8.Dimenticare mai

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ISABÈL POV'S
Ero pronta per andare a scuola,questa mattina da sola perché la mamma non ne voleva proprio sapere di svegliarsi.
L'avevo sentita di nuovo litigare con papà,e pensare che sembrava andare tutto bene. In fondo era una cosa normale,erano troppo simili per andare d'accordo.
Ero seduta sul muretto dietro la scuola dove mi raggiunse Edoardo.
E:"Ciao"
Is:"Ehi! Come stai?"
E:"Bene direi,tu?"
Is:"Credo. I miei stanotte hanno litigato di nuovo"
E:"Capisco. Genitori troppo simili per andare d'accordo vero?"
Is:"Si! Come lo sai?"
E:"Ho provato a indovinare"
Is:"E i tuoi invece?"
E:"Non lo so. Avvolte dimenticano anche che esisto"
Is:"Mi dispiace..Ma come fai a sopportare tutto questo? Insomma,nessuno ti dà il rispetto che meriti!"
E:"Ci sono abituato ormai. Ecco che ne arriva un'altra. Dovresti andare,se ti vede qui tratterà male anche te" - mi girai e capii che stava parlando di Sara.
Is:"Lei? Anche lei ti tratta male??"
E:"Ovvio,è innamorata di Jacopo."
Is:"Chi è Jacopo?"
E:"Il capobanda,quello che mi picchia"
Is:"Come fa ad amare quel tipo?"
E:"Non lo so,sono gusti"
S:"Isabèl! Vieni con me dai!" - stavo per andare ma quando viddi che Edoardo abbassò lo sguardo cambiai idea.
Is:"Non posso,sto con lui ora"
S:"Dai,non abbassarti al suo livello" - a sentire quelle parole mi venne una rabbia dentro.
Is:"Sicuramente è un livello più alto del tuo."
S:"Certo che sei strana. Vabbè,me ne vado."
Is:"Fai bene."
S:"Sai? Non so se qualcuno te lo hai mai detto ma non sei per niente uguale a tua madre"
Is:"In realtà tutti dicono il contrario."
S:"Tu non sei degna di essere figlia di Aurora Ginoble." - stavo per andare da lei a dirgliene quattro ma Edoardo mi acchiappò dal braccio.
E:"Lascia stare,è inutile parlare con lei."
Dopo lunghe cinque ore finalmente tornammo a casa ed Edoardo insistette ad accompagnarmi. Entrati in casa,la mamma era intenta a scrivere delle carte di lavoro e quando vide Edoardo mi guardò confusa.
Is:"Ciao mamma. Emm..lui è Edoardo,un ragazzo che ho conosciuto a scuola"
A:"Oh,ciao. Vuoi fermarti a pranzo?"
E:"Se non disturbo,è un piacere"
A:"Nono,tranquillo".
Appena ci sedemmo,Edoardo divorò tutto velocemente.
Is:"Avevi molta fame eh"
E:"Già. Non mangio spesso così bene"
A:"Beh,ti ringrazio."
E:"Sembrate molto unite voi due"
A:"È così. Tu che rapporto hai con tua madre?"
E:"Non buono. Mi tratta peggio di un cane"
A:"Mi dispiace tanto"
E:"Nah,abitudine. Anche a scuola è cosi"
A:"Davvero?"
E:"Si,è così che ho conosciuto Isabèl. Gli altri mi picchiavano,mi prendevano in giro mentre lei è l'unica che mi ha parlato,senza pensare al giudizio degli altri."
Is:"Visto che siamo in argomento mamma,volevo dirti che Edoardo mi ha invitato a stare da lui qualche giorno" - appena dissi così sbarrò gli occhi e l'acqua che beveva gli andò di traverso.
A:"D-da soli?"
Is:"Credo di si,perché?"
A:"No nulla,ma dimmi Edoardo,come mai questa decisione?"
E:"Mi è arrivata all'improvviso,volevo un pò di compagnia,avere intorno gente che dimostra di volermi bene. Ma se non può, fa nulla.." - divenne triste all'improvviso e mia madre lo guardò con uno sguardo mai visto prima sul suo viso,comprensivo. Quel ragazzo aveva proprio fatto breccia nel suo cuore..
A:"Tranquillo Edo,per me va bene ma se.."
E:"Le prometto che.."
A:"Dammi del tu."
E:"Ti prometto che non le accadrà nulla di male,starò attento. Sono affezionato ormai ad Isabèl,è l'unica che mi capisce davvero"
A:"Beh sono felice. Quando vai Isabèl?"
Is:"Credo stasera"
A:"Va bene però stai attenta eh"
Is:"Tranquilla mamy. Tu piuttosto stai attenta!"
A:"A proposito,stasera c'è una festa da tuo padre"
Is:"E ci vai?"
A:"Devo per forza. È per il suo lavoro e in qualità di 'sua moglie' devo andare per forza"
Is:"Ma mamma ci vai da sola? Ti ricordo che ora papà sta con quella"
A:"Infatti Piero si è offerto per accompagnarmi"
Is:"Va beh. Allora,io preparo le mie cose"

