22.Compleanno? No,grazie.

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Il giorno seguente...

14 giugno 2016. Orribile. Semplicemente orribile. Dicevano 'è il tuo compleanno,fai un sorriso!'. Però dovevano rispondere ad una domanda: come potevo fare un sorriso se avevo raggiunto la soglia dei trenta?
Mi sentivo orrenda,vecchia, una di quelle signore che passa la mattinata a pulire casa,cucinare mentre guarda 'la prova del cuoco' o la 'signora in giallo'.
Per fortuna io cercavo di ostacolarmi da quella cerchia continuando a vestirmi alla moda e a lavorare come sempre. E poi,questi pensieri era meglio tenerli per me, altrimenti Piero avrebbe ricominciato a dire che lui aveva trentasei eppure era ancora un macho rubacuori. Ma questo lo diceva lui. Non lo vedevo in compagnia di una ragazza da più di sei anni!
Ero ancora nascosta sotto le coperte,mentre la sveglia continuava a bombardarmi le orecchie.
Sentì scoprirmi leggermente il collo,questo era un reato. Chiunque aveva la splendida idea di scoprirmi mentre dormivo doveva sparire dalla mia vista per tutta la mattinata.
I:"Buongiorno amore mio." - mi lasciò un bacio alla punta dell'orecchio e io in risposta mugugnai qualcosa ancora con gli occhi chiusi.
A:"Mhh.."
I:"E tanti auguri! Stai facendo vecchia eh!"
A:"Non sei per niente divertente. Adesso sparisci."
I:"Già di malumore? Dai amore,sono solo trent'anni,non è la fine del mondo!" - aprii gli occhi fulminandolo e piano piano indietreggiò uscendo dalla stanza.
Mi alzai controvoglia, faceva un caldo terribile. Il regalo più gradito di oggi sarebbe stato sicuramente un secchio d'acqua sopra.
Scesi giù per fare colazione e trovai già tutti pronti a tavola,compresi gli ospiti. Appena mi vide Gianluca iniziò a intonare la canzoncina del compleanno e alla prima nota lo guardai in cagnesco.
G:"Tanti auguri a.."
A:"Prova a cantarla e oggi avrai una giornata terribile. Poi,che sia chiara una cosa: fatevi la spesa a casa vostra,non potete venire ogni mattina a mangiare qui,non è un albergo."
Gianluca guardò Ignazio confuso e lui gli fece segno di ignorarmi. Piero venne vicino a me e aggrottando la fronte iniziò a gridarmi nell'orecchio.
P:"Ehi! Non gradisci la mia compagnia." - alzai gli occhi al cielo lanciandoli un'occhiata assassina.
A:"Piero.."
P:"Come non detto.".
Alzò le mani in segno di arresa e si allontanò lentamente. Intanto mi corse incontro Julio e prontamente lo presi in braccio riempiendolo di baci. Aveva tutta la nocca contornata di cioccolato.
I:"Questa è pura ingiustizia. Tutti quei baci dovresti darne almeno uno a testa."
J:"Voglio l'altra cioccolata!"
P:"Ancora?!"
A:"Tesoro quante barrette hai mangiato fino ad ora?"
J:"Tre!"
A:"Ignazio finiscila di ingozzarlo di schifezze!"
I:"Dai Aurora, deve crescere sostanzioso!"
A:"Si ma voglio che a cinque anni entri ancora nella sedia."
I:"Esagerata!"
A:"Ignazio,sei andato a trovare Melissa?"
I:"No,dicono che siccome il bimbo è nato prematuro è debole e deve stare a riposo. Perché?"
A:"Bah,curiosità." - Piero mi guardò preoccupato e io ricambiai il suo sguardo. Lui credeva fosse sbagliato ma io avevo intenzione di andare da lei e farmi spiegare ciò che stava dicendo al telefono.
Is:"Io vado da Edo,torno prima di pranzo!" - mi diede un bacio sulla guancia e notai che Gianluca la guardò malinconico.
A:"Devo andare anch'io,voi tre badate al piccolo."
G:"Ricevuto!" - si lanciarono tutti e tre un'occhiata furba e Julio applaudì guardando Ignazio.
A:"Quegli sguardi non piacciono. Se quanto vengo trovo qualcosa fuori posto,dovrete pulirmi casa per una settimana. Non vi conviene, è molto grande.".
I sorrisi dei ragazzi si spensero e si accasciarono annoiati sul tavolo mentre Julio rideva di gusto.
P:"Si,ridi finché puoi piccoletto. Quando diventerai grande subirai anche tu le torture di questa strega!".
Strega? Strega,io? Non lo cacciai di casa solo per compassione.
A:"Senti Barone,non solo mangi a sbafo dalla mattina alla sera in casa mia cone se tu non ne avessi una,adesso dici amche che io sono una strega?! Hai rotto! Io non sono la tua badante,né la tua cuoca, ne la tua cameriera,ne tua madre! Se vuoi davvero qualcuno che ti serva e che ti mantenga,sposati e levati dalle palle!"
P:"Ma non era per offenderti.." - abbassò lo sguardo e prendendo la borsa uscii di casa.
G:"Ah Pierino,mancava pochissimo per fargli arrivare i nervi al limite e tu ci sei riuscito!"
I:"Cavolo Piero,la conosci più di me ,dovresti sapere com'è fatta!".

||L'AMORE PORTA GUAI 2||Where stories live. Discover now