24.Bugia maligna

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Da quando Isabél era andata via,l'aria era tesa e pesante. Le giornate erano lunghe e noiose. Non riuscivo più a sorridere,la mia bambina era andata via e non potevo ancora crederci che l'aveva fatto davvero.
Ero seduta a tavola a giocherellare con il cibo,Ignazio seduto davanti a me che ogni tanto mi scrutava con gli occhi. Da quel giorno non ci eravamo più detti una parola e questo faceva male,tanto. Questa casa si era spenta all'improvviso. Io ce l'avevo un pò con lui perché se non fosse stato così duro,lei non avrebbe reagito così. Anche se non potevo costringerli a vivere sotto lo stesso tetto. D'altra parte,Ignazio ce l'aveva con me. Secondo lui ero troppo buona con Isabél, ma il fatto era che non volevo che lei passasse ciò che avevo passato io,era questa la mia paura. Arrivò Gianluca tutto allegro ma io e Ignazio continuammo a fissare i piatti.
G:"Ciao famiglia!" - si guardò intorno dispiaciuto e arricciò il labbro. Gli sorrisi leggermente e tornai a giocare col bicchiere.
G:"Ancora così voi due?".

Nessuna risposta.
I:"Se Aurora mi avesse detto quello che Isabél provava nei miei confronti, staremo diversamente."
A:"Tu non hai mai provato a parlare con lei,non ci sei mai stato. Io l'ho cresciuta,non tu."
I:"Lei non ce l'ha con me solo perché sono stato assente. È altro."

Già..era altro..
Caro Ignazio, sapevo benissimo che era altro,ma non avevo mai avuto il coraggio di dirtelo. Dopo tanti anni il rimorso si faceva sentire.
Sapevo qual era la natura dell'odio di Isabél ed era normale,anzi,sarebbe stato strano se non lo fosse. Aveva tutte le ragioni del mondo per odiarti. Dopotutto era figlia di....no,lasciamo stare. Perché doveva andare così, perché non l'ho rivelato prima.
Forse per paura. Si,per arroganza. Prepotenza. Vigliaccheria. Chi più ne ha più ne metta.
Gianluca era andato via da un pezzo, gli dispiaceva vederci così, noi fue che eravamo sempre uniti e che ci amavamo da morire. Ero sdraiata sul letto a fissare il soffitto, mentre lui era al telefono ,come al solito.

All'improvviso sentii una voce femminile,molto familiare. Scesi di corsa,lei non si doveva permettere di entrare in casa mia. La trovai a chiacchierare animatamente con Ignazio e la gelosia si impossessò di me.
A:"Mary?"
M:"Aurora! Cercavo te.."
I:"Vi lascio sole." - Ignazio uscì e mi accomodai sul divano con lei.
M:"Ho saputo di Isabél."
A:"Si. Allora?"
M:"Allora ho pensato che tu ad Ignazio non gli hai mai detto nulla." - strinsi i pugni graffiandomi le mani. Questa storia mi stava perseguitando,brutto segno.
A:"Cosa vuoi Mary?"
M:"Aiutarti. Devi dirglielo. Hai sbagliato,ammettilo. Io ti avevo avvisato il giorno della tua partenza all'Università, invece tu hai preferito non dire nulla. Poi lui lo scopre cinque anni dopo e tu che fai? Gli dici che è vostra figlia. È stato tutto un errore."
A:"Tu che ne sai? Non sei meglio di me!"
M:"Deve saperlo."
I:"Cosa devo sapere?"- sospirai e con tutta la calma possibile e silenziosa iniziai a piangere.
M:"È il momento."
A:"Mary,non rovinarmi la vita ti prego. Anche se la tua è rovinata non farlo con la mia.."
M:"Devi farlo. Si vede lontanamente. Non gli assomiglia per niente."
I:"Parlate per favore."
A:"Mary no..ti prego..."
M:"Fallo tu allora."
I:"Aurora,non peggiorare le cose e guardami." - rimasi a fissare per terra,mi vergognavo. Mary sbuffò e sparò tutto d'un fiato.
M:"Isabél non è tua figlia. È di Piero."
P:"Mia...?"

***

||L'AMORE PORTA GUAI 2||Where stories live. Discover now