Il noioso diario di Clotilde...

By MildredCampelli

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Molti mi hanno sconsigliato di tenere una parola negativa nel titolo. "Noioso": che cattiva pubblicità! Non è... More

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Giovedì, 18 Maggio 2020
EPILOGO
RINGRAZIAMENTI

Lunedì, 22 Febbraio 2020

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By MildredCampelli

Caro diario,

Sono solo le dieci e mezza del mattino e non sai cosa darei per tornare ad essere con Ame, stesa sul tappeto davanti al camino della sua baita.

E invece sono qui.

Il momento magico è finito. Ma almeno io non ho la simulazione della terza prova, ad Ame è andata decisamente peggio.

Che ti devo dire?

È stato assolutamente fantastico. Così tanto che stamattina svegliarsi senza di lui accanto mi ha fatto sentire incompleta.

Dopo averti riposto in valigia ieri, ci siamo vestiti adeguatamente per andare a fare una ciaspolata. A bordo della motoslitta abbiamo raggiunto i dintorni del Lago d'Antrona e una volta arrivati, indossate le nostre "racchette" ai piedi, siamo partiti.

Sono anche riuscita a rispondere ad alcuni messaggi che mi avevano mandato, rispettivamente: la Tilly, Lidia e, per finire, le mie piccole amiche (sabato abbiamo saltato l'incontro e mancavo loro tantissimo).

È stata una bella e faticosa avventura! Partendo dal rifugio (dove abbiamo trovato le prime persone dopo un paiodi giorni di isolamento) abbiamo fatto quasi tutto il giro del lago, salendo anche un po' in quota. Non troppo perché ad una certa mi sono accorta che Ame era piuttosto stanco, del resto aveva spalato mica poco.

<<Ame, tutto bene?>>

<<Certo, che ti credi?>>. Il sorrisone da supereroe ce l'ha sempre pronto.

<<Non sei stanco?>>

<<Naaaah>> Okay, era stanco.

<<Ho il presentimento che non sia così>>

Verso l'una siamo ritornati al rifugio e ci siamo mangiati una bella polenta e cervo. Lo ammetto, nonostante io sia un ambientalista convinta, non riesco ad essere vegetariana. La carne mi piace così tanto! Eppure ieri, mentre mi scofanavo la polenta con quella selvaggina così saporita, ho avuto una brutta sensazione. Come poteva il mio Amedeo uccidere un essere vivente? Proprio non me lo vedevo a sparare ad una creatura innocente. Non era da lui.

Comunque poi siamo tornati alla baita. Mi sono tolta i vestiti bagnati e quando sono rimasta in déshabillé, ho chiesto ad Ame se gli andava di fare un salto nella "tinozza".

<<Clo, non te la prendere, ma devo assolutamente ripassare storia. Domani ho la terza prova.>>

Accidenti, non sapevo fosse così studioso! Non mi aveva mai dato l'impressione di tenerci più di tanto.

<<Scusami, non sapevo dovessi studiare! A volte mi dimentico che sei così piccolino!>>

<<Mi vedi davvero così piccolo?>>

Assolutamente no.

<<Mmm ,non più di tanto!>>

<<Ne sono onorato. Non so se...cioè, magari ti scoccia... ti andrebbe di interrogarmi? Così almeno finiamo prima. Ho già studiato e voglio solo vedere se mi ricordo qualcosa. Non voglio approfittarmi di te, non pensare male. Io...>>

<<Ame, stai tranquillo! Per me non ci sono problemi, anzi mi fa piacere. Dammi il libro e dimmi l'argomento.>>. A me faceva davvero piacere anche solo guardarlo studiare, poterlo aiutare mi rendeva euforica.

<<Da pagina 71 in poi. Tutto il capitolo 5.>>

<<Perfetto, vediamo un po' cosa abbiamo qua...uh, il New Deal!>>

E così siamo rimasti lì sul letto più di un'ora a parlare di come Franklin Delano Roosevelt sia riuscito a risollevare il suo Paese dalla Grande Depressione che aveva colpito gli Stati Uniti nel 1929.

Non ti nascondo che ero veramente sorpresa, Ame era davvero in gamba! Si vede che la storia era la sua materia! E come parlava... Io non mi so spiegare molto bene, lui invece sembrava un oratore nato. Pendevo dalle sue labbra.

Erano quasi le 18 e il sole stava tramontando, dalla megafinestra della camera da letto si godeva di uno spettacolo unico.

