Dreaming California

By RoxyEfp

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Kyra incontra Bob ( Robert Downey Jr ) senza immaginare chi si celi dietro a quell'apparente persona comune... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47

Capitolo 32

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By RoxyEfp

Scesero dall'aereo e sulla pista ad attenderli c'era Jimmy appoggiato ad una limousine nera. Salutò Robert con un abbraccio ed strinse la mano a Kyra presentandosi. Salirono in auto diretti all'hotel, Robert raccontò tutta la storia a Jimmy che ascoltò in silenzio fino alla fine del racconto, poi esordì dicendo che avrebbero dovuto parlare con Anthony, la cosa andava chiarita. Robert annuì.

-Ci penseremo domani, ora dobbiamo mangiare qualcosa, non abbiamo cenato.

-Ho avvisato la cucina dell'hotel del vostro arrivo. Mi hanno assicurato che non ci sono problemi potete scegliere ciò che volete dal menu o se preferite vediamo di trovare qualcosa di aperto lungo la strada.

Robert guardò Kyra per sapere lei cosa preferisse fare

-Se per voi non è un problema io vorrei andare in albergo mi sento un po' a disagio in auto. Scusate ma è la prima volta che mi capita da che mi ricordi e non so perché con i miei genitori non mi è successo... perdonatemi, ma potete lasciarmi lì e voi uscite.

Robert le sorrise

-Te lo dico io il perché ti senti così. Poco prima che succedesse quell'incidente eravamo in un auto simile a questa, Jimmy era seduto lì davanti dove sta anche ora ed io qui dietro con te, poi ci siamo fermati per lasciarti dove volevi andare ed io ho deciso di accompagnarti. Mentre attraversavo quell'auto mi stava per investire e tu ti sei scagliata contro di me... mi hai salvato e sei stata investita tu. Probabilmente anche se non lo ricordi, qualcosa dentro di te non lo ha dimenticato e riporta alla tua mente queste sensazioni di disagio.

Nessuno le aveva raccontato ancora come erano andate le cose quel giorno, nessuno lo riteneva importante, ma ora iniziava a capire perché si sentisse così a disagio in quella situazione, abbassò il finestrino e respirò a pieni polmoni chiudendo gli occhi e cercando di restare calma.

-Andiamo tutti in hotel, anche io non ho voglia di stare in giro.

Kyra non aggiunse altro ma Robert la vide pensierosa, decise di attendere di essere in hotel, prima di affrontare l'argomento, forse aveva bisogno di un po' di tempo per metabolizzare l'accaduto nel dettaglio o forse aveva altre domande da fargli ma sapeva che lei non amava molto parlare quando c'erano altre persone con loro.

A quell'ora riuscirono ad arrivare in hotel più in fretta dell'andata o così parve a Robert. Jimmy prese i bagagli di Kyra, le chiese un documento e si fermò nella hall per registrarla mentre Robert e Kyra presero l'ascensore e salirono in camera. Robert si guardò le scarpe e sorrise, qualche ora prima era su quell'ascensore e stava uscendo controvoglia. Non riusciva a non pensare che avrebbe potuto decidere di non presentarsi all'inaugurazione. Scacciò quel pensiero quando l'ascensore emise un suono e pronunciò il numero del piano.

Kyra lo seguiva, iniziava ad essere stanca, doveva essere stata una lunga giornata anche per lei, e tutte quelle emozioni l'avevano stremata. Avrebbero cenato e poi a letto. Robert si corresse mentalmente prima di sentire gli ormoni scatenarsi di nuovo "e poi a dormire".

Entrarono nella suite e le luci si accesero appena inserì la chiave. Si spogliarono dei cappotti e Robert abbassò ulteriormente il termostato della stanza. Non sapeva se era la presenza di Kyra o se l'hotel stava andando a fuoco ma per lui in quella stanza faceva troppo caldo. Sì tolse la giacca, sfilò i gemelli dai polsini della camicia e si arrotolò le maniche mentre Kyra si mise a sedere sul grande divano. Robert recuperò il telefono ed il menù. Scelsero cosa mangiare e chiamò per ordinare così che portassero tutto il prima possibile.

-Ti spiace se vado a farmi una doccia?

