LEAVE ME LONELY ||Jacob Sarto...

By ohitspaehere

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!!! DA REVISIONARE !!! "Quando esci da quella porta non tornare mai più. Il mio cuore ne ha abbastanza del pr... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Avviso
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22 Pt.1
Capitolo 22 Pt.2
Non è un capitolo
Capitolo 23
Cambiamenti
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Non è un capitolo!
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Happy Bday!
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
#AskPæ
Rispondo all' #AskPæ
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Greedy
Capitolo 42
Monologo

Capitolo 32 +10k!

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By ohitspaehere

"Lasciami in pace! Non ti devi più azzardare a parlarmi!" urla violentemente, spintonandomi verso il muro.

"Fai schifo! Sei una persona orrenda! Non ti meriti niente! Nella mia vita vali zero!" Calde lacrime inziano a bagnare il mio viso, ormai rosso. Mentre il mio corpo inerme, è accasciato a terra, appiccicato al muro.

"Sei inutile, egoista, insensibile, pensi solo a te stessa e a soddisfare i tuoi bisogni" le lacrime aumentano sempre di più, e con fatica cerco di alzarmi, facendo aderire la schiena alle mattonelle fredde della stanza. La luce fioca che proviene dalla piccola ed unica lampadina del soffitto, mi acceca, nonostante non sia tanto potente neanche da illuminare per bene la stanza.

"Ti prego smettila" sussurro ammalapena, guardando a terra, e sprecando il poco fiato che mi era rimasto.

"Non ti vergogni di quello che sei? Non ti fai schifo?" Dice lui, guardandomi con sguardo freddo.

"Basta!" Cerco di dire tra le lacrime.

"Guardati, ti stai distruggendo da sola, sei così debole ed ingenua" si abbassa sulle ginocchia, facendo un sorriso malvagio ed accarezzandomi la guancia, tutta bagnata.

Il solo contatto della sia mano con la mia pelle mi fa venire i  brividi.

"Jacob ti prego..." dico cercando di piangere in silenzio, e spiaccicandomi al muro, tentando di scappare dal suo tocco.

"Diana, non puoi scappare da quello che c'è nella tua testa"

Mi alzo di scatto sul busto, sgrandando gli occhi e facendo un grande respiro. Mi metto una mano sul petto, respirando velocemente, e guardando un punto fisso davanti a me. Il suono del telefono mi fa girare verso il comodino, ed ancora inregolare e spaventata dal sogno, rispondo alla chiamata senza vedere chi è.

*inzio chiamata

Io: Pronto?

X: Pronto Diana

Io: chi è?

X: em, sono Jacob

Io: ah, ciao

X: sei per caso impegnata?

Io: um, no. Perché?

X: ti andrebbe di venire al parco?

Io: certo

X: tra mezz'ora ci vediamo li.

Io: Okay

X: stai bene?

Io: Sisi a dopo

*fine chiamata

Chiudo il telefono, buttandolo sul letto e mettendomi le mani sul viso. Mi compro gli occhi, respirando pesantemente. Mi massaggio le tempie, strozzando un'urlo. Cosa doveva rappresentare questo sogno? Poi perché proprio Jacob?

Scuoto la testa, alzandomi dal letto. Appena i miei piedi toccano il suolo, un'improvviso brivido di freddo di percorre tutta la schiena. Mi viene la pelle d'oca, ed inizio a saltare verso l'armadio.

"Freddo! Freddo!" Urlo aprendo l'armadio e prendendo dei calzettoni ed un felpone. Infilo tutto velocemente, per poi afferrare il cellulare e strisciare  in salotto con la lentezza di una lumaca. Appena oltrepasso la soglia della mia camera, una ventata di aria calda, ed odore di biscotti mi penetra nella narici, dandomi subito una sensazione di conforto.

Cammino verso il salotto, trovando al suo interno tutti scatoloni, strapieni di decorazioni natalizie.

"Buongiorno!" Urla mia madre con un cappellino da elfo in testa, concentrata dal non cadere dalla scala mentre sta appendendo le palline di natale nella parte alta dell'albero.

"Giorno" rispondo ridacchiando.

Sposto lo sguardo verso papà e White. Anche loro indossano dei cappellini da elfo, e stanno appendendo delle decorazioni. Il tavolo è pieno di latte, biscotti e robe varie. Senza pensarci mi ci fondo subito, ingozzandomi di biscotti.

"Mamma, io tra un po esco" borbotto con la bocca piena.

"Okay, ma copriti che fa freddo"  mi regala un grande sorriso, che io ricambio per poi correre in camera.