<<Mi spiace andare via. Qui si sta proprio bene, mi hai regalato un weekend bellissimo! Era tanto che non mi sentivo così...>>

Sentivo i suoi passi dietro di me. Mi aveva raggiunto lì alla vetrata.

<<Abbiamo ancora un po' di tempo>> Si era piegato per sussurrarmi all'orecchio, facendomi rabbrividire dipiacere. <<Ti va ancora di...>>

Non c'era bisogno di parole. Mi sono lasciata sfilare le mutandine e ci siamo fermati lì appiccicati alla finestra a fare quello che ci veniva meglio. Non so se te l'ho detto, ma fare l'amore in piedi contro il vetro di una finestra che ti regala un panorama mozzafiato è un'altra delle cose che mi sento (per esperienza) di consigliare.

Alle 20, dopo una pasta veloce, era già tardi. È rimasto giusto il tempo di salutare la baita, poi siamo saliti insella alla motoslitta per un ultimo gelidoviaggio al buio.

Una volta sulla Jeep verde pisello eravamo in preda a sentimenti contrastanti. Entrambi al settimo cielo e infinitamente tristi allo stesso tempo. Non volevamo lasciarci. Nonostante questo velo di tristezza, il viaggio in macchina è stato comunque delizioso! Il momento più bello? Quando è partita una canzone di Tina Turner alla radio e ho beccato Ame alzare il volume.

L'ho guardato perplessa.

<<Non ti facevo un tipo da Tina Turner!>>

Tutto nella sua espressione aveva un che di colpevole.

<<Non capiscono niente, tutti sono fissati con Simply the Best, ma il grande capolavoro di Tina seppur incompreso, è Way of the world!>>

E così dicendo ha alzato a palla il volume, mettendosi a cantare (non troppo bene, ma shhhh... sorvoliamo!).

Al secondo ritornello mi sono resa conto che era troppo imbarazzante la scena, così ho iniziato a duettare con lui. È stato ridicolo e a tratti molto romantico. Vedevo che credeva in quello che stonav...pardon! Intendevo, cantava.

<<Ma allora la sai anche tu!>> I suoi occhi brillavano complici.

<<Io so sempre tutto, ancora non l'hai capito?>>

<<Beh, mi fa piacere che tu conosca le parole della nostra canzone.>>

La nostra canzone. La nostra canzone oggi l'ho già ascoltata venti volte. Quasi quasi scrivo la traduzione del testo qui sotto, è veramente troppo bella.

Purtroppo alla fine è arrivato il momento dei saluti. Lo vedevo, aveva un po' di magone e anche io devo ammettere che non ero da meno. È stato tutto così bello e così intenso, ancora fatico a crederci.

Più tardi andrò a trovare la zia, quasi quasi le racconto di Amedeo! Anche se non voglio sbilanciarmi sui sentimenti che provo per lui.

Ti lascio con il testo tradotto della bellissima Way of the world della Tina.

"Baby, ho bisogno di una mano da stringere stasera

E una stella luminosa per ricordarmelo

Quanto è cara questa vita

E baby, non ho mai conosciuto nessuno come te

C'è qualcosa di molto speciale in te

Non riesco a immaginare di vivere senza di te

È la via del mondo e il suo movimento

E nessun oceano può tenerci separati

Quando il momento è giusto e mi stai tenendo stretto

Catturi il battito del mio cuore

Nel mio cuore c'è il fuoco che brucia sempre

E non c'è niente che io non possa fare

Sono rassegnato al fatto che non si possa tornare indietro

E non mi pentirò mai di amarti

Baby, andrò ovunque tu abbia bisogno

Finché sei lì accanto a me

Baby, sei tutto ciò di cui ho bisogno

Stringimi, stringimi e non lasciarmi mai andare

Mi prenderò sempre cura di te

non voglio mai stare senza di te

Sei tutto ciò in cui credo

Quindi non perdere mai la sensazione

Non perdere mai la sensazione"

Beh mica male come canzone, no? Che il ragazzino si stia innamorando? Eheh...

Sempre (ora non più solo) tua,

Clotilde.


Mercoledì, 24 Febbraio 2020

Caro diario,

Non ti sei mai domandato perché quando tutto sembra andare per il meglio e sei felice, ti debba per forza di cose arrivare un pugno di tristezza dritto in faccia? Perché, cazzo?

Lunedì sono andata a trovare la mia cara Zia Tata e, che dirti, la cura che sembrava funzionare, tanto effetto poi non fa. È già due sere che ha bisogno diqualche oretta di ossigeno, ho saputo dallo zio. Non me la sono sentita di parlarle di Ame, abbiamo fatto le parole crociate insieme. Lei era a letto e ogni tanto mi dava la risposta.