Aveva davvero bisogno di rinfrescarsi le idee.

-No... no figurati. Io intanto chiamo mia mamma, le ho promesso che l'avrei chiamata per raccontarle la serata anche se fossi rientrata alle 5 del mattino!

-Ok. Ma non dirle nulla di domani, né di me, non vorrei parlasse con Anthony. Se bussano aprì tu? sarà la cena o Jimmy.

-Ok.

Le diede un bacio sulle labbra e si allontanò mentre lei componeva il numero di casa. Robert lasciò i vestiti in camera e la sentì raccontare allegramente la sua serata alla madre che chiedeva mille particolari. Si butto sotto la doccia fresca e si sentì rinascere.

Bussarono alla porta. Robert era appena uscito dalla doccia, Kyra lo vide davanti allo specchio mentre si asciugava con un telo attorno alla vita e con un altro si strofinava i capelli. Andò ad aprire, era il cameriere del piano con un carrello su cui trasportava la loro cena seguito da Jimmy con i bagagli di Kyra. Fu quest'ultimo a dare indicazioni su dove apparecchiare la tavola mentre portava le valigie in camera da letto. Robert dal bagno disse a Jimmy del suo bagaglio e prima che il cameriere uscisse dalla stanza lo avvisò, l'indomani mattina dovevano mandare qualcuno per fare i bagagli di Robert. Poi uscì dalla stanza e Jimmy con lui.

Si infilò un paio di pantaloni della tuta e una semplice maglia a mezze maniche bianca e scalzo raggiunse Kyra in salotto. Si misero a sedere e cenarono mentre Kyra raccontava come aveva deciso di partecipare a quel concorso fotografico, finirono di cenare mentre decidevano cosa avrebbero portato ai genitori di lei l'indomani. Robert si alzò e si mise a sedere sul divano ed invitò Kyra a raggiungerlo mentre accendeva la tv, lei si soffermò solo un secondo a guardare verso la camera da letto e si sentì avvampare le guance.

-Se non è un problema mi farei una doccia perché poi si fa tardi.

-Ti prendo degli asciugamani.

Robert andò all'entrata dove c'era della biancheria aggiuntiva riposta in un armadio a muro mentre Kyra entrò nella camera e aprì il suo bagaglio, quando Robert la raggiunse notò che stava fissando il letto.

-Qualcosa non va?

-No... cioè, è solo che... c'è solo un letto...

Robert sorrise

-Vedi quella porta?

Disse indicando una porta chiusa di lato al grande televisore appeso alla parete del salotto

-Quella è un'altra camera da letto di questa suite... uguale a questa con cabina armadio e bagno... puoi dormire li se preferisci.

-Scusa io non volevo dire...insomma... io...

-Non scusarti, in fondo sono un estraneo o poco più. Ti porto di là il bagaglio così puoi farti la doccia

-No, non preoccuparti, uso questo bagno.

Robert le sorrise e le lasciò la biancheria sul letto uscì poi dalla stanza chiudendo la porta scorrevole dietro di se. Kyra sentì la tv accendersi e un notiziario elencare le notizie del giorno.

"Ma che t'è preso Kyra! Non è un estraneo! Che ti ha fatto dire la testa?!? probabilmente ci sei anche andata a letto visto l'effetto che ti fanno le sue labbra ed il suo profumo... e lui? è così dolce da non dirti niente aspettando che tu ti ricordi di lui... Che idiota!" Prese la biancheria dal letto e si infilò in bagno, si spogliò e guardandosi allo specchio entrò nella grande doccia portandosi lo spazzolino da denti alla bocca.

Robert scorreva avanti e indietro tutti i canali della tv non trovava nulla di abbastanza interessante da distrarre il suo pensiero da lei che a qualche passo di distanza stava sotto la doccia, non si era nemmeno reso conto di essersi fermato su un emittente locale che stava trasmettendo un programma di gossip e mostrava il suo arrivo presso la sede della rivista canadese raccontando come si fosse ributtato subito nel lavoro dopo il terribile incidente che gli era occorso a Miami. Cambiò canale ricominciando lo zapping appena sentì la porta della camera fare lo scatto ed iniziare ad aprirsi fermandosi su un canale musicale che trasmetteva no-stop video delle canzoni in classifica. Si voltò verso la porta e la vide entrare aveva raccolto i capelli in una treccia ed indossava una maglia a maniche lunghe e un pantalone da cui spuntavano le punte delle dita dei piedi avvolte in dei calzettoni, sorrideva

-C'è niente in tv?

