Capitolo 21

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La serata impegnò tutti, Kyra si sentì molto bene dopo quella serata di lavoro, ogni tanto nei momenti di calma si soffermava a guardare Indio. L'impegno che metteva in quello che faceva era notevole, ammise a se stessa che Robert aveva fatto davvero un ottimo lavoro, non era per nulla un figlio di papà come quelli che arrivavano spesso in tarda serata pretendendo che la cucina riaprisse solo perché loro erano figli di... Ma anche Robert era così, una persona semplice, che nonostante il denaro e il successo non pretendeva e non amava farsi riconoscere. Quei pensieri la fecero sentire vagamente malinconica, gli mancava Robert, e la settimana era appena iniziata.

Kyra prepara il conto del 12 e poi chiudiamo.

TJ restò seduto al bancone mentre faceva cenno ad una delle cameriere di avvicinarsi al bancone per portare il conto a quel tavolo.

Kyra ripose il conto e iniziò le procedure di chiusura della cassa, trascrisse i totali sui libri contabili e spense i pc, infine passò la busta con l'incasso a TJ che si avviò verso l'uscita per dirigersi alla cassa continua della banca di fronte per depositare quei contanti.

-Kyra vai a casa, chiude Jess.

Kyra annuì e salutò con un cenno della mano, mentre riponeva il pagamento dell'ultimo tavolo nella cassa. Si avviò per recuperare i suoi effetti e una volta pronta passò a salutare Jess che stava terminando le pulizie in cucina, ritornò alla sua postazione solo per abbassare le luci e lasciare accese solo quelle che poi sarebbero state spente da Jess all'ingresso prima di chiudere. Trovò Indio con il suo giubbotto seduto al primo sgabello che l'attendeva mantenendo le sue promesse. Si scambiarono un sorriso ed uscirono insieme.

Aveva smesso di piovere, le strade erano ancora bagnate ma il cielo si stava liberando dalle nubi, le fece pensare che, con molta probabilità l'indomani mattina avrebbe potuto andare a correre.

-Davvero, guarda che non è necessario che tu mi scorti fino a casa... abito qui dietro.

-Mi fa piacere farlo, non preoccuparti. Quando torna potremmo anche uscire a cena tutti insieme, cioè, porto anche la mia fidanzata... se ti va.

-Certo, sarebbe... carino... ma... penso che forse dovremmo attendere che Robert rientri prima di fare programmi.

Il viso di Kyra si scurì pensando all'incontro che si era tenuto quella sera, Indio lo notò subito.

-Sai, quando mio padre intraprende una strada, lo fa sempre e solo per amore... e nulla può riuscire a fargli cambiare idea.

Kyra sorrise pensando che era davvero molto gentile a spendere delle parole così belle solo per sollevarle l'umore.

-Ecco, siamo arrivati, io abito qui, hai tenuto fede al tuo impegno. Grazie di tutto.

-Buona notte Kyra.

Lo vide voltarsi e raggiungere a passi veloci la strada all'angolo ma rimase il in attesa finché lei non entrò e chiuse il portone dietro di se. Salì le scale lentamente, appena entrò in casa si tolse le scarpe, si infilò in bagno e si fece una doccia. Indossò una maglia e si mise seduta sul divano. Il suo unico pensiero era Robert, avrebbe voluto sapere cosa si erano detti o forse non lo voleva sapere. Temeva di sentirsi dire che Susan era sempre sua moglie e che avrebbe messo in ordine la sua vita e la sua famiglia. Quell'idea le metteva tristezza e si sentì in colpa per non riuscire ad essere felice per lui.

Prese il telefono che era rimasto lì tra i cuscini, c'era un messaggio di Robert che le augurava buona notte "nonostante sia all'Hilton, in una suite piena di confort e vista sull'oceano in questo momento riuscirei ad addormentarmi solo avendoti qui al mio fianco. Vorrei essere nel nostro letto, abbracciato a te... solo così riuscirei a dormire, respirando il tuo profumo, buona notte ti chiamo domani" Robert aveva bisogno di lei quanto lei sentiva il bisogno di avere lui al suo fianco.

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