Mi cambio, mettendo vestiti abbastanza pesanti. Guardo l'ora. Sono le 10:00, e Jacob mi ha chiamata alle 9:40 circa. Okay, sono un po in ritardo. Prendo tutto quello che mi serve, per poi uscire di fretta da casa, correndo verso il parco. Arriverò in ritardo di poco, non credo che si arrabbi. Dopo 10 minuti o più sono arrivata, e con il fiatone mi fermo davanti al cancello, cercando di recuperare fiato. Una volta calmata entro, iniziando a cercarlo con lo sguardo. Dopo un po che giro, lo trovo, seduto su una panchina, proprio alla fine del parco. Cammino verso di lui, che appena mi vede si alza in piedi, venendo verso di me. Mi sento un po strana a stare in sua presenza. Prima l'ho sognato, e non mi ha detto cose davvero bellissime, ma è solo un sogno no?

"Ciao!" Dico io ormai arrivata davanti a lui. Non mi saluta neanche, che mi salta tra le braccia, stringendomi in un forte abbraccio. La sua esagerata altezza mi fa apparire una nana davanti a lui, quindi sono praticamente sommersa nel suo petto. Sento il suo cuoricino battere in modo più accelerato rispetto alla norma, ed io suo respiro batte sul mio collo. Un po scossa ricambio l'abbraccio, che davvero non mi sarei mai aspettata. Dopo un po ci stacchiamo, e mentre cammino verso la panchina, mi prende per la mano, facendomi abbassare la testa con gli occhi parecchio sgranati. Okay. Aria.

Ci sediamo sulla panchina, ancora mano nella mano. Sono un po a disagio, quindi cerco di evitare il suo sguardo. O porca puzzola, sento che farò una figura di merda tra poco.

Il silenzio regna tra di noi. Nessuno dei due ha intenzione di parlare o fare qualcosa. Beh dovrebbe farlo lui no? Alla fine lui mi ha chiamata.

Senza che io possa fare niente, un piccolo ruttino esce dalla mia bocca. Ma che dico ruttino, mi avranno sentito anche i pinguini al polo nord. Metto subito tutte e due le mani davanti alla bocca, interrompendo il contatto tra noi due. Il mio viso si tinge di un rosso peperone. Cosa vi avevo detto io? Figura di merda pt. 1

Cavolo, cavolo, mi vado a sotterrare. Ma davvero Diana? Proprio adesso dovevi ruttare? Non potevi tenerti le tue cose per te?

Jacob inizia a ridere, mettendosi le mani sulla pancia.

"Non ridere!- gli do un pugnetto sulla spalla - non l'ho fatto apposta! Quando viene viene!" Cerco di difendermi.

'Quando viene viene' Diana fai sul serio? Ma che problemi ti affliggono? Sei per caso caduta dal seggiolone da piccola? A quanto pare si.

"Non fa niente. Meglio fuori che dentro" dice con le lacrime agli occhi per la risata di prima.

Lo guardo male, girandomi di spalle ed incrociando le braccia al petto.

"Dai, non te la prendere!" Dice lui da dietro di me.

Non lo sento dire più niente, fino a quando le sue mani non mi circondano, facendo aderire la mia schiena al suo petto. Sgrano un po gli occhi, quando il suo respiro batte sul mio collo. O porca patata dammi la forza.

Posa il mento sulla mia spalla, senza però schiacciarla, così da mettere la testa allo stesso livello della mia. La mia guancia un po paffuta sfiora la sua, facendomi un po il solletico.

"Come mai mi hai chiamata?" Domando rilassata guardando davanti a me, e godendomi il calore che mi trasmette.

Fa un sospiro, per poi aumentare la stretta dell'abbraccio, e quindi facendomi appiccicare ancora di più a lui.

"Avevo bisogno di aria" rimango immobile, attendendo che inizi a parlare di qualcosa.

Non so perché,  ma quando sono nelle sua braccia, mi sento strana. Sento una strana sensazione nella pancia, sono farfalle? Nhaa non credo. Forse questi biscotti avevano qualcosa che mi ha fatto male. Si forse questo.

"Perché tutto questo è così sbagliato?" Sussurra respirando pesantemente.

Sul mio viso compare un cipiglio. Sono confusa.

"Che vuoi dire?" Domando stranita, girando la testa dalla sua parte. Appena mi volto, trovo a poca distanza il suo viso dal mio, i nostri nasi quasi si sfiorano.

Il suo sguardo si incatena al mio, e le mia guancie si tingono di un rosato più scuro. Non adesso Diana.

"Nel senso che..." posa lo sguardo sulle mie le labbra leggermente schiuse, cosa che faccio anche io. È così carino. Le sua guancie rosate, i suoi occhi quasi verdi, i suoi denti bianchissimi, le sue labbra soffici. Cosa? No! Diana, che dici!

"Sei così strana, puntiginosa, ma è questa la cosa che mi piace di te, i tuoi aghi mi fanno un tatuaggio sotto la pelle e cambiano il sangue nelle vene. Sei particolare, trasmetti felicità da tutti i pori anche nelle situazioni più complicate. Affronti i problemi, non hai vergogna di ammettere che hai sbagliato, ma..." rimango incantata da quello che dice, ma mi riprendo subito.

