Kittenโžขh.s au [Italian Transl...

By pezharls

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Lei era troppo buona per questo mondo, e questo mondo era troppo buono per me. [COMPLETA] [nuova versione ~ 2... More

Kitten//h.s
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Sequel?
Nuova versione

Capitolo 17

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By pezharls

Harry più tardi venne in camera mia mentre ero rannicchiata sul letto, in dormiveglia. "Ho visto che hai sentito il bisogno di far godere Liam." La voce di Harry era schietta, senza rabbia, senza gentilezza.

"N-Non volevo farlo," balbettai, assicurandomi di non dire le cose sbagliate.

"E' tutto a posto gattina, so come può essere Liam," sospira mentre si siede alla fine del letto accanto a me e mi accarezza i capelli.

Se non fosse per tutto il resto avrei visto quello come un gesto dolce, ma niente fatto da Harry era dolce. Quell' accarezzare i miei capelli diventò solo una sensazione. Le sue mani vagarono lente sulla mia zona addominale, facendomi leggermente il solletico.

Misi le mani sulle sue, allontanandole. "Smettila," lo pregai a bassa voce. Ma come al solito non mi ascoltò.

Spinsi le sue mani lontane da me e mi ripetei. "Smettila."

"Gattina, rilassati." Si mise sopra di me. Cominciò a baciarmi il petto e si fece strada verso le mie mutandine. "E' il mio turno di farti sentire bene per una volta." Il suo tono era basso e rauco. Tanto quanto volessi provare piacere, sapevo quanto fosse sbagliato.

"No, non voglio." Gemetti quando afferrò tra i denti la mia biancheria.

"Non rifiutare," mormorò, tirandomi giù le mutandine fino alle caviglie.

"Per favore." La mia voce uscì in un sussurro.

Poggiò le labbra sulle ossa del mio bacino e tracciò un'umida scia di baci fino al mio centro. Sentivo i suoi ricci solleticarmi la pancia. Improvvisamente sentii la sua lingua entrare in me. Boccheggiai completamente scioccata, non mi ero mai sentita così bene prima. Ma sapevo che era sbagliato.

"Fermati, non è giusto." Mi contorsi. Le sue grandi mani spinsero giù il mio bacino per impedirmi di muovermi. Disegnò dei cerchi sul mio clitoride mentre la sua lingua continuava ad arricciarsi dentro di me.

Mi stavo eccitando sempre di più. Volevo spararmi perché mi stava piacendo ma non potevo farne a meno.

"Harry. Sto per-" Non finii nemmeno la frase.

Si allontanò, "E' signore per te."

Mi aspettavo che finisse quello che stava facendo ma si allontanò ancor di più da me e scese dal letto. "Questo è per avermi chiamato nel modo sbagliato, devi essere punita." Raggiunse la porta, "Ciao gattina."

E poi se ne andò.

Sono contenta che il non lasciarmi venire fosse la mia punizione, piuttosto che altro. Stavo notando un cambiamento nel comportamento di Harry. Voglio dire, non fraintendetemi, era ancora un uomo perfido, ma era più calmo rispetto al suo precedente fare da sadico.

Osservai l'orologio all'angolo della stanza, erano solo le dieci di sera, la giornata era durata talmente tanto che pensavo fosse mezzanotte.

***

"Gattina, svegliati." Sentii qualcuno dirmi all'orecchio. "Ti ho preparato la colazione."

Aprii i miei occhi assonnati e vidi Harry in bilico accanto a me. "Ti ho fatto uova strapazzate e bacon, forza," disse.

Prima dovevo pizzicarmi, poi sarei potuta andare a mangiare quel cibo divino. Lo seguii al piano di sotto e fin dentro la cucina vuota. Era difficile stargli dietro, stava praticamente correndo, come se fosse fiero di se stesso.

Immaginai che gli altri fossero a letto, o fuori. Harry servì il mio piatto e io lo ringraziai. Non avevo la più pallida idea del perché, ma ero contenta.

"Allora, ti va di guardare un film più tardi? E' questo che piace alle ragazze, no?" Scrollò le spalle.

"Intendi andarlo a vedere fuori?" Il mio viso si illuminò.

Ma la luce venne spenta all'istante. "No gattina, non illuderti. Possiamo guardarlo qui."

Anche se sapevo che non sarei uscita ero comunque contenta che mi stesse trattando in modo umano. "Sì, certo."

Una volta che avevamo finito mi offrii di lavare i piatti ma lui declinò la mia offerta. Lo seguii in salotto dove si gettò sul divano. Diede un colpetto sul posticino accanto a lui, dove mi sedetti.

Mise un film, disse che voleva sceglierlo lui. Ero perfettamente d'accordo bastava che non mettesse film d'azione come l'ultima volta. Mise 'Kick-Ass'. L'avevo già visto, era il primo che avevo visto lì e molto meglio del secondo. In verità mi piaceva quel film.

Non riuscimmo a guardare l'intero film senza parlare, il che mi rese di buon'umore.

"Dove sono i ragazzi?" chiesi.

Harry sogghignò, "Ti manca già Liam?"

Scossi la testa velocemente al pensiero. "No, sono solo curiosa."

"La curiosità uccise il gatto, gattina."



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