-Niente di interessante... Vieni siedi qui vicino a me.

Kyra prese posto vicino a Robert che gli offrì una spalla su cui si appoggiò. Sentire il tepore del corpo di Robert le fece venire i brividi

-Senti freddo? vuoi che alzi la temperatura?

-No... No... aspetta...

Si alzò dal divano e rientrò in camera tornando subito dopo trascinando il piumino che aveva preso dal letto, ne buttò una parte sopra di lui e si rimise accoccolata vicino a lui. Robert le baciò la fronte e restò li immobile, il suo cuore accelerò, e sentiva caldo ma non si sarebbe spostato di un solo millimetro da come stava. Il suo profumo lo inebriava, chiuse gli occhi, più la sentiva accoccolarsi e più si sentiva eccitato ma trattenne i suoi istinti, non sarebbe successo nulla quella notte, l'aveva attesa e avrebbe continuato ad attendere purché lei fosse rimasta al suo fianco. La sentì allungare la mano e appoggiarsi sul suo petto, aprì gli occhi, si era appisolato quando aveva chiuso gli occhi, inclinò il capo e vide che anche lei dormiva beata appoggiata sulla sua spalla, non potevano dormire così su quel divano. Allungò il braccio infilandolo sotto l'incavo delle sue ginocchia riuscendo così a prenderla in braccio senza smuoverla troppo, Kyra aprì appena gli occhi appena la sollevò dal divano

-Che succede?

-Ci siamo addormentati sul divano, ti porto a letto.

Restò un secondo al centro della stanza con Kyra in braccio mentre prendeva la decisione di cederle il suo letto. Non aveva mani libere per poter aprire la porta dell'altra camera, accendere le luci, disfare il letto, era molto più facile così, avrebbe dormito lui nell'altra stanza, doveva solo recuperare lo spazzolino da denti dal bagno. Posò Kyra sul letto e sistemò lenzuolo e coperta, spense la luce sul comodino e recuperò lo spazzolino da denti dal bagno chiudendo poi piano la porta che separava la camera dal soggiorno, spense la tv e le luci ed andò nella camera affianco, si lavò i denti e si infilò nel grande letto. Sarà che gli mancava il tepore di Kyra o che gli sembrava assurdo dover dormire li senza di lei ma quella stanza, quel letto gli sembrò gelido. Si addormentò sul fianco guardando fuori dalla finestra.

Stava dormendo in quel letto così grande e continuava a fare dei sogni che la facevano agitare, il peggiore fu l'ultimo prima che sobbalzasse sul letto ritrovandosi seduta. Vide quell'auto giungere a tutta velocità mentre stava per entrare al cimitero e Robert che stava attraversando non si era accorto di nulla. Aveva urlato il suo nome, la preoccupazione, il cuore in gola, la corsa, la spinta. Ricordò quell'auto a un metro da lei che non frenava e poi istintivamente si era messa le braccia davanti al viso. Sentiva addosso ancora tutta l'adrenalina e la paura che quelle immagini avevano scatenato dentro di lei. Si passò le mani sul viso, le tremavano, nonostante sapesse che era tutto passato si sentiva come se l'avesse appena vissuto, si guardò affianco, Robert non c'era per un istante pensò di essersi sognata ogni cosa, le si chiuse la bocca dello stomaco e si riprese solo quando accese la piccola luce sul comodino che illuminò la camera e vide che non era la sua camera. Non era il suo albergo. Non aveva sognato o almeno se n'era quasi convinta. Si alzò aprì la porta della camera e vide che il soggiorno era buio, lo attraversò fino a giungere alla porta di fronte alla sua, l'aprì piano e vide nella penombra Robert che dormiva al centro di quel letto, si avvicinò, sentiva ancora il suo cuore rimbalzarle in gola

-Robert...

-Uhmm

-Posso dormire qui?

