wake up ➳ jason mccann as jus...

By -journals-

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«Ero vittima della mia mente malata, vittima di me stesso» © Tutti i diritti riservati. cover by @jensaz. More

prologo
1. greenhood
2. death
3. yellow line
4. evidence
5. hooley
6. plan B
7. revenge
8. news
9. kiss me
10. bad decisions
11. into you
12. philofobia
13. spaces
14. side to side
15. lonely day
16. crazy in love
17. best mistake
18. destiny
20. cold water
21. madrid
22. what the heart wants
23. same old love
24. wide awake
25. fall
26. shotgun love
27. recovery
28. wicked games
29. feel me
30. doing it wrong
31. never be like you
32. better together
33. top down
34. let me love you
35. reality
epilogo
ringraziamenti

19. no air

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By -journals-

Callisto si girò più volte sperando di vedere Jason seguirla. Quando incominciò a perdere le speranze, premette sul pedale dell' acceleratore sfrecciando sulle strade di Málaga.

Sbatté violentemente le mani sul volante per la rabbia prima di fermarsi in un pub.

«Dammi uno shot» ordinò al barista, il quale provvide subito alla richiesta.

Il liquido scese subito giù dalla gola della donna. «Altri tre per favore»

«Signorina, non penso lei debba bere» disse qualcuno alle sue spalle.

«Non sono affari suoi» sussurrò Callisto arricciando le labbra.

L' uomo la prese per un braccio. «Stai solo facendo male al bambino»

«Toglimi le mani di dosso» lo spinse guardandolo con disgusto. «E tu come lo sai?»

«Non importa» lasciò il locale, per poi montare in sella alla sua moto.

«Non andare via» gli gridò ripensandoci qualche secondo dopo. Ma era troppo tardi. Se ne era già andato.

Confusa, si avvicinò alla macchina rimettendosi in viaggio.

***

«Ma che succede?» chiese Caleb a Stefan, il quale era seduto su uno dei sedili posteriori.

«Pare ci sia qualche problema sulla A4. Dobbiamo cercare una Range Rover targata "NDNR 8205". Sbrighiamoci» gli suggerì il collega.

Caleb aumentò la velocità della volante quando si ricordò di un particolare. «È la macchina di McCann» urlò. «Guidava la stessa auto quando l'ho incontrato»

Nonostante fosse preoccupato, Caleb cercò di mantenere i nervi saldi. Aveva paura di quello che stava succedendo, ma sopratutto chi potesse essere il conducente della macchina.

***

Caleb si catapultò immediatamente davanti alla macchina, bussando al finestrino. Si toccò la fodera dove teneva la pistola. «Polizia. Scenda subito dalla macchina»

Una donna dai capelli ricciuti scese dalla macchina, guardando per la prima volta lo stronzo che l'aveva fermata. «Caleb»

«Callisto» sussurrò avvinghiandosi alle sue braccia in cerca di un' abbraccio. «Hai bevuto?»

«Solo un po'...Ho tanta voglia di piangere e ho tanto sonno»

Caleb la prese in braccio, per poi posarla sui sedili posteriori della volante, volendola portare a casa. «Stefan, fai portare la Range Rover nel laboratorio» gli ordinò Caleb lasciando la A4.

***

L' indomani Callisto si svegliò con un forte mal di testa, tanto che non aveva neanche le forze per alzarsi. Quando l'orologio segnò le 10:05 di mattina mise il piede fuori dal letto, per poi aprire la finestra. Nonostante il sole battesse troppo forte e si moriva di caldo, rimase lì ferma a respirare l'aria mattutina.

La tranquillità della stanza venne interrotta dai bambini, i quali correvano verso la loro mamma.

«Amori miei» disse piena di felicità nell' abbracciare finalmente i suoi figli. Le erano mancati quei due marmocchi. Sorrise contenta di poter tornare alla sua vecchia vita.

«Dai bambini, ora andate a fare colazione. Io e la mamma dobbiamo parlare» Caleb entrò nella stanza, costringendo la moglie a fare quello che non avrebbe mai voluto fare: testimoniare contro Jason. Bastava solo la sua dichiarazione ad inchiodarlo e metterlo dietro le sbarre.

***

Portati i bambini a scuola, Callisto entrò nell'ufficio di Stefan seguita da Celeb.

«Ci potrebbe dire cosa le è successo in queste due settimane?» Stefan optò di darle del lei per essere più professionale.

«Ricordo solo che era ora di pranzo e stavo chiamando Caleb, ma non rispondeva. Qualcuno suonò alla porta ed io aprii, pensando fosse lui. Jason mi prese con la forza mentre io urlavo ai bambini di nascondersi. Poi mi obbligò a salire in macchina con lui, ma non ricordo il luogo dove mi portò, né nessun particolare perché mi bendò. Una volta scesi mi rinchiuse nella sua stanza. Non lo vedevo molto, solo quando mi portava da bere e mangiare» sussurrò mentendo.

«E non ti ha picchiata o...» la guardò fisso negli occhi «Violentata?» domandò allora Caleb intervenendo.

«Assolutamente no» Callisto si inumidì le labbra, ritornando a parlare. «La cosa che conta ora è che sono sana e salva»

Stefan non sembrava molto convinto. «E per quale assurdo motivo ha ucciso tutte le donne sul suo cammino, tranne lei?»

«Non lo so. Forse sapeva che Caleb è mio marito ed essendo un poliziotto, lo avrebbe trovato»

«Quando prenderemo finalmente questo figlio di puttana avremo la risposte a tutte le nostre domande. Siamo vicini alla sua cattura e non vedo l'ora di vederlo marcire dentro il carcere» Caleb emise un suono gutturale, manifestando la sua disapprovazione.

«Cosa significa questo?»

«Jason si è messo in contatto con me l'altro ieri. Voleva lasciarti libera al patto che noi lo lasciassimo scappare» Caleb estrasse dalla tasca il suo cellulare, illustrando a sua moglie la chiamata.

Lei spalancò gli occhi, incredula.

Mi ha usata. Ero solo un modo per dargli il via libera per scappare.

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