La sera..
AURORA POV'S
Stavo facendo i capelli per la festa di stasera,Piero ancora non era arrivato. Sinceramente,avevo poca voglia di andare,soprattutto di mettere piede in casa di quel poco di buono di mio marito.
Erano anni che non ci andavo e non avevo la minima idea dell'effetto che mi avrebbe fatto.
Poi,io e lui dovevamo fare finta di essere ancora una famiglia felice per non macchiare il buon nome di Boschetto. Il problema è che non sapevo come comportarmi,come si sarebbe comportato lui. E Melissa? Cosa avrebbe fatto lei? Adesso che stavano insieme chissà che aveva in mente. Certo che Ignazio non ci aveva messo nulla a voltare pagina. Ed è quello che dovevo fare anch'io,mettere fine a questo capitolo e iniziarne un altro,con Isabèl.
P:"Aurora!!"
A:"Sono sopra! Mi sto vestendo,5 minuti e scendo"
P:"Isabèl è già andata via?"
A:"Si"
P:"Ma ti fidi di quello?"
A:"Sembra un bravo ragazzo e poi è così tenero!!"
P:"Hai finito?"
A:"Quasi!!"
P:"Sono passati cinque minuti. Guarda che adesso salgo eh"
A:"Permettiti e ti faccio cadere dalle scale."

PIERO POV'S
Erano passati più di venti minuti da quando Aurora aveva detto di scendere e stavo perdendo la pazienza. Mi sedetti su un gradino e iniziai a canticchiare battendo a tempo il piede per terra.
A:"Eccomi!"
P:"Era ora!".
Mi alzai e quando mi voltai per guardarla rimasi a bocca aperta.
Era da togliere il fiato. Meravigliosa.
Aveva un vestito a campana fino al ginocchio blu notte e i lunghi capelli neri che li scendevano a boccoli sulle spalle. Perfetta. Scese le scale e quando arrivò di fronte a me rimasi a guardarla come un idiota.
A:"Piero!"
P:"S-si?"
A:"Sono ore che ti chiamo. Cos'hai?"
P:"Niente..sei bellissima."
A:"Grazie.." - divenne rossa e rimasi a guardarla sorridendo.
P:"Posso farti una domanda?"
A:"Dimmi. Però andiamo intanto"
P:"Perché stai andando a questa festa? Cosa importa a te?"
A:"Ignazio mi ha chiesto questo favore.."
P:"E dopo quello che ti ha fatto gli fai anche il favore?"
A:"Non lo so..Hai ragione però, che potevo fare?"
P:"Niente. Non puoi andare a quella festa,non è giusto." - si portò una mano in testa e si sedette sul bracciolo del divano.
A:"Hai ragione..."
P:"Fidati,è la cosa giusta." - mi guardò e mi prese la mano.
A:"Comunque grazie per esserti offerto."
P:"Sai che a me piace aiutarti. Io ti.."
A:"Mh?"
P:"Io ti amo."
A:"..credevo fosse passata questa storia"
P:"Mai. Non è mai finita. Anzi,aumenta secondo dopo secondo. Scusa se te lo dico,anche in tutti questi anni,quando ti vedevo ridere con Ignazio,stavo male anche se non te ne accorgevi,ho imparato a nasconderlo bene." - abbassò lo sguardo e una lacrima scese velocemente.
A:"Scusa.."
P:"Cosa?"
A:"Scusami...per tutto." - mi abbracciò forte e iniziò a piangere.
P:"No..no,scusa niente. Tu non devi chiedere scusa.".
La staccai da me e gli accarezzai la guancia.
Mi guardò con gli occhi gonfi e non resistetti più.
La presi dalle braccia e mi fiondai sulle sue labbra. All'inizio si allontanò non ricambiando il bacio. Iniziò a fissare il vuoto.
Si avvicinò a me mettendo una mano sul mio petto. Mi guardò,mi prese dalla giacca e finalmente,mi baciò,lei.
Ricambiai con tutto me stesso passando una mano tra i suoi capelli.
Intensificammo il bacio. Il più bello della mia vita.
Un bacio casto ma allo stesso tempo passionale.
Un bacio al gusto dolce/amaro.
Un bacio romantico.
Un bacio vero.
Il nostro bacio.

||L'AMORE PORTA GUAI 2||Where stories live. Discover now