Il giovane era nella sua camera disteso sul letto con le braccia incrociate sotto il capo, si annoiava e decise di uscire dalla stanza., anche perché iniziò ad avere appetito. Scese le scale per raggiungere il soggiorno e una volta sotto l'arcata, udì suo padre e sua madre che bisbigliavano tra di loro. Riuscì ad udire solo l'ultima frase:
«Tesoro Argon deve sapere la verità, non possiamo nascondergliela ancora!». Argon scostando il capo pensò:
"Cosa mi stanno nascondendo? Perché i miei genitori mi nascondono un segreto?. Voglio sapere la verità!".
Avanzò di un paio di passi e con decisione disse:
«Papà Mamma ehm, ho sentito involontariamente il vostro discorso. Cos'è che devo sapere? Cosa mi nascondete da anni?».
Chiese con curiosità e con una nota di tristezza nella voce.
Suo padre guardò sua moglie, poi guardò Argon., e infine rispose:
«Tesoro è meglio se ne parliamo con calma siediti».
Argon si sedette sul divano impaziente chiese:
«Ecco, adesso ditemi la verità vi prego».
I genitori del ragazzo risposero:
«Va bene. Tesoro, ti diremo la verità. In realtà non siamo i tuoi veri genitori, ti adottammo quando eri ancora in fasce, ti trovammo in una cesta avvolto in uno scialle e al collo avevi il medaglione dello stemma regale della Dinastia dei Warrior's Light. Sei un principe e sei il Guerriero della Luce!».
Argon a quella rivelazione rimase sconvolto, letteralmente impreparato a quella notizia dell'adozione dei suoi genitori, di essere un principe e di appartenere ad una famiglia regale. Incredulo indietreggiò e confuso disse:
«Tutto questo è assurdo! Non siete i miei veri genitori? non ci capisco niente. Io sono stato adottato? Siete i miei genitori adottivi giusto? E ditemi chi sono i miei veri genitori? Vorrei incontrarli! Non potete negarmelo vi prego!».
Argon piangeva, i suoi genitori abbracciandolo dissero:
«Tesoro, ascolta i tuoi genitori abitano nel castello più a nord del villaggio. Quella è la tua vera casa, la tua famiglia ti sta aspettando con ansia. Vai da loro tesoro.» Argon era rincuorato i suoi genitori adottivi desideravano che incontrasse i suoi veri genitori.
Tra lacrime di gioia e abbracci, Argon disse:
«Ho deciso andrò da loro voglio incontrarli!».
Si staccò dall'abbraccio e disse:
«Tornerò da voi un giorno grazie». Li salutò con un ultimo abbraccio, e deciso uscì di casa in sella al destriero Shadow.
Il giovane proseguiva il percorso verso nord diretto al castello, presto avrebbe incontrato i suoi genitori.
Era emozionato al pensiero di conoscere i suoi veri genitori. Avanzava deciso, più avanzava più si scorgeva la sagoma in lontananza dell'imponente castello.
Col batticuore Argon pensò:
"Chissà cosa accadrà quando varcherò il ponte, spero che le guardie mi faranno entrare".
Il giovane avanzava verso il castello.