Michael's P.O.V.
Anno 2040
Era nostra abitudine ritrovarci in sala, nelle fredde sere d'autunno, con il caminetto acceso e passare il tempo a parlare e discutere.
Con 'nostra' intendo mia e dei miei due figli, David e Alexa.
Stava piovendo, nell'aria vi era un accenno di foschia e in TV i soliti programmi. Ero seduto sulla poltrona, posta davanti al divano, e i miei due figli erano seduti sui due lati opposti di esso.
Non parlavamo: gli unici suoni che coprivano il silenzio erano la pioggia che batteva sui vetri e il fuoco del camino che scoppiettava.
Il silenzio venne interrotto da Alexa, la solita a prendere l'iniziativa per tutto, proprio come lui. "Papà, stavamo pensando che non ci hai mai raccontato come hai conosciuto l'altro papà."
A quelle parole il mio cuore sussultò. Non ero abituato a parlare con loro di lui e nella mia mente iniziò a vorticare velocemente un afflusso di parole, cercando la risposta migliore da dare.
"Eravate piccoli, ma penso che sia arrivato il momento per raccontarvelo." Fu tutto ciò che riuscii a dire, con un tono di disagio presente nella voce.
"Ehm... Dovete sapere che è una storia lunga e penso che non basterà tutta la sera, ma ci proverò." Quelle parole uscirono dalla bocca senza passare dalla mente: non volevo deludere i miei figli.
Avevano uno sguardo deciso, non potevo tirarmi indietro, quindi presi un grande respiro e iniziai a raccontare. "Vedo che siete decisi.
Ecco come ho conosciuto vostro padre.
Tutto comincia con lo zio Ashton e il suo gioco 'Hey, lo conosci Michael?'".
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E dopo mesi di inattività eccomi qui con una mia storia. Erano mesi che ci lavoravo, più o meno da prima di Natale e ho concluso la prima parte solo in questi giorni
Questa è la mia prima storia quindi se faccio schifo ditemelo ma non siate neanche troppo cattivi ):
Vorrei che i vostri commenti siano sinceri in modo da poter rendere la storia più piacevole anche alla lettura.
Comunque: cosa ne pensate? Pensate che possa essere qualcosa di interessante?
- Francy