"Ma?" Domando curiosa, guardandolo con viso confuso.

"Sei testarda, insulsiva, reagisci troppo violentemente ad una provocazione, in certe occasioni sei pesante- lo blocco subito - Hey ci sono state delle situazioni in qui la mia impulsivitá era necessaria, e lo sai che tu" dico indicandolo, facendo giri circolari con l'indice della mano sinistra.

Jacob inizia a ridacchiare, annunci leggermente con la testa. Inzio anche io a ridacchiare, per poi posarmi definitivamente su di lui.

"Comunque quella cosa degli aghi era carina" dico, notando con la coda dell'occhio spuntare sul suo viso un piccolo sorriso.

Scende il silenzio tra di noi. Ma non è un  silenzio imbarazzante, anzi. È un silenzio tranquillo, necessario per comprendersi senza neanche aprire bocca.

"Diana..." mi giro verso di lui, ritorvandomelo ancora a pochi centimetri di distanza.

"Sì?" Lo guardo dritto negli occhi, mi ci potrei perdere.

"Io..." il suo sguardo si stacca dal mio, per poggiarsi sulla mie labbra. La distanza tra di noi inizia a diventare sempre di meno, quando lui pian piano inizia ad avvicinarsi cautamente al mio viso. Sento il suo fiato caldo battere sul mio viso, ed il suo profumo diventa sempre più intenso per via delle sua vicinanza.

Manca davvero poco, e le nostre labbra si toccheranno di nuovo.

La sua bocca non ha neanche tempo di sfiorare la mia, perché il telefono inizia squillare.

Salto dal posto, rischiando di cadere dalla panchina. Metto una mano sul petto, per poi cercare il telefono nella tasca.

"Cavolo..." sussurra piano Jacob mentre io sblocco il telefono.

*inzio chiamata

Io: pronto White.

W: Diana devi tornare a casa, tra un po potrebbe piovere.

Io: okay, a dopo

*fine chiamata.

Chiudo la chiamata, per poi rimettere il cellulare in tasca sbuffando.

"Devo andare, White dice che tra un po piove" mi alzo dalla panchina, non guardandolo neanche in faccia.

"Ai ragione, si stanno avvicinando dei nuvoloni" dice indicando con l'indice della mano il cielo.

Mi giro verso di lui, tenendo le mani dietro la schiena.

"Allora...ci vediamo(?)" sembra più una domanda.

"Um...certo" sorrido, per sciogliere la tensione, ma in quel momento l'unico a sciogliersi è il mio cuore quando lo vedo ricambiare il sorriso.

Si avvicina, per poi stamparli un bacio all'estremità della bocca. Si gira, per poi andarsene, mentre io rimango li imbambolata ancora per un pò.

Mi accorgo subito del fatto che io non mi sia mossa, e di corsa mi giro e inzio a percorrere la strada verso casa. Il suono del mio cellulare mi fa rallentare leggermente, per poter leggere il messaggio che mi è appena arrivato.

Sconosciuto:

Quella sleale qui sei tu!

Scuoto la testa, infilando il telefono in tasca e ricomiciando a camminare verso casa. Spero che non inizi a piovere.

Spazio Autrice:

Eccomi tornata con un nuovo capitolo tutto per voi! Passiamo subito alle cose serie...

*si schiarisce la gola*
Non so bene come dire questa cosa, okay, ricominciamo. Partiamo dal presupposto che ho iniziato a scrivere questa ff per pura noia. Ero davvero molto, ma MOLTO annoiata, e l'unica cosa che mi è passata per la testa è scrivere una storia, perché era una cosa che non avevo mai fatto. Quando ho iniziato a scrivere non mi aspettavo di avere tante visualizzazioni, semplicemente volevo scrivere per non annioarmi. Credevo che non sarei neanche arrivata a 50 visualizzazioni per qui non mi preoccupavo di scrivere bene, di controllare le visualizzazioni e cose del genere. Vi dirò, quando siamo arrivati a 1k ero davvero stupita e sorpresa, perché la mia storia non mi sembrava all'altezza di avere così tante letture. Anche se per gli altri 1k sono pochi, per me erano davvero tanti,  quindi non realizzavo tutto ciò. Abbiamo inzio a crescere sempre di più. Ma non credevo che saremmo arrivate così lontano. Cavolo 10k sono davvero tanti per me. Mi sento strana, come se non me li meritassi. Insomma, voi siete così carine con me, e mi dite di continuare anche se scrivo malissimo. E bho volevo solo ringraziarvi con tutto il cuore per questo traguardo, spero che mi restiate accanto ancora. +10K

All the love

-me

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