino
38.Lo voglio?
39.Io e te,sempre.
40 . Perché tanto mistero?
41.Doppio regalo
42.Minacce
43.Strani indizi
44.Amore,baci e shopping
46.Piero & Aurora,Aurora & Piero
47.Un ospite scomodo
+22
48.Il momento
49.Una visita a Milano
50.Cos'è la felicità?
51.Finiamola qua
AVVISO
avviso!!

45.Scelte importanti

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By EyesOfBoschetto

I:"No?"
A:"No." - risposi convinta. Mi guardò attentamente e alzò le spalle.
I:"Va bene,ritenterò la prossima volta."
A:"Buona fortuna allora!".
Mi baciò e continuammo a camminare per gli scaffali. Quando arrivammo all'ultimo vidi Gian che abbracciava Isabèl dondolandosi da un piede all'altro. Sembravano un po troppo in confidenza per me.
A:"Ignazio non ti sembra un tantino strano quell'abbraccio." - scrutò bene Gianluca e negò con la testa.
I:"No e anche se fosse,non è più affar mio ormai. Adesso è Piero il responsabile,e se quello che pensi tu è vero Gian non ne uscirà vivo."
A:"A proposito,dov'è Piero?"
I:"Era con Melissa."
A:"Mezz'ora fa. Adesso lo chiamo" - presi il telefono e dopo aver composto il suo numero iniziò a squillare invano.
Stavo per metterlo di nuovo nella borsa ma il display si illuminò. Un messaggio da un numero sconosciuto.
I:"Chi è?"
A:"Non lo so,vedi tu?" - prese il mio telefono e quando lesse il messaggio alzò gli occhi al cielo.
I:"Merda."
A:"Cos'è?" - presi il cellulare e lessi.

'grazie per averci negato il tuo aiuto ma per fortuna non ne abbiamo avuto bisogno. Preparati al peggio,mio fratello è libero."

Strinsi il telefono tra le mani e mi morsi il labbro.
I:"Tranquilla,non si avvicinerà a noi questa volta."
A:"Non ho paura. Sono sopravvissuta ad Alessandro,posso superare tutto."
I:"Possiamo superare tutto. Non sarai sola nonostante non vuoi sposarmi!" - risi e mi prese per mano mentre aveva Julio sulle spalle.

Uscimmo dal negozio dove c'era Piero appoggiato al muro.
Lo richiamai toccandogli una spalla e appena mi vide,iniziò ad incamminarsi da solo.
A:"Piero dove vai? Dobbiamo aspettare gli altri."
P:"A casa. Sono stanco." - guardai Ignazio perplessa e mi disse di lasciarlo stare. Ma io non volevo. Se Piero stava male,io dovevo correre da lui e aiutarlo,dovevo trovate una soluzione e farlo sorridere. Era così da sempre.
In quel momento uscirono anche gli altri e Gian si guardò intorno. Melissa invece sembrava un pò imbarazzata.
G:"Dov'è Piero?"
I:"È andato a casa. Era stanco,così ha detto." - Gian guardò nella direzione di casa e scosse la testa. C'era qualcosa di strano nell'aria e aumentò quando mio fratello si mise a correre verso casa.
I:"Melissa?"
Mel:"Sì? "
I:"Hai tutto il rossetto sbavato." - prese velocemente un fazzoletto dalla sua borsa e si pulì.
Is:"Andiamo a casa? Sono stanca."
I:"Ma io pensavo di andare a.."
Is:"Voglio andare a casa. Ora."
A:"Okay ma non agitarti."
I:"Viziata.." - fulminai Ignazio con lo sguardo e fece finta di non notarmi.

Quando entrammo nella sua auto,Isabèl e Melissa si addormentarono sul colpo mentre lui mi ignorava. Continuava a guidare guardando tutto il tempo fuori dal finestrino. Faceva l'indifferente. Ti faceva sentire inutile. E lui era il campione dell'indifferenza,era così bravo da farti venire i sensi di colpa.
A:"Igna cos'hai?"
I:"Niente,dovrei avere qualcosa?" - lo guardai di sottecchi e sbuffò.
A:"Come vuoi,magari te lo richiedo dopo." - tenevo lo sguardo fisso sulla strada ma notai che guardò Isabèl dal suo specchietto e scosse la testa.