Sai cosa vuol dire sentirsi inutili? Prova a vedere un tuo caro stare male e non potere fare nulla per cambiare la situazione. Questa per me è l'inutilità. Essere impotenti davanti alle cose è una merda.

Anche a casa il morale non è dei migliori. Che diritto ho io di essere felice? Non ce l'ho.

Scusa ma non sono proprio in vena di scrivere in questi giorni. Faccio una cosa che so che apprezzerai solo perché sennò ti lascerei in bianco.

Fronte personale: per quanto riguarda il risvolto amoroso non potrei chiedere di più, voglio fidarmi di Amedeo. Voglio godermi questa cosa, qualsiasi forma prenderà. Per quanto riguarda la mia famiglia...non è un bel momento.

Fronte ripetizioni: direi che il business procede a gonfie vele. Nonostante io abbia perso un ripetente (ma ho guadagnato molto di più), tutti gli altri sono ormai clienti abituali. Ieri Rachele, oggi Giuse, venerdì avrò Matteo e sabato le bimbe. Inoltre mi ha chiamato un signore, informandomi che la figlia, Ambretta, ha bisogno per matematica e fisica. Si tratta di una ragazzina molto intelligente (a quanto dice il suo babbo), con la necessità solo di un sostegno nello studio. Viene domani, così iniziamo a conoscerci.

Fronte ambientale: ha nevicato così tanto in questo periodo che le slavine sono all'ordine del giorno. Ci sono dispersi un po' ovunque. Nei prossimi giorni sembra che ci sia un ulteriore aumento delle temperature e ciò non farà che accentuare questi fenomeni. La montagna come tutti gli altri doni che ci ha fatto Madre Natura, va amata, rispettata ma soprattutto temuta.

Fronte palestra: momentaneamente sospeso. Con tutta la ginnastica che ho fatto nel weekend chi ha bisogno della palestra?!

Dai, come al solito ti ringrazio per avermi tirato su un po' il morale.

Domani sera vedo le mie amiche. Devo raccontare loro tante cose, tutte quelle che tu sai già. Beh, non proprio tutto tutto!

Buonanotte,

Tilde.


Giovedì, 25 Febbraio 2020

Caro diario,

Oggi voglio regalarti un'altra perla della mia cara nonna: "chi si loda, si imbroda". Me lo diceva sempre quando da piccina facevo troppo l'esosa e poi finivo inevitabilmente per rimetterci. Il significato è più o meno questo. Non bisogna lodarsi inutilmente. Soprattutto non bisogna lodare la propria figlia di nome Ambretta quando poi di quelle lodi non è nemmeno degna.

Cioè, hai presente Giuse? Ecco, lui è un dottorando al confronto.

C'è da dire che Ambretta è molto carina, piccina ma con due enormi occhioni che ti fissano imbambolati perché pensano che tu sia un alieno e che quello che stai dicendo sia qualcosa di misterioso.

Ambretta non appena è arrivata ha iniziato a raccontarmi la storia della sua vita e a elencarmi gli eventi principali che l'hanno segnata a tal punto nella sua lunga esistenza da averla resa quello che è. Ambretta.

Il momento più significativo della sua vita è stato quando in aeroporto ha incontrato un personaggio di un (a suo dire) noto programma televisivo e ha pianto interrottamente per tre giorni.

<<Ma non ho capito, perché hai pianto così tanto?>> Non riuscivo ad empatizzare e, al momento, lei aveva nuovamente le lacrime agli occhi.

<<Secondo te?! Cioè era proprio XXXX in carne ed ossa! Tu ce l'hai presente?>> Ma dimmi tu, caro diario, se metto XXXX al posto del nome del presunto tizio ce l'ho presente? No, nemmeno mi ricordo il nome.

<<Al momento proprio il volto mi sfugge...>> ed ecco che in un lampo Ambretta sblocca il suo iPhone e mi mostra una ventina di foto di un ragazzino dalla faccia anonima.

<<Ma tu non lo vedi Il Collegio?>>

Ma che è?

<<Eh, no.>>

<<Ahhh>>, seguito da sguardo di commiserazione.

Per i restanti venticinque minuti della lezione in cui si è voluta prestare a provare a fare le equivalenze si è rivelata un disastro. Non sapeva nemmeno cosa fossero le unità di misura, quindi non siamo riuscite a fare un tubazzo.

Quando finalmente se n'è andata ero esaurita.