-Uhmm... Kyra? ...che...succede? ...Stai bene?

-Non voglio stare di là da sola... posso dormire con te?

-Vieni sdraiati qui vicino a me.

Robert sollevò le coperte così che lei si potesse mettersi a letto, Kyra si avvicinò a Robert appoggiò il collo sulla sua spalla ed il viso tra il collo ed il cuscino, Robert le diede un piccolo bacio sulla guancia restando lì in silenzio nel dormiveglia

-Robert dormi?

-Più o meno, perché?

-Ho sognato l'incidente.

-Mi dispiace, penso sia colpa mia che ti ho raccontato come è successo.

-No quello che ho visto non me lo hai raccontato tu, ho visto l'auto che mi veniva addosso dopo che ti ho spinto verso la tua auto per toglierti dalla traiettoria dell'auto. Ho visto il viso dell'autista che lasciava il volante e si metteva le mani sul viso.

-Tesoro, mi dispiace tanto, non è un bel ricordo ma consideralo comunque positivo, la tua mente sta ricordando.

Aveva ragione, si era lasciata prendere da quelle immagini e non aveva considerato quel risvolto positivo.

-Robert?

-Sì Kyra

-Cosa faccio se non mi ricorderò tutto quello che è successo? Se non dovessi ricordarmi di te?

-Amore ci penseremo, ora cerca di dormire... domani ci aspetta una lunghissima giornata.

"Amore?" ..."Mi ha chiamata... amore?" ..."amore!" ..."Mi ama? e io?... amo lui?"

Il cuore iniziò a batterle ancora più velocemente rispetto a prima... doveva sapere.

-Robert?

-Shhhhhh ci sono io qui con te... andrà tutto bene ora.

Si girò verso di lei e l'abbracciò stretta a se, le accarezzò i capelli solo una volta e tenendola così continuò a dormire mentre Kyra non riusciva a dormire anche se dovette ammettere che quell'abbraccio la distese, il calore della sua pelle, il suo profumo ed il battito regolare del suo cuore che poteva sentire pulsare attraverso il suo collo la fecero desistere dal tentare di svegliarlo, doveva essere molto stanco. Mentre iniziava ad albeggiare Kyra scivolò in un sonno leggero cullata dai respiri di Robert.

Robert aprì gli occhi piano infastidito dalla luce prepotente che entrava nella stanza maledendosi per non aver chiuso le tende. Si stropicciò gli occhi con la mano e si stiracchiò accorgendosi solo allora del peso sulla sua pancia, sollevò la coperta e vide il braccio di Kyra che lo avvolgeva, spostò il piumino e la trovò lì rannicchiata vicino a lui totalmente sotto al piumino

"Ma come ci è arrivata qui? e com'è che non me ne sono accorto? cazzo sto proprio invecchiando se lei è qui ed io ho dormito" Sollevò di nuovo il piumino e si osservò "cazzo! ho proprio dormito" era ancora totalmente vestito.

Si girò sul fianco e la guardò mentre dormiva, notò piacevolmente che mentre si girava la mano di Kyra si aggrappava alla sua maglia perché non si allontanasse per poi abbracciarlo di nuovo. La sua espressione era rilassata, le carezzò il viso spostandole una ciocca di capelli che era uscita dalla treccia, Kyra aprì gli occhi ancora assonnati

-Buongiorno.

-Buongiorno... che ore sono?

-Non ne ho idea. Hai riposato?

-Sì un po'.

-Posso chiederti una cosa?

Kyra annuì

-Perché non mi hai svegliato quando sei venuta qui?

Kyra lo guardò sorridendo

-Io ti ho svegliato... o per lo meno... parlavi!

-Oh... parlavo? Lo faccio spesso nel sonno.

-Vorresti dirmi che ho parlato da sola? Ma dicevi cose sensate, interessanti.

Robert sollevò le spalle

-Spero di non aver detto nulla di... sconveniente... mi racconti?

-Se mi racconti ciò che voglio sapere io... potrei raccontarti ciò che mi hai detto.

Kyra lo guardava con aria di sfida mentre Robert non aveva intenzione di cadere in quella trappola nonostante la sua curiosità

-Non importa

-Ma come non importa? non vuoi sapere cosa mi hai detto?