Prima accompagnò Melissa a casa sua e dopo qualche minuto andammo a casa.
Isabèl senza dire niente andò nella sua stanza e io continuavo a guardare Ignazio che continuava a scrutare ogni passo di Isabèl.
G:"Oh siete arrivati."
I:"Mh."
A:"L'hai trovato Piero alla fine?"
G:"Sì. È tornata a casa sua."
A:"A casa sua? Ma perché?" - alzò le spalle e Ignazio lanciando le chiavi sul divano salì sopra.
G:"Non lo so,diceva che era pronto a ricominciare e che stava bene. Non sembrava convinto ma tranquilla mi occuperò io di lui,l'ho sempre fatto..piuttosto,cos'ha il tuo ragazzone?"
A:"Vorrei saperlo anch'io..invece tu,con mia figlia?"
G:"Cosa,che ho fatto?"
A:"Dimmi tu."
G:"Niente, non ho fatto niente. Tra me e lei tutto bene,come sempre."
A:"Mh,farò finta di crederti stavolta."
G:"A..adesso vado a casa,ci vediamo domani. Dai la buonanotte a tutti i tuoi bimbi da parte mia."
A:"Lo farò. Buonanotte Gian." - quando andò via andai al piano di sopra per chiarire qualsiasi cosa con Ignazio.

PIERO POV'S
Ero appena uscito di casa per andare da Gianluca,avevo bisogno di confidarmi con un amico. Dopo quello che era successo con Melissa ero più confuso di prima. Tante domande mi frullavano nel cervello.
Avevo fatto bene a reagire in quel modo con Melissa?
Era la verità quando diceva che io e Aurora non eravamo più niente?
E soprattutto,lei dov'era? Mi stava cercando? Stava pensando alla mia decisione?
Ma io.. provavo ancora le stesse cose per lei? Questa era la domanda più importante.
E se tutto era finito..
Non poteva finire così,non prima che lei sapesse cosa mi stava succedendo.
Prima doveva capire la ragione del perché mi comportassi come un pazzo,e poi,avrei lasciato a lei la scelta di abbandonarmi o continuare a stare accanto a me.

Suonai al campanello di Gian e poco dopo mi ritrovai nel suo salotto.
P:"Ciao Gian.."
G:"Oh mio dio,sei venuto a fare con me quello che hai fatto con Melissa?" - prima lo guardai offeso e schifato e poi spalancai gli occhi.
P:"Tu come lo sai!?"
G:"Credi che sia stupido? L'ho capito quando Melissa è uscita dal negozio e dal tuo atteggiamento. Era ora che ci provassi con un'altra."
P:"No..non è proprio così...io e Melissa non stiamo insieme."
G:"Okay ma è già un buon passo quello che hai fatto."
P:"Il fatto è che.." - mi invitò ad andare avanti ma non trovavo il coraggio. Mi avrebbe ucciso. Perché il mio migliore amico doveva essere il fratello della donna che amavo? Dovevo sempre fare attenzione alle parole da dire.
P:"Non era Melissa..almeno credo.."
G:"Adesso sei anche cieco oltre che drogato?"
P:"Smettila,con questi commenti non mi semplifichi il discorso! Non so come dirtelo..è vero,era Melissa ma per me..non era lei,ecco." - mi guardò con un sopracciglio alzato e prendendo due birre si sedette sul divano.
G:"Siediti e bevi,a quanto ho capito sarà lunga la nottata qui. Adesso spiegati,ma ricorda: dovrai tenere a mente tutte le volte che ti ho fatto da psicologo perché voglio essere pagato."
P:"Quando troverò i soldi,ma adesso ascoltami. Io..santo cielo,perché sei tu!"
G:"Chi dovrei essere?"
P:"Non lo so,tu non devi essere il mio migliore amico! È più facile parlare con lo specchio che con te!" - perfetto,adesso sembravo più pazzo del normale,lo capivo dalla faccia che aveva Gianluca.
G:"Piero,Piero so che sei confuso ma calmati. Se mi spieghi forse posso aiutarti. Facciamo una cosa,chiudi gli occhi,bevi un sorso di birra e dimmi tutto d'un fiato."
P:"Okay,ce la posso fare.."
G:"Bene,adesso rispondimi: cos'hai fatto quando eri con Melissa?" - bevvi un secondo sorso di birra e con gli occhi ben chiusi mi lasciai guidare dalle parole.
P:"Quando ero con Melissa in realtà io pensavo ad Aurora." - gli andò la birra di traverso e tossì prima di guardarmi con gli occhi spalancati.
G:"Mi prendi in giro? Cioè tu,mentre eri con Melissa in quel camerino,credevi di..insomma di..santo cielo,non vorrei essere volgare parlando di mia sorella."
P:"Ho capito cosa stai pensando e si,lo credevo. Ero proprio convinto."
G:"Piero è la cosa più brutta che potresti fare ad una ragazza,mi stupisci. Non dirglielo mai eh,non ne usciresti vivo."
P:"Non so come sia successo,so solo che ci stavamo baciando poi ho aperto gli occhi e mi sono ritrovato il volto di Aurora davanti. Mi vergogno tantissimo!" - affondai il viso tra le mie mani e scosse la testa divertito.
G:"Sei uno stronzo Barone. Proprio un vero stronzo." - sbuffai e lo guardai seriamente. A qualcuno dovevo dirla la verità.
P:"Gian..se ti dico una cosa prometti di mantenere il segreto? È molto più seria questa." - notò il mio cambiamento di espressione e lasciò la birra sul tavolo dedicandomi tutta la sua attenzione.
G:"Se fai così mi fai preoccupare,che è successo?"
P:"È molto importante,ho bisogno del tuo aiuto."