Grazie al cielo ci hanno pensato le mie ragazze a svoltarmi la serata. Ci siamo trovate da Lidia e abbiamo mangiato, bevuto, riso e scherzato tantissimo. Devo ammettere che la stragrande maggioranza delle conversazioni verteva su Amedeo, e come poteva essere altrimenti? Del resto anche io ero Amecentrica! Non facevo altro che pensare a lui e a quanto mi mancasse.

Ti riporto il genere di domande a cui mi sono trovata a rispondere, anche se ci tengo a dire che era soprattutto Teresa a tartassarmi. Lidia non sembrava essere meno curiosa di Tere, ma cercava di trattenersi con le domande.

<<Che effetto ti fa stare con un nababbo?>>

<<Tere, ma lo sai che a Clotilde non interessa il dio denaro. Non è venale come te!>>. Lidia cercava di arginare l'uragano Teresa.

<<Ma magari adesso cambia idea!>>

Oppure:

<<Ma i suoi che lavoro fanno? Li hai mai visti? Sei sicura che non siano porno attori?>>

A questa domanda sono scoppiata a ridere. <<E come ti viene in mente?>>

<<Non so, sono ricchi e poi hai detto che scopa bene!>>

<<Teresa!! Non ho detto che scopa bene, non userei mai questa parola. Ho detto che lo fa divinamente!>> E le risate continuavano.

Ma l'apice è stato raggiunto dopo. Lidia ci stava raccontando di quando ha conosciuto gli amici di Gabriele, quindi eravamo convinte di essere riuscite a cambiare discorso, ma Teresa non demordeva.

Lei non demorde mai.

<<Beh, quindi, come sono i piselli dei diciottenni al giorno d'oggi?>>

<<Teresa!!>>

<<Ma che ho detto? Non sono nemmeno stata sboccata. Non siamo nemmeno in pubblico quindi non mi sento costretta ad usare Principe Albert. Però se preferite...>>

<<Tere, tu che sei stata investita di quel superpotere...dicci com'è il Principe Albert di Ame!>>

Teresa è convinta di avere il superpotere di sapere com'è fatto il pene di una persona solo guardandola e/o ascoltandola.

<<Lidia, ti ho già detto che quello di Gabri è grosso e tu non mi vuoi dire se ci ho azzeccato o meno.>>. Te l'ho detto, diario mio, Teresa è così! <<Come faccio a dirti com'è quello di Amedeo se non l'ho mai visto e non ci ho mai parlato. Secondo me è depilato. Anzi, te la sarai depilata anche tu, così sembravi più sua coetanea e non lo hai spaventato troppo.>>

<<Mi fai morire Tere, comunque no! Non mi sono presentata con la vagina neonata, se proprio dobbiamo parlare di questo!>>

Le risate sono state interrotte da Lidia che di colpo si è fatta seria e ha finalmente smesso di torturare la fetta di torta che aveva davanti, senza mangiarla.

<<Però Teresa ha ragione secondo me...>>

<<Te l'ho detto che è depilato! Se i genitori sono pornoattori per forza!>>, insisteva Teresa e, poi riferendosi alla torta le chiese: <<Posso finirla io?>>

<<No Tere, non è depilato! Sei contenta? È pelodotato.>>

<<Ma non mi riferivo alla sua preferenza estetica. Devi presentarcelo, Tilde. Così potremo dirti davvero quello che ne pensiamo!>>, e, dopo aver parlato, ha spostato il suo piatto davanti a Teresa.

Oh oh oh.

<<Lidia, che dici! È un ragazzino! Non possiamo obbligarlo a uscire con un branco di vecchi come noi! Come può trovarsi a suo agio?>> Teresa era malefica. Nemmeno lo zucchero riusciva ad addolcirla.

<<Invece potrebbe non rivelarsi una brutta idea. Provo a vedere che ne pensa!>>

<<Dai facciamo sabato al Nelson, adesso lo scrivo subito sul gruppo e annuncio anche la new entry!>>

Lidia era raggiante, Teresa non stava più nella pelle di conoscerlo e io... boh!

Adesso che posso dire di conoscere Ame almeno un pochino sono convinto che non si farà problemi. Domani sera ho in programma di vederlo e glielo domanderò! Spero davvero che gli altri lo accettino senza problemi e soprattutto che non lo spaventino.

Non so cosa farei senza le mie ragazze, ma sono certa che lo approveranno senza riserve. E poi Amedeo non ha problemi ad affascinare.

Per lo meno, con me ci è riuscito alla grande. Sono completamente infatuata.

Tua Clo. 

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