-Sei qui, nel mio letto che mi abbracci... qualsiasi cosa io abbia detto non ti ha fatta scappare.

Le strizzò l'occhio e si spinse verso il lato del letto per alzarsi

Kyra sorrise capendo che non sarebbe stato assolutamente facile riuscire a farlo parlare.

-Ah quindi non ricordi nemmeno quello che ti ho detto io?

Robert si bloccò tornando a guardarla interessato ora all'argomento. Fu Kyra a segnare il punto ora, se ne rese subito conto quando lo vide gattonare sul letto per tornare vicino a lei, sorrise maliziosa.

-Cosa mi hai detto?

-Che peccato che non te lo ricordi.

Robert si avvicinò ancora di più a lei

-Cosa non ricordo?

Kyra iniziò a scuotere la testa in segno di negazione per dirgli che non avrebbe detto nulla e Robert di tutta risposta si avvicinò ancora di più, ora sentiva il suo respiro rimbalzarle sulle labbra tanto poca era la distanza tra loro

-Me lo dirai...

-Non credo proprio Downey

Robert si sdraiò sopra di lei per immobilizzarla mentre stava tentando la fuga, le baciò le labbra per poi passare alla guancia, al collo e sussurrarle all'orecchio

-Me lo dirai...

-Il tuo fascino con me non... non funziona...

Disse ridendo e mentendo a se stessa ma sapeva che in quella posizione non avrebbe potuto nulla, fisicamente era molto più forte di lei, non sarebbe mai riuscita a spostarlo di peso per "fuggire" da quel dolcissimo interrogatorio.

Robert voleva sapere, e quel gioco gli stava piacendo molto aveva l'occasione di starle vicino, baciarla, scherzare

-Che potrei fare per convincerti a parlare?

Kyra colse l'unica possibilità che le si era presentata sapendo che se avesse giocato bene le sue carte pur bluffando avrebbe vinto questo round.

-Una cosa ci sarebbe...

Disse con un filo di voce ed il fiato corto, Robert si sollevò appena con il busto per lasciarle un po' di spazio per respirare meglio, Kyra infilò le mani tra i suoi fianchi e la maglietta salendo fino al suo petto, più lei saliva con le dita sfiorando la sua pelle e più Robert le lasciava spazio per potersi muovere e carezzarlo, infine sì sollevò per raggiungere le labbra di Robert, lo baciò dolcemente ma lasciando trasparire un tocco di sensualità che a lui non sarebbe sfuggito, gli morse piano il labbro inferiore facendogli emettere un sospiro un po' più rumoroso dandole conferma che stava funzionando, accompagnò la maglia di Robert su, lungo la schiena sfilandogliela piano aiutandolo a liberarsi. Robert la guardava con occhi che non aveva mai visto, Kyra passò le dita lungo il perimetro dei pantaloni che stava indossando, lo baciò sul collo e sussurrò

-Non ti servono questi pantaloni... toglili!

Robert era sconvolto, ma che si erano detti quella notte per far cadere così i suoi timori? Quando si sentì dire che quei pantaloni non gli servivano di toglierli non riuscì che ad ubbidire come un automa, la desiderava così tanto che in quel momento avrebbe fatto qualsiasi cosa.

Sì chinò su di lei e la baciò ma nonostante il desiderio fosse alle stelle voleva godersi quel momento senza fretta e Kyra sembrava essere della stessa opinione. La carezzò lungo i fianchi risalendo fino ad intrecciare le mani con le sue dopo aver percorso con le dita le sue spalle risalendo lungo le braccia.

Si rese conto che era prigioniera del proprio gioco, e, se fino a pochi secondi prima era certa di vincere ora sentiva di essere sul punto di perdere non solo il gioco ma anche la ragione. Si rese conto presto che le stava piacendo ed anche troppo. Quando sentì le mani di Robert insinuarsi sotto la sua maglia toccandole il fianco e salendo cercando di sfilarla fu certa di sentire il suo cuore perdere qualche battito. Si perse di nuovo nelle sue labbra, si lasciò accarezzare dalla sua voce

-Anche questi vestiti non servono...

-Lascia fare a me...