AURORA POV'S
Ero seduta sul letto solo con l'intimo e una vestaglia di pizzo nero che mi copriva in gran parte. Continuavo a fissare Ignazio che davanti allo specchio del bagno tentava di sistemarsi i capelli. Oppure si teneva occupato per ignorarmi ancora.
A:"Non pensi sia inutile sistemarti i capelli visto che ora devi dormire?"
I:"Non pensi sia inutile coprirti con quella vestaglia quando potresti mettere un pigiama?"
A:"Wow, sono davvero così ingrassata che ti faccio schifo così?" - sorrise e uscì dal bagno sdraiandosi sul letto.
I:"No,sai che non è così ma ti ricordo che ci sono minori in questa stanza." - sorrisi e mi feci seria all'improvviso.
A:"Ignazio...c'è qualcosa che non va?"
I:"No,va tutto a meraviglia."
A:"Hai qualche problema con Isabèl?"
I:"Cosa te lo fa pensare?" - si alzò dal letto e chiusi gli occhi.
A:"Ti prego ne abbiamo già parlato."
I:"Sì e ricordo che avevamo trovato un accordo. Io avrei continuato ad occuparmi di lei finché avrebbe vissuto qui. Avrei dovuto rispettarla e trattarla come componente della mia famiglia. Ma c'è un problema: io quando rispetto qualcuno voglio essere ricambiato,e lei non lo fa."
A:"Ignazio lo so ma cosa ci posso fare io."
I:"Parlarle,spiegare come stanno le cose,rimproverarla qualche volta!"
A:"Io non ce la faccio..sai com'è lei,se lo facessi creerebbe che per me sei più importante tu di lei e se ne andrebbe..."
I:"Non posso risolverti io tutti problemi. Cerca di fargli capire chi è che comanda o ti metterà i piedi in testa tutta la vita."
A:"Mi odierebbe."
I:"Peggio per lei. È ancora una bambina viziata e se continua così saranno gli altri a odiare lei. Sei ancora in tempo per salvarla o sarà così sempre."
A:"Ignazio me ne rendo conto che lei ha un suo caratterino però è fatta così..ti prego..accettalo.." - le lacrime erano già al culmine.
I:"Ma io sono stanco di vivere così! "
A:"E allora vattene!" - mi guardò sorridendo nervosamente e mi pentii subito di aver detto quelle parole.
I:"Certo. Sarebbe più facile per te no? Non avermi più in mezzo per far contenta tua figlia. Però intanto chi ci rimette? Tu."
A:"Scusami,non volevo dirlo.."
I:"Devi trovare una soluzione Aurora. Altrimenti non sono più disposto ad andare avanti."
A:"No Ignazio ti prego,non puoi chiedermi di scegliere tra te e mia figlia.."
I:"Lo hai detto tu. Sarebbe più semplice se tu gli parlassi..ma non vuoi." - mi sedetti sul letto e si inginocchiò per essere alla mia altezza.
A:"Okay, lo farò. Ma tu non andartene ti prego." - si alzò e andò fuori sul balcone.
Andai anch'io e lo abbracciai da dietro tentando di arrivare alla sua spalla,ma riuscii solo ad appoggiare la fronte sulla sua schiena.
I:"Che c'è?" - alzai le spalle e invertì la situazione mettendosi dietro di me e appoggiando il mento sulla mia spalla.
A:"Tu mi aiuterai?"
I:"Sì."
A:"Grazie." - gli presi le mani e mi appoggiai al suo petto.

