42.Minacce

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Due mesi dopo...
Erano due mesi che continuavo a guardarmi allo specchio per vedere se la mia pancia era più gonfia del solito. Ultimamente si era ingrandita solo un pochino. Ero elettrizzata!
Non vedevo l'ora di vedere il mio pancione bello e tondo, avvolte mi trovavo a sorridere solo al pensiero.

Quella sera c'era una piccola festa nella villa di un vecchio amico di Ignazio e mi aveva costretta ad andare con lui.
I:"Amore!! Sei pronta?"
A:"Mhh..no!" - venne in camera e trovandomi ancora davanti allo specchio sbuffò.
I:"Tesoro, finiscila di fissarti la pancia. Guarda che se passi tutto il giorno davanti allo specchio non cresce all'improvviso!"
A:"Lo so ma non voglio perdermi nulla di questa gravidanza. Quando ero incinta di Isabél non avevo molto tempo per guardarmi con tutto lo studio dell'Università."
I:"Lo so ma faremo tardi. Ti ci metti stasera poi,su." - venne dietro di me dandomi un piccolo bacio sulla guancia e si infilò la sua giacca. Lo guardia e fece una piroette tutto esaltato.
A:"Igna.."
I:"Che ne pensi? Sono figo eh?"
A:"Per caso l'hai rubato a Mozart quell'abito?"
I:"Ah ah molto gentile. Sei solo invidiosa,ma ho pensato anche a te."
A:"Uh! Cos'è, un vestito prestato dalla regina Elisabetta?"
I:"Non sei spiritosa. Sbrigati ora."
A:"Perché hai tanto fretta? Ah giusto,devi suonare la suonata n.5"
I:"Quella era di Beethoven. E poi no,non ho fretta ma non voglio nemmeno essere l'ultimo."
A:"Sei fastidioso ultimamente. Adesso esci che devo cambiarmi."
I:"Se ti lascio sola arrivi domani."
A:"Fuori!" - roteò gli occhi al cielo e imprecò correndo giù per le scale.
Palle,solo tante palle.
Tutti questi suoi amici cominciavo ad odiarli.

Qualche minuto dopo..
Eravamo appena arrivati alla festa e Ignazio continuava a stringermi a lui con una mano sul mio fianco,come se scappassi. Superammo il grande cancello grigio e ci trovammo in un enorme giardino.
Quando arrivammo sotto la porta un tizio vestito di nero ci bloccò indicandoci con la sua penna.
X:"Il vostro nome? Devo controllare se siete invitati."
A:"Oh mio dio,non siamo mica a Buckingham Palace!"
I:"Sei fissata con l'Inghilterra! E poi ti ricordo che è gente di classi sociali mooolto alta!"
A:"Oh certo. Scommetto che farebbe un baffo anche al principe William."
I:"Ma.." - mi guardò confuso e alzai le spalle.
A:"Ho sognato la ruota panoramica stanotte."
I:"Capisco. Adesso inizierai a parlare inglese?"
A:"I don't know." - sorrise e Blackman gli picchiettò sulla spalla.
X:"Sto ancora aspettando i vostri nomi."
I:"Ah si. Boschetto."
X:"Eccovi. Passate." - si levò di mezzo e finalmente potemmo entrare.

Wow. Il mio sogno. Musica assordante,folla pazzesca,palloncini sul soffitto,ragazzi che ballavano,bevevano,mangiavano.
Venimmo accolti subito dal padrone di casa che abbracciò calorosamente Ignazio mentre a me fece il solito baciamano. Ovviamente subito dopo mi pulii sul mio vestito, che schifo.
Dopo aver ballato,mangiato a sbafo e bevuto troppo mi sedetti tranquilla su una poltroncina mentre Ignazio parlava col suo amico non molto lontano da me. Non voleva lasciarmi sola, diceva che c'erano anche ospiti non graditi.
Proprio in quel momento un tipo alto,moro e piazzato si sedette sul bracciolo della mia poltrona. Mi sorrise e ricambiai per cortesia ma senza troppa confidenza.
X:"Ciao"
A:"Ciao..."
X:"Sei sola?"
A:"No sono con mio ma..il mio ragazzo."
X:"Mhh..chi sarebbe?"
A:"Ignazio."
X:"Uh. Brutta scelta.." - lo guardai male e poi mi concentrai su una cosa.
A:"Tu chi sei scusa?"
X:"Hai ragione,non mi sono presentato. Mi chiamo Stefano. Lieto di rivederti Ginoble."
A:"Come mi conosci?"
S:"Oh ti prego. Eri la ragazza più sfigata del liceo."
A:"Okay,tu ora da dove sbuchi? Sentiamo, che ruolo avevi a quei tempi?"
S:"Ero in classe con Melissa Galiano,un piccolo pezzo della comitiva del tuo em..ragazzo."
A:"Non mi viene in mente niente,spiacente."
S:"Ah. Non ti dice nulla il quattro ottobre di quindici anni fa,villa Boschetto,piccolo scontro con il ragazzo più popolare della scuola ovvero il tuo attuale ragazzo?"
A:"Come posso dimenticare quel giorno? Mi ha cambiato la vita."
S:"Beh sono stato io a spingerti su di lui."
A:"Scusa?"
S:"Una scommessa tra amici. Farti fare l'ennesima figura da polla davanti a tutti e screditarti davanti al 'principe del liceo'"
A:"Mi dispiace per te ma hai perso la scommessa allora. Perché io e 'il principe' siamo stati sposati per tredici anni."
S:"Complimenti. Io lo odio."
A:"Perché?"
S:"Lo odia mio fratello,lo odio io."
A:"Chi è tuo fratello?"
S:"Lo conosci,anche troppo. Per colpa tua mio fratello impazzì al liceo. Ti veniva dietro da mesi ma a te non fregava niente di nessuno. Sai chi è mio fratello? Fabio Forleo." - a quelle parole mi alzai di scatto e indietreggiai da lui.
A:"Cosa vuoi da me?"
S:"Tranquilla,voglio solo il tuo aiuto."
A:"Perché?"
S:"Per scagionare Fabio."
A:"Non aiuto le persone che mi hanno ferita."
S:"Lui non è un criminale!" - in quel momento si avvicinò Ignazio e quando vide Stefano mi strinse la mano diventando minaccioso.
I:"Che succede qui?"
S:"Boschetto. Niente,parlavamo."
I:"Sparisci Stefano. Lascia stare Aurora."
S:"Dovresti ringraziarmi. Sono stato io a farvi scontrare."
I:"Non ti ringrazierei mai. Sei uno stronzo per me. Devi sparire. Ti disprezzavo prima,ti disprezzo ora. Tu e tuo fratello mi avete portato solo guai. Ah,per la cronaca,tocca ancora Aurora e ti aspetto le ossa."
A:"Ignazio.." - gli carezzai il braccio e mi guardò.
I:"Meglio andare,la festa sta finendo." - rivolse un ultima occhiata a Stefano e uscimmo da quella casa.
Sentii gridare Stefano che disse 'ci vediamo in giro'. Certo.

||L'AMORE PORTA GUAI 2||Where stories live. Discover now