Disse mentre Robert seguì i suoi movimenti ritrovandosi così sdraiato sulla schiena con Kyra a cavalcioni su di lui. Sì chinò chiedendo ancora un po' di quelle labbra più dolci del miele, poi sorrise si mise seduta su di lui e Robert si mise a sedere a sua volta rimanendo qualche istante così a guardarsi, mentre lui le carezzava la schiena e lei percorreva con le dita dalla nuca alle spalle. Bussarono alla porta, Robert prese un cuscino e se lo buttò in faccia lasciandosi cadere all'indietro sul materasso

-Chi è?

-E' il servizio in camera per il mio bagaglio.

-Vado ad aprire.

Quando tornò in camera Robert era ancora lì sdraiato con il cuscino in faccia, Kyra rise, glie lo tolse ma lui restò con gli occhi chiusi

-Tutto bene Downey?

-E' la seconda volta in meno di 24 ore che mi fai impazzire e qualcuno ti salva.

-Prima non ti facevo impazzire o nessuno mi salvava?

Aprì un occhio solo e la guardò

-Non ci casco Johnson... questo gioco l'ho inventato io!

Non le avrebbe mai detto ciò che voleva sapere, se lo sarebbe ricordata ne era sicuro e se non fosse successo, sarebbe stato tutto nuovo per entrambi, ed effettivamente era la prima volta che gli capitava di sentirsi così. Kyra gli accarezzò il viso e lo baciò.

-Buongiorno.

-Buongiorno tesoro.

La prese e la trascinò sul letto lasciandole lo spazio per sdraiarsi sul fianco di fronte a lui, Kyra infilò il viso tra il collo ed il cuscino come la notte appena passata, dopo poco sentì Robert ridere

-No. Così proprio non va...

-Che c'è?

-Il tuo respiro sul mio collo... ecco... diciamo che non mi aiuta a non pensare che potevamo essere qui da soli.

Kyra sorrise e gli diede qualche bacio sul collo tutti piccoli e molto dolci

-Ok... ok... ho capito mi alzo.

Sì alzò dal letto e si incamminò verso il bagno di quella camera

-Ti spiace recuperarmi il bagnoschiuma di là? vorrei evitare che mi vedessero in questo stato.

-Certo... ci penso io!

Quando tornò con il bagnoschiuma Robert era sotto il getto dell'acqua si sporse fuori dalla porta per prendere il flacone

-Scusami ma ti trovo troppo...bella.

-Un po' come la cintura del sedile dell'aereo?

-Esattamente!

Le diede un bacio che ebbe su di lui di nuovo l'effetto che gli aveva fatto prima

Robert sospirò e si chiuse dentro la doccia

-Mi farai morire!

Kyra rise ed uscì dal bagno pensando che aveva bisogno anche di qualcosa da mettere quando avesse finito di farsi la doccia, così andò nella cabina armadio dove i due camerieri avevano già iniziato a riporre i vestiti nelle custodie, si guardò attorno non sapendo cosa scegliere. La raggiunse Jimmy che era arrivato per controllare che riponessero ogni cosa esattamente come Robert voleva

-Buongiorno Kyra.

-Buongiorno Jimmy.

-Robert dorme ancora?

-No, si sta facendo la doccia

-E ovviamente non si è portato i vestiti?

-No infatti non l'ha fatto.

-Qual'è il programma di oggi?

-Andiamo a casa dei miei per pranzo.

Jimmy prese un paio di jeans, una maglia a maniche lunghe e una felpa, scarpe e boxer.

-Questi per il viaggio. Quando arriva la vorrà di certo mettersi qualcosa di più elegante, per quello ci penso io. Tu portagli questi così scendiamo a fare colazione.

Kyra annuì e sorridendo li portò nella camera in cui Robert stava seduto sul letto asciugandosi i capelli con un asciugamano.

-Wow hai scelto esattamente quello che mi sarei messo.

-Ehm a dire il vero ci ha pensato Jimmy dice che, se ti vesti scendiamo a fare colazione.

Robert si alzò in piedi ed abbracciò Kyra

-Io stavo già per fare la miglior colazione che esistesse al mondo, se solo non fossero arrivati gli scocciatori!

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