PIERO POV'S
P:"È così che l'ho scoperto."
G:"Santo cielo,Piero mi dispiace.."
P:"Non ce ne motivo. Anche lei sta così no?"
G:"E con tutta quella droga che ti davano è peggiorato?"
P:"Sì."
G:"Piero dovresti dirglielo."
P:"No,no. Ha già i suoi problemi da risolvere e lei si deve preoccupare solo di sé stessa. Io me la so cavare."
G:"Ma se lo viene a scoprire da sola Aurora se la prende sul serio eh."
P:"E io..cosa devo fare Gianlù?" - mi misi le mani tra i capelli e alzandosi dalla sedia prese la sua giacca.
G:"Vai da lei e gli dici tutto. Dai,ti accompagno." - andai verso di lui e lo abbracciai.
P:"Grazie davvero,non saprei come fare senza te."

Presi la mia auto e in pochi minuti ci trovammo sotto casa Boschetto.
Superammo il cancello e Gian suonò al campanello. Pochi minuti dopo venne ad aprire Ignazio che ci guardò stupito.
G:"Ciao Ignazio,Aurora dorme?"
I:"No,è di sopra..perché? "
G:"Piero deve dirgli una cosa molto importante." - mi guardò e andò a chiamare Aurora mentre noi ci accomodammo in salotto. Poco dopo scese lei salutandoci con un sorriso.
A:"Allora? Chi mi cerca?" - Gian mi indicò e in quel momento volevo scappare via. Non sapevo come l'avrebbe presa,non volevo si agitasse troppo o che si arrabbiasse.
Aurora mi sorrise e mi fece cenno di sedermi sul divano.
G:"Bene,Ignazio è meglio che andiamo di là altrimenti non parlerà nemmeno fino a domani."
I:"Ma io voglio ascoltare."
G:"Ignazio seguimi che è meglio." - se ne andarono in cucina e rimanemmo solo noi.
A:"Perfetto,ora che sono andati in cucina troveremo il frigo vuoto domani. Allora,cosa volevi dirmi?"
P:"Vedi Aurora io..prima di dirlo mi prometti di non pensare direttamente al negativo e di non lasciarmi? Ne ho bisogno."
A:"Okay, ma se fai così mi fai preoccupare Piè. È una cattiva notizia?"
P:"Lo spero per te. Voglio dire,non che voglia vederti soffrire,ma se tu la prendessi con leggerezza sarei io a stare male."
A:"Oh, dimmi."
P:"Vedi io...non so perché,dovrebbe essere una cosa normale invece non riesco mai a parlarne."
A:"Beh dopo tutto quello che ti è successo è normale che tu faccia fatica a parlare. Insomma sei ancora mezzo stordito."
P:"No non è solo la droga! Ultimamente sono sempre nervoso anche perché.." - mi bloccai e mi prese la mano.
A:"Vuoi un abbraccio Piero?"
P:"Sì ti prego."
Mi abbracciò accarezzandomi la schiena e ora era ancora più difficile. Avevo paura di perderla. Chiusi gli occhi e dopo che passarono vari minuti silenziosi la spiazzai.
P:"Sono malato Aurora."

***

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