Minaccioso, instabile, pericoloso, malvagio, con una mente leggermente contorta, squilibrata è irragionevole, aggressivo, donnaiolo, sadico, psicopatico e con una vile immaginazione.
Questo era Kol Mikaelson.
Tutti i personaggi appartengono a Lisa J...
<<quindi hai ucciso tutte quelle persone?>>domando a Klaus che nel frattempo mi scruta in modo divertente. <<beh Damon non si sbriga quindi ho velocizzato il processo mia cara>> mi spiega, ha ucciso tutte le persone che stavano in un bar per poi farle diventare dei vampiri che a loro volta verranno uccisi da Jeremy e tutto questo mentre dormivo. <<complimenti>> mi congratulo con lui, una mossa astuta e intelligente speriamo che il piccolo Gilbert riesca nel suo intento. Improvvisamente nel salone dove eravamo piomba Elena preoccupata e Klaus alza un sopracciglio. <<che ci fai qua?>>domando alla doppelgänger che si siede nel frattempo. <<Klaus mi devi aiutare>> <<è un po' ironico che tu venga a chiedere aiuto a me, i tuoi amici hanno tentato di seppellirmi in una tomba di cemento>> risponde l'ibrido appoggiando entrambe le braccia nella parte posteriore del divano. <<è colpa tua, tutto è iniziato quando hai chiesto a Jeremy di uccidere quei vampiri>> <<e ora il mio fratellino viziato peggiorerà le cose, beh Damon non gli è mai piaciuto...>> <<è tornato?>> interrompo il discorso di Klaus concentrandomi sulle sue parole. <<si, non lo sapevi tesoro? Significa che gli aspetterà una punizione se fossi in te>> mi suggerisce ghignando e poi continua. <<...tu vorresti che io facessi qualcosa giusto?>> <<tu devi fermarlo Klaus>> dice Elena intimorita e forse un po' arrabbiata. <<non sei nella posizione di fare richieste tesoro, anche se mi piacerebbe molto curarti per poter creare più ibridi ho altri motivi per cercare la cura se non altro per distruggerla così non potrete usarla contro di me>> risponde serio. <<anche se per ragioni diverse vogliamo la stessa cosa, ti prego Klaus ti prego ti scongiuro>> lui ride poi prende il telefono e chiama Kol mentre io guardo Elena. <<fratellino sei tornato da due giorni e mi dicono che hai già fatto un bel po' di casini...quei vampiri erano per il mio cacciatore...dov'è Damon Salvatore?...mi auguro che ti sia divertito, ora lascialo andare torna subito a casa c'è la tua amata che ti aspetta, non creare altri problemi o ti ritroverai rinchiuso in una bara...al contrario, trovo la cattiveria essenziale quando i miei fratelli tentano di sabotarmi, ascoltami bene Kol sta lontano da Jeremy Gilbert hai capito bene?>>una volta chiusa la telefonata rivolge uno sguardo ad Elena che si alza e se ne va dopo averlo ringraziato. <<penso che andrò anche io>> dico alzandomi ma vengo tirata giù. <<no dai resta, fammi un po' di compagnia, tanto non hai di meglio da fare signora Mikaelson>> mi prende in giro. <<molto divertente Conte Niklaus, ma sappiamo entrambi che non accadrà mai>> lo sfido ridendo. <<non essere pessimista>> <<sono realista, mi piacerebbe passare tutta l'eternità con lui ma non mi fido più delle proposte di matrimonio quindi evitiamo>> dico scacciando via i brutti pensieri del passato. <<secondo me dovresti lasciarti tutto alle spalle, ormai è finita non pensarci più>> mi rassicura poggiando la mano sulla mia.
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<<che succede Stefan?>> chiedo preoccupata quando inizia a trascinarmi per il braccio. <<abbiamo un problema dove sei stata?>> mi domanda facendo strana aumentando la velocità. <<vicino al cimitero a cambiare i fiori a Zach, che succede me lo vuoi dire?>> <<Damon>> <<cosa? Damon cosa?>> urlo sbattendolo contro l'albero. <<Damon è fuori controllo, è stato soggiogato a uccidere Jeremy dobbiamo fermarlo>> risponde serio scostandosi dalla mia presa. <<dividiamoci allora>>propongo e lui annuisce, con la velocità da vampiro inizio a farmi strada tra gli alberi spostando e rompendo i rami che sono di intralcio finché non sento odore di sangue e lo sento cadere. Rimango immobile cercando di focalizzarmi su dove andare e continuo dritto finché non trovo Jeremy sanguinante con una pistola e mio fratello che si avvicina, Stefan mi precede nell'attaccare Damon e lo sbatte al muro mentre mi avvicino al piccolo Gilbert fasciando il più possibile la sua ferita. <<ciao fratello, ci si rivede finalmente>>spezza il collo Stefan a Damon, mi alzo e mi avvicino al corpo di mio fratello prendendolo per le braccia con l'aiuto di Stefan. <<è stato un piacere>> sorrido alla doppelgänger.
Dopo aver messo Damon nella cella di casa mi appoggio al muro guardando Stefan passarsi tra le mani un grande coltello. <<piano>> consiglio a Damon appena riprende conoscenza dolorante. <<hai perso molto sangue>> gli dice Stefan sghembo. <<mi avete dissanguato?>> <<purtroppo non ho avuto altra scelta>> rispondo avvicinandomi. <<sei ancora soggiogato da Kol quindi devi stare rinchiuso>> continua raggiungendomi. <<e non abbiamo verbena perciò questo era l'unico modo per indebolirti>> ghigno spostandomi. <<vi vedo molto turbati dalla cosa, non dovremmo costringere Kol a liberarmi dalla compulsione?>> domanda Damon cercando di non farsi male mentre Stefan ride dopo questa sua domanda che trovo stupida e inappropriata. <<si, si certo mi sembra una cosa facile, vado subito da lui>> risponde ironico suscitando una mia piccola risata che nascondo con la mano prima che il mio gemello se ne accorga e dio solo sa la polemica che causerebbe. <<almeno lasciatemi vedere Elena>> chiede disperato dal dolore e dalla debolezza. <<andiamo sai che non è possibile, è asservita potresti chiederle di tirarti fuori da qui, è troppo rischioso>> dico in risposta alla sua ennesima domanda stupida. <<vi state divertendo molto vero?>> <<anche per Elena è meglio se resti qui per ora, almeno finché non troveremo la cura e quando non sarà più asservita a te e tu non sarai più soggiogato potrete fare tutto quello che volete>> risponde finendo il discorso Stefan uscendo dalla cella ignorando le parole di Damon. <<Stefan aspetta, Drey>> mi giro verso lui che gira la testa verso di me. <<chiediglielo>> sussurra tossendo e presumo che allude a Kol, sono molto arrabbiata in questo momento, non mi aspettavo per niente un suo ritorno improvviso. <<non posso e lo sai>> rispondo vaga, effettivamente non mi ha degnato di un messaggio o di una chiamata e poi non voglio andare contro Stefan, dopotutto ha ragione. <<per favore Drey>> <<mi dispiace Damon>> gli dico attraverso le piccole sbarre mentre proseguo il corridoio da sola. Dopo questa giornata ho proprio voglia di